Formato
Dario Tomasi
Nel lessico cinematografico, il termine formato designa da un lato la larghezza della pellicola, indicata in millimetri e in maniera ellittica, dall'altro, in modo estensivo, le [...] vera svolta avvenne nel 1953 con la messa a punto del Cinemascope da parte della 20th Century-Fox. Il Cinemascope, in realtà, non faceva altro che riprendere un sistema ideato nel 1928 da Henri Chrétien, che utilizzava lenti anamorfiche in grado di ...
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Centro sperimentale di cinematografia
Caterina D'Amico
Scuola di formazione superiore in campo cinematografico, fondata a Roma nel 1932. Comprende anche la Cineteca nazionale e la maggiore biblioteca [...] di 'cineasti globali'; infine promosse l'autogestione dei piani di studio da parte degli studenti. Da autodidatta, in realtà, pensava non di trasformare l'insegnamento, ma di abolirlo; intendeva creare un laboratorio permanente formato da gruppi di ...
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Maccartismo
Guido Fink
Con il termine maccartismo, a volte sostituito dalla locuzione 'caccia alle streghe' per gli evidenti rimandi alla psicosi che qualche secolo prima aveva agitato l'America puritana [...] Elia Kazan e da attori noti come Larry Parks, Sterling Hayden e Lee J. Cobb.
Difficile valutare quanto in realtà abbia inciso nella storia del cinema statunitense questa pagina vergognosa, che si sarebbe chiusa ufficiosamente nel 1957, con un Oscar ...
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Trash
Marcello Garofalo
In ambito cinematografico il termine (letteralmente: spazzatura, ciarpame, sciocchezze) è stato usato, a partire dalla metà degli anni Sessanta, in una gamma di accezioni così [...] Anton, è stato considerato il cineasta che più di altri ha diretto film di nessuna ambizione e di scarsi risultati. In realtà si è rivelato né migliore né peggiore di tanti altri registi che hanno popolato i set di Cinecittà nel ventennio Cinquanta ...
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Cooper, Gary (propr. Frank James)
Gaia Marotta
Attore cinematografico statunitense, di padre inglese, nato il 7 maggio 1901 a Helena (Montana) e morto il 13 maggio 1961 a Brentwood (California). Interprete [...] Rossen a rappresentare in qualche maniera la summa di tutta la sua lunga carriera. Mai come in questo film, infatti, realtà e finzione si fusero insieme: la caparbia determinazione che spinge il maggiore Thomas Thorn a lottare per compiere la sua ...
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GHIONE, Emilio
Claudia Campanelli
Nacque a Torino il 30 luglio 1879 da Celestino e Maddalena Arvaro, originari delle Langhe. Al cinema approdò all'età di trent'anni, con alle spalle un passato di miniaturista [...] e torbide premesse sociali che mai enunciavano" (Gromo). Tuttavia c'è chi gli ha riconosciuto una "relativa aderenza alla realtà" e il tentativo di costruire intorno alla sua figura un "ambiente" che in qualche modo la giustifichi (Lizzani).
Con ...
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Cukor, George (propr. George Dewey)
Patrick McGilligan
Regista cinematografico statunitense, nato a New York il 14 luglio 1899 e morto a Los Angeles il 23 gennaio 1983. Sebbene non fosse molto noto al [...] da Marilyn Monroe e Yves Montand. Sebbene spesso etichettato come 'regista di donne' e della buona società, fu in realtà sorprendentemente versatile, e nell'ultima parte della sua carriera girò un insolito western, Heller in pink tights (1960; Il ...
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Mitologico, film
Stefano Della Casa
La mitologia e il mondo antico costituiscono un vasto repertorio di storie e immagini ampiamente 'saccheggiato' dal cinema fin dai primi anni del Novecento; e l'elemento [...] . In Teatro di guerra (1998) Mario Martone immagina la messa in scena di Sette contro Tebe in una realtà attraversata da corruzione e criminalità, degrado e voglia di riscatto; con toni ancora più programmaticamente eccessivi, Antonio Capuano ...
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Testimonianze - Il mito di Cinecitta
Tullio Kezich
Il mito di Cinecittà
Cinecittà non era ancora stata inaugurata, il 28 aprile 1937, che già questo nome, felicemente impostosi sugli altri in ballottaggio [...] 'uva, la cascata delle Marmore, gli indiani annidati fra le rocce e un fiume dove fanno il bagno gli elefanti.Più vicina alla realtà, nel film Una vita difficile (1961) di Dino Risi, l'incursione a Cinecittà di un disperatissimo Alberto Sordi che nel ...
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BERTOLUCCI, Bernardo
Michele Guerra
Nacque a Parma il 16 marzo 1941, figlio di Attilio (uno dei maggiori poeti e intellettuali del Novecento italiano) e di Ninetta Giovanardi (insegnante di lettere [...] malate, magari anche utilissime, storicamente necessarie. Erano teorie cinefile che confondevano la politica con il cinema, senza che in realtà ci fossero idee precise né sull’una né sull’altro» (Bertolucci, 2010, p. 76). Partner fu però un ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....