La parola scelta per il 1952 è Telefono. In quell'anno a Milano venne installata la prima cabina telefonica italiana.Il 10 febbraio 1952 venne installata la prima cabina telefonica pubblica d’Italia: collocata [...] diffusione nel contesto italiano, rimanendo a lungo appannaggio di una parte ristretta e privilegiata della popolazione. In realtà, sino a tempi anche molto recenti, in Italia esistevano telefoni a disposizione delle comunità, soprattutto delle zone ...
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La parola scelta per definire il 1968 non poteva che essere Contestazione. In quell'anno le istanze di cambiamento e la conflittualità generazionale verso le tradizionali istituzioni sociali (Stato, Chiesa, [...] , oltrepassando gli schieramenti geopolitici frutto della Guerra fredda e quelli sociali e culturali interni alle singole realtà. Protestarono gli studenti universitari di Berkeley e quelli delle università francesi (le barricate nel Quartiere latino ...
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Per l'anno 1977 la parola scelta è Ribellione. Nel contesto delle tre giornate di assedio a Bologna (11-13 marzo) e del convegno svoltosi nella stessa città (23-25 settembre) si sviluppò un movimento giovanile [...] governo e le organizzazioni tradizionali del movimento operaio.Ricordato soprattutto per le manifestazioni di violenza, in realtà le varie organizzazioni del movimento sperimentarono forme molto innovative di socialità, condivisione e comunicazione ...
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Per il 1979 la parola scelta è Postmoderno. Nel 1979 il filosofo francese Jean-François Lyotard pubblicò il libro La condition postmoderne, opera fondamentale per comprendere le trasformazioni culturali [...] descrisse la postmodernità come una condizione caratterizzata dalla sfiducia nelle grandi narrazioni capaci di attribuire senso alla realtà. Egli sottolineò come la società postmoderna fosse caratterizzata da un pluralismo di linguaggi e saperi, con ...
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esperiènza (ant. esperiènzia, speriènza, speriènzia) s. f. [dal lat. experientia, der. di experiri: v. esperire]. – 1. a. Conoscenza diretta, personalmente acquisita con l’osservazione, l’uso o la pratica, [...] nell’anima, nonché dell’aspirazione e dei movimenti di questa per giungere all’unione con Dio. b. Conoscenza della realtà pratica considerata nel suo complesso: persona di molta, di poca e.; quindi, somma delle cognizioni acquisite con l’osservazione ...
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lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del [...] che serve quale strumento di lavoro») con cui si designano le idee e le ipotesi che, anche se non rispecchiano la realtà delle cose, sono utili per operare su di questa, o per proseguire nell’indagine di essa. d. Occupazione retribuita e considerata ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....
realtà Qualità e condizione di ciò che esiste effettivamente e concretamente.
Filosofia
La nozione di r. è legata al problema tipicamente moderno dell'esistenza del mondo esterno. A partire da R. Descartes si era, infatti, affermata la tesi...
realta
realtà [Der. del lat. realitas -atis, da realis "reale"] [FAF] R. fisica: v. epistemologia: II 437 e. ◆ [FAF] Principio di r. separabile: v. determinismo e indeterminismo: II 108 d.