Le dernier métro
Daniela Angelucci
(Francia 1980, L’ultimo metrò, colore, 128m); regia: François Truffaut; produzione: Les Films du Carrosse, Tf1 Films Productions, Sedif, Sfp; soggetto: François Truffaut, [...] suo marito Lucas, regista ebreo che si dice sia fuggito in America del Sud per evitare le persecuzioni naziste. In realtà, l’uomo è nascosto nelle cantine del teatro, da dove segue le prove ascoltando le voci provenienti dal palcoscenico attraverso ...
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Série Max
Vincent Pinel
(Francia 1906-1917, circa 150 film colorati, dai 6m ai 20m a 16 fps); produzione: Gaumont.
"Sono stato io a realizzare il primo film di Max Linder, Les débuts d'un patineur", [...] un grande successo...". In una sua dichiarazione Max Linder conferma le parole di Gasnier, in un'altra le smentisce. In realtà l'attore, al secolo Gabriel Leuvielle, aveva sicuramente già interpretato vari film per la Pathé prima di Les débuts d'un ...
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Fleischer, Richard
Francesco Di Pace
Regista cinematografico statunitense, nato a New York l'8 dicembre 1916. Vincitore nel 1948 di un Oscar come produttore per il documentario Design for death (1947), [...] Kinji e Masuda Toshio. F. ha saputo dimostrare una particolare capacità nel descrivere certi risvolti più duri e amari della realtà americana del suo tempo in film polizieschi e drammatici come The narrow margin (1952; Le jene di Chicago), Violent ...
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Marinetti, Filippo Tommaso
Gianni Rondolino
Scrittore, poeta, autore drammatico, organizzatore culturale, nato ad Alessandria d'Egitto il 22 dicembre 1876 e morto a Bellagio il 2 dicembre 1944. Fra [...] di determinare una maggiore velocità di movimento, una simultaneità spazio-temporale, un diverso rapporto dell'uomo con la realtà circostante ‒ impresse un radicale cambiamento ai termini delle questioni etiche ed estetiche.
Studiò presso le scuole ...
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Fofi, Goffredo
Bruno Roberti
Saggista, critico cinematografico, teatrale e letterario, nato a Gubbio il 15 aprile 1937. Il suo interesse per il cinema si è accompagnato a una visione politica, anche [...] 'acuta sensibilità per il sociale, ha contribuito ad alimentare la sua tipica attenzione verso la 'letteratura della realtà'. La vivace attività di organizzatore culturale che lo ha sempre caratterizzato si è ripetutamente esplicata nell'ideazione di ...
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sceneggiatura La ripartizione in scene di un’opera teatrale, cinematografica o radiotelevisiva e il testo in cui è fissata.
Nella cinematografia, la s. è l’ultima fase dell’elaborazione scritta del soggetto [...] romanzo, un racconto o un’opera teatrale di cui si sono acquisiti i diritti di adattamento (property), o venire dalla realtà, da una notizia apparsa sui giornali, o riprendere un altro film, nel caso del remake. A seconda delle situazioni produttive ...
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Attore e regista (Roma 1926 - ivi 1994). Esordì al Piccolo Teatro di Milano (1947), con G. Strehler, fu poi al Piccolo Teatro di Roma, con O. Costa, e nella Compagnia drammatica nazionale, con G. Salvini; [...] , la compagnia Gli Associati (poi rifondata nel 1969), che si prefiggeva di attuare un teatro impegnato e critico nei confronti della realtà contemporanea, e per la quale curò la regia del Sacco e Vanzetti di M. Roli e L. Vincenzoni. In seguito si ...
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Sautet, Claude
Giovanni Grazzini
Regista cinematografico francese, nato a Montrouge (Parigi) il 23 febbraio 1924. Con Un coeur en hiver ha ottenuto nel 1992 il Leone d'argento alla Mostra del cinema [...] attenzione alle 'vecchie verità del cuore', all'incertezza dei rapporti sociali e affettivi, ai conflitti fra idealismo e realtà.
Si susseguono così Max et les ferrailleurs (1971; Il commissario Pellissier), metafora del mondo di tenebre in cui ...
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Hollywood
Enzo Siciliano
Inquadramento generale
di Thomas Harrison
Fu questo il nome dato nel 1886 da una certa signora Wilcox, moglie di un investitore immobiliare, a una immensa tenuta alla periferia [...] , costituito in prevalenza da limoni e avocado. Sin dalle origini, quindi, il nome Hollywood segnalava uno scarto tra realtà e fantasia, scarto che gli studi cinematografici avrebbero in seguito trasformato in industria mondiale. Alla fine degli anni ...
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Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] . […] Il cinema dovrà avvicinarsi sempre di più al fantastico, quel fantastico di cui ci si accorge sempre meglio che è in realtà tutto il reale, altrimenti morirà" (Sorcellerie et cinéma, 1927, poi in À propos du cinéma, 1961; trad. it. 1981, pp. 35 ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....