Diritto, filosofia e teoria generale del
Riccardo Guastini
Il campo della disciplina
Le mobili frontiere della filosofia del diritto
"Il cercare una qualsiasi definizione di filosofia del diritto - [...] da, quello delle varie scienze: "La filosofia non è deduzione da principî di ragione mediante cui ci venga rivelata una realtà diversa e superiore a quella fornitaci dai sensi. Né la filosofia è una mera estensione delle scienze, diretta a scoprire ...
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Storia, teorie della
Pietro Rossi
La scoperta della storia come processo unitario
La nozione di 'storia' come processo unitario, comprensivo delle vicende degli uomini in tempi e luoghi diversi, e quindi [...] dall'essere il puro e semplice oggetto della ricerca storica, la 'storia' diventa così un oggetto a sé stante, una realtà sui generis che dev'essere colta nella sua unità e nella sua articolazione. Ma a questo scopo la storiografia risulta inadeguata ...
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ANCESCHI, Luciano
Niva Lorenzini
Nacque a Milano il 20 febbraio 1911 da Giovanni, industriale, e Agar Zambonini, casalinga, secondo di quattro fratelli (Luigi, Mario, Anna Maria). Il 5 settembre 1938 [...] Mi riferisco a una conciliazione con me stesso e con le cose che occuparono con energia i miei anni più giovani. In realtà ero molto preso dalla poesia che nasceva e viveva in quegli anni; nello stesso tempo ero anche ben convinto dalla filosofia ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] , a cura di C.D. Fonseca, Roma 1995, pp. 69-74.
Id., Gli ebrei nel salernitano (sec. IV-XVI), in Documenti e realtà nel mezzogiorno italiano in età medievale e moderna. Atti delle giornate di studio in memoria di Jole Mazzoleni (Amalfi, 10-12 ...
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BOZZETTI, Giuseppe
Virgina Cappelletti
Nacque a Borgoratto (Alessandria) il 19 sett. 1878 da Romeo, prima garibaldino poi ufficiale dell'esercito regolare, e da Edvige Gianani. Il B. compì gli studi [...] non è soltanto il sentimento fondamentale corporeo, ma è "la realtà dell'atto con cui noi ci sentiamo come esseri viventi, tornava a implicare il problema della persona, riconosciuta quale realtà che, per la presenza del divino, deve essere sempre ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] G.R. Cardona), il c. è il primo strumento per orientarsi nel mondo e per costruire le categoria attraverso cui si legge la realtà. Il c. inoltre è la prima e ineludibile superficie sulla quale inscrivere i segni della cultura.
Sui c. vengono impressi ...
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Filosofo (Parigi 1638 - ivi 1715). Seguace di R. Descartes, se ne discostò poi per alcuni aspetti. La sua tesi principale è che la mente umana, attraverso l'illuminazione, vede le idee (cioè le cose e [...] esterno, M. elaborò una teoria gnoseologica di ascendenza agostiniana; la nostra conoscenza sarebbe in effetti non una replica della realtà esterna, ma una visione delle idee in Dio, una visione cioè degli archetipi di cui la mente divina si è ...
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Filosofo e saggista spagnolo (Madrid 1883 - ivi 1955). Nella forma allora sempre più in voga del saggio scrisse le sue opere, non molte, ma di molto valore sia filosofico sia letterario. O. è infatti anche [...] artistico-letterari e politico-sociali, nei suoi scritti ha espresso una dottrina metafisica, il «razio-vitalismo», che individua la realtà ultima del mondo non nel pensiero né negli oggetti ma nella vita, concepita non in senso biologico ma come ...
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Nessuna cosa. Il problema filosofico del n., originato da quello dell’antitesi tra essere e non essere nella filosofia eleatica, si risolve sostanzialmente nel problema del non essere. Il problema del [...] evidenziato il senso esistenziale del n., che viene a indicare la sostanziale inanità e inconsistenza di ogni realtà. In molte correnti del pensiero del Novecento, infine, soprattutto nella fenomenologia e nell’esistenzialismo, ha assunto molta ...
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Filosofo (Parigi 1859 - ivi 1941). Fu prof. di filosofia al Collège de France dal 1910 al 1924. Nel 1927 gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura. Fu membro dell'Academie française e rappresentante [...] originale teoria della memoria. Nell'Évolution créatrice (1907) la durata verrà vista come "la stoffa stessa della realtà" e l'evoluzione spiegata nei termini di un principio semplice, lo "slancio vitale", superando sia le concezioni deterministiche ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....