Troell, Jan
Federica Pescatori
Regista cinematografico svedese, nato a Limhamn il 23 luglio 1931. L'originalità del suo stile filmico, in cui la lirica del paesaggio e l'interesse per l'attualità acquistano [...] sulla vita della cittadina, per poi collaborare con il regista svedese Bo Widerberg. Fedele all'approccio documentaristico alla realtà che già caratterizzava i suoi primi esperimenti amatoriali, nel suo lungometraggio d'esordio, Här har du ditt liv ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] anche autore di un testo di finzione in demotico. Nello stesso periodo, più problematico e tuttavia più sensibile a un principio di realtà che gli suggeriva di adottare la lingua demotica, fu D. Katartzìs, vissuto a Bucarest: la sua fu una lezione di ...
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Regista sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense (n. Carthage, New York, 1948), esordì nel 1974 con Dark Star, parodia della fantascienza cinematografica, cui seguì nel 1976 il poliziesco [...] della follia, 1994), in cui riprese alcuni temi propri del suo cinema: la frantumazione tra finzione e realtà, la dimensione apocalittica degli ambienti, l'immagine come forma visiva inflazionata nella società contemporanea. Altri film: The thing ...
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Regista cinematografico e televisivo canadese, nato al Cairo il 19 luglio 1960. Figlio di pittori armeni, si è trasferito in Canada all'età di tre anni. Ha ottenuto il Gran premio della giuria al festival [...] , l'utilizzo di filtri artificiali (video, telefoni, specchi, fotografie) che creano un immaginario soggettivo, una realtà 'altra' che supplisce emotivamente all'inaridirsi progressivo dell'amore, costituendo l'unico antidoto alla solitudine. Il ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] in entrambi i periodi: quella dei cineasti che 'credono nell'immagine' e quella dei cineasti che invece 'credono nella realtà'. Soltanto per i primi, ovvero per i fautori di un cinema fondato sulla manipolazione espressiva attraverso il montaggio del ...
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Filmologia
Giorgio De Vincenti
Orientamento degli studi cinematografici che anticipò per diversi aspetti la semiologia del cinema degli anni Sessanta e Settanta ed ebbe origine con la fondazione nel [...] problematiche di carattere psicologico applicate al cinema va ricordata con un discorso a parte quella relativa alla cosiddetta impressione di realtà. Essa fu toccata dagli psicologi di cui si è parlato, fu tra i temi del volumetto L'univers filmique ...
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Gianni Canova
‘The Artist’: e il muto ritorna al futuro
Nell’anno del 3D, il trionfo agli Oscar del film di Michel Hazanavicius segna una inattesa riscoperta del cinema prima dell’avvento del sonoro. [...] Effetto nostalgia? Non proprio. O, quanto meno, solo in parte. Perché The Artist e Hugo Cabret, in apparenza simili, in realtà prospettano modalità differenti di relazione con la storia e con il passato. The Artist costruisce un mondo in tutto e per ...
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Gherardi, Piero
Stefano Masi
Costumista, scenografo e arredatore teatrale e cinematografico, nato a Poppi (Arezzo) il 20 novembre 1909 e morto a Roma l'8 giugno 1971. Celebre per la pulizia grafica [...] nome a quello di Federico Fellini, del quale G. seppe interpretare le aperture verso una visione fantastica della realtà. Riuscì inoltre a contenere gli slanci del grande regista in un orizzonte post-neorealista di credibilità, seppur audace, come ...
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Capra, Frank
Monica Trecca
Regista cinematografico, naturalizzato statunitense, nato a Bisacquino (Palermo) il 18 maggio 1897 e morto a La Quinta (California) il 3 settembre 1991. Convinto sostenitore [...] sfruttare il sentimentalismo corrivo e la facile demagogia, caratteristici di quella che venne definita l'era del Capracorn. In realtà, se nei suoi film i conflitti si ricompongono infine in un trionfo di populismo, risulta innegabile l'affiorare di ...
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Lang, Fritz (propr. Friedrich Christian Anton)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico austriaco, naturalizzato statunitense nel 1935, nato a Vienna il 5 dicembre 1890 e morto a Los Angeles il [...] spesso viste come rinunce ai criteri prevalentemente 'artistici' dai quali si era fatto guidare nel suo lavoro in Germania. In realtà, se quello di L. è stato sempre un cinema 'colto' (ma comunque mai riducibile alla sola matrice espressionista), le ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....