Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Carlo Michelstaedter
Fabrizio Meroi
Il pensiero di Carlo Michelstaedter, figura di primo piano nel panorama filosofico europeo dell’inizio del Novecento, è stato spesso interpretato – sulla scorta, [...] delineato lo sviluppo del pensiero antico da Socrate e Platone ad Aristotele: uno sviluppo che, per Michelstaedter, è in realtà un processo di decadenza, che culmina appunto nel «sistema» aristotelico, il quale «ancora vive fra noi, se pur sotto ...
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Filosofo neoscolastico (Busto Arsizio 1886 - Milano 1962); prof. di storia della filosofia (dal 1930) e di filosofia (dal 1933) all'univ. Cattolica di Milano. Contro le dottrine di derivazione kantiana [...] che pongono il primato della gnoseologia, O. sostiene il primato della metafisica come "scienza della realtà in quanto realtà" (I fondamenti della filosofia classica, 1950). Altre opere notevoli: L'anima di s. Tommaso (1923); L'anima dell'Umanesimo e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Scienza e filosofia: Geymonat e Preti
Massimo Mugnai
La valorizzazione del pensiero scientifico in funzione antidealistica
Nell’immediato dopoguerra, a partire all’incirca dal 1945, Ludovico Geymonat [...] degli anni Cinquanta. In primo luogo, l’esigenza di dare un correlato esterno alle teorie scientifiche che ne garantisca la ‘realtà’; quindi l’esigenza di salvarne la ‘verità’, trovando un modo per armonizzare i loro mutamenti con il fatto che alcune ...
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intelligenza
intelligènza [Der. del lat. intelligentia, dal part. pres. intelligens -entis di intelligere "capire"] [FAF] (a) Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono di pensare, comprendere [...] o spiegare i fatti o le azioni, elaborare modelli astratti della realtà, intendere e farsi intendere dagli altri, giudicare e, insieme, adattarsi a situazioni nuove e di modificare la situazione stessa quando questa presenta ostacoli all'adattamento; ...
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localita
località [Der. del lat. localitas -atis, da localis (→ locale), solo in senso astratto di "essere locale"; l'uso concreto come "luogo" è modellato sul fr. localité] [FAF] Principio, o ipotesi, [...] di l.: la tesi secondo la quale la realtà sarebbe costituita da entità (campi, particelle, ecc.) localizzate in regioni distinte dello spazio e interagenti tra loro con intensità decrescenti con la distanza: v. separabilità: V 182 a. ...
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Diritto
Trasferimento del diritto di proprietà su un determinato bene da un soggetto a un altro. Divieti negoziali di a.: in generale, le limitazioni poste dall’autonomia privata al potere di disposizione, [...] e oggetto, intelletto e natura. Prigioniero di queste antitesi, l’uomo ha una rappresentazione capovolta della realtà: la natura gli appare come una realtà originaria e indipendente e il pensiero come un che di subordinato e condizionato. In questa ...
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Filosofo e apologista (Auteuil 1834 - Parigi 1895), figlio di Achille-Charles. Prof. di apologetica nell'Institut Catholique di Parigi, con l'indagine storica si propose di dimostrare, contro il positivismo [...] e lo scientismo dominanti, la verità del Cristianesimo e la realtà del soprannaturale, affermando così la compatibilità della scienza con la fede. Tra le opere: Le positivisme et la science expérimentale (2 voll., 1880-81); Problèmes et conclusions ...
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Lo spazio dalle dimensioni illimitate, o il tempo senza confini.
Il pensiero greco si è occupato fin dalle sue origini del concetto di infinito. Delle soluzioni proposte dai pensatori della scuola ionica [...] qualcosa di non finito e quindi imperfetto. Sia Platone sia Aristotele fecero propria la tendenza, già emersa con Parmenide, a identificare la realtà finita con la perfezione, l’ordine e l’armonia, e l’i. con la mancanza di misura e di determinazione ...
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Filosofo (Chiari, Brescia, 1850 - ivi 1933), prof. di filosofia teoretica nell'univ. di Roma (1905-25), socio nazionale dei Lincei (1926). Di formazione prevalentemente matematico-scientifica, andò tuttavia [...] una critica della mentalità positivistica, in parte sotto la suggestione del contemporaneo idealismo italiano. Accettata la risoluzione della realtà oggettiva nella coscienza, il problema fu per lui quello di spiegare da un lato la molteplicità delle ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] implica da un lato che le idee siano innate nell'anima, dall'altro che l'anima sia immortale. L'anamnesi comporta, in realtà, soltanto la preesistenza dell'anima alla sua vita corporea, e non la sua esistenza ulteriore dopo la morte del corpo, né la ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....