Proiezione
Carlo Montanaro
Le origini
Étienne Gaspard Robertson, alla fine del Settecento, rendendo di pubblico dominio i segreti delle sue fantasmagorie, aveva aperto la strada verso la consapevolezza [...] 37 rimane il classico evocando, tra l'altro, il tipo di schermo televisivo che stava allora imponendosi, la cui misura in realtà risulta analoga a quella del film muto (1:1,33) tagliando leggermente le inquadrature ai lati nella riproduzione dei film ...
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Dreyer, Carl Theodor (propr. Nilsson, Carl Theodor)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 3 febbraio 1889 e morto ivi il 20 marzo 1968. È da annoverare tra i più [...] K non verrà mai ammesso all'interno del castello, mentre David vi viene attirato quasi contro la sua volontà. Egli, in realtà, è entrato in un sogno. Il film stesso costituisce un'esperienza d'incubo, che culmina nella famosa sequenza in soggettiva ...
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Tempo
Daniela Angelucci
Il tempo nel cinema
Nel periodo della nascita del cinema venne messa in crisi, in seguito alle scoperte della fisica moderna e della riflessione filosofica, la nozione classica [...] data dalla proiezione di istanti immobili, ripresi tuttavia da una realtà che è in sé un flusso costante), così come la il linguaggio filmico crei un mondo differente e indipendente dalla realtà, cui pure rimanda costantemente. Il tema del t. trova ...
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Trouble in Paradise
Alberto Farina
(USA 1932, Mancia competente, bianco e nero, 83m); regia: Ernst Lubitsch; produzione: Ernst Lubitsch per Paramount; soggetto: dal testo teatrale The Honest Finder [...] a Lily in fuga da Parigi.
A Venezia, un gondoliere che canta O sole mio è in realtà un netturbino, un elegante barone in attesa di una visita romantica è in realtà un ladro, e la contessa che ha accettato il suo invito intende a sua volta derubarlo ...
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L'armata Brancaleone
Giacomo Manzoli
(Italia/Francia 1965, 1966, colore, 119m); regia: Mario Monicelli; produzione: Mario Cecchi Gori per Fair Film/ Les Films Marceau; sceneggiatura: Age e Scarpelli, [...] vari Plauto, Ruzante, Molière, per non parlare delle contemporanee operazioni che Calvino svolgeva in sede letteraria.
In realtà, L'armata Brancaleone riprende fedelmente lo schema dei Soliti ignoti (1958) (perfino nell'attribuzione di alcuni ruoli ...
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Ukigumo
Dario Tomasi
(Giappone 1954, 1955, Nubi fluttuanti, bianco e nero, 123m); regia: Naruse Mikio; produzione: Fujimoto Sanezumi per Tōhō; soggetto: dall'omonimo romanzo di Haya-shi Fumiko; sceneggiatura: [...] a fianco dell'uomo amato. È solo rievocando il passato e aggrappandosi alla speranza che il futuro possa riportarla a un'identica realtà che Yukiko riesce a sopportare la durezza del suo presente. Yukiko è una donna forte e coraggiosa, ma incapace di ...
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Alexéieff, Alexandre
Daniele Dottorini
Adattamento francese del nome di Aleksandr Alekseev, regista del cinema di animazione, incisore e illustratore russo, naturalizzato francese, nato a Kazan′ il [...] libere da ogni logica narrativa, per creare un'altra realtà, poetica e onirica insieme.
Il carattere artigianale di The trial (1963; Il processo) diretto da Orson Welles, in realtà due sequenze non animate (sono montaggi di scene fisse), che però ...
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Tosi, Piero
Marco Pistoia
Costumista teatrale e cinematografico, nato a Sesto Fiorentino (Firenze) il 10 aprile 1927. Avvalendosi di una solida preparazione culturale e di un gusto raffinato, ha offerto [...] migliori.
Esordì come responsabile dei costumi di Bellissima (1951), intraprendendo quella ricerca di abiti presi dalla realtà che sarebbe diventata una sua caratteristica per i film di ambientazione contemporanea: così avvenne per il tailleur ...
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Carotenuto, Memmo (propr. Guglielmo)
Nicola Fano
Attore cinematografico, nato a Roma il 24 luglio 1908 e morto ivi il 23 dicembre 1981. Negli anni Cinquanta fu tra i più noti caratteristi del cinema [...] Risi, I soliti ignoti (1958) di Mario Monicelli.
Si specializzò nel personaggio del cattivo, che si rivela essere in realtà un buono mascherato. In questa chiave appare insuperata la sua caratterizzazione in I soliti ignoti, dove è Cosimo, ladruncolo ...
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Regista cinematografico e teatrale italiano (n. Bobbio 1939). L'orizzonte dei conflitti familiari, il gioco della sessualità, l'ombra della morte, la presenza costante della pratica psicoanalitica sono [...] ), con risultati di buon livello, che scadono invece in Sbatti il mostro in prima pagina (1972). L'accostamento a una realtà di emarginazione imposta, riporta B. al buon livello di Nessuno o tutti (edizione ridotta dal titolo Matti da slegare, 1974 ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....