Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] ): indipendentemente dal contenuto narrativo e dal suo grado di realismo, dall'ideologia dell'autore e dal suo stile, è di una coscienza o una società in uno stato di pericolo estremo. Questo spostamento del baricentro del g. p. dall'armonia logico ...
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Gangster film
Renato Venturelli
Genere cinematografico incentrato sulle imprese di criminali abituali, che svolgono attività illegali facendo ricorso a metodi violenti. Nel suo schema più tradizionale, [...] esterni reali, conferendo una nuova asprezza e un nuovo realismo alle riprese: appartengono a questo periodo film come The naked del g. f. è arrivato invece dalle cinematografie dell'Estremo Oriente, soprattutto dal Giappone, che ha alle spalle una ...
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Horror
Federico Chiacchiari
Il film horror affonda le sue radici nella letteratura di fine Settecento e Ottocento, in particolare nel romanzo gotico (il cui capostipite è The castle of Otranto, 1764, [...] vita a un mostro per la prima volta estremamente sfaccettato e 'umanizzato', che si caratterizzava per quella 1932) di Browing, che riportò il genere all'interno di un realismo esasperato, con un film interpretato da veri 'freaks', esseri diversi, ...
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Operistico, film
Sergio Miceli
L'opera in film, o filmopera che dir si voglia, nacque con il cinema stesso, ma prima ancora di assumere i connotati di un genere ben delineato manifestò la tendenza costante, [...] stridente da risultare inaccettabile, non per ragioni di 'realismo' ma di mera esperienza psico-percettiva. Del corrispondente tardi è uscito il Don Giovanni di Joseph Losey, esempio estremo, nel bene e nel male, del potenziale filmico-operistico. ...
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Dovženko, Aleksandr Petrovič
Ornella Calvarese
Regista e sceneggiatore cinematografico, scrittore ucraino, nato a Sosnica (nell'oblast′ di Černigov) il 30 agosto 1894 e morto a Mosca il 26 novembre [...] che fa da contrasto con il precedente episodio per l'estrema immobilità su cui è costruita la sequenza; e la repressione /6, Paris 1985; Prima dei codici. Il cinema sovietico prima del realismo socialista 1929/1935, a cura di A. Crespi, S. de Vidovich ...
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Jancsó, Miklós
Silvana Silvestri
Regista cinematografico ungherese, nato a Vác (Budapest) il 21 settembre 1921. Il suo nome è legato soprattutto ai film realizzati tra gli anni Sessanta e Settanta, [...] (per l'uso antipsicologico degli attori, l'allusività del racconto, spesso portata all'estremo, il rifiuto del ritmo narrativo), nacque come reazione ai dettami del realismo socialista, alla cui scuola J. si era formato e che superò dopo il 1956 ...
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Ordet
Ettore Rocca
(Danimarca 1954, 1955, Ordet ‒ La parola, bianco e nero, 124m); regia: Carl Theodor Dreyer; produzione: Tage Nielsen per Palladium; soggetto: dall'omonimo testo teatrale di Kaj Munk; [...] cui si muovono. Il montaggio senza taglio è portato all'estremo; spesso a una scena corrisponde una sola inquadratura. La lunghezza che contrasta con i bassi soffitti degli interni. Il realismo di Dreyer si esprime nei paesaggi spazzati dal vento ...
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Il posto
Stefano Todini
(Italia 1961, bianco e nero, 90m); regia: Ermanno Olmi; produzione: Angelo Soffientini per The 24 Horses; sceneggiatura: Ermanno Olmi; fotografia: Lamberto Caimi; montaggio: [...] da ballo semivuoto si lega idealmente alle scene che aprono La parmigiana di Antonio Pietrangeli (1963). Ma, con estremorealismo e competenza nel montaggio, la sequenza olmiana del ballo vibra di un crescendo emozionale che suggerisce ‒ qui risiede ...
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La femme du boulanger
Sandro Toni
(Francia 1938, La moglie del fornaio, bianco e nero, 130m); regia: Marcel Pagnol; produzione: Les Films Marcel Pagnol; soggetto: da un episodio del romanzo Jean Le [...] del suo cinema, e del suo teatro: regionalismo come alternativa al cinema da studio parigino, estremo senso del realismo, sfruttamento dei grandi attori del territorio, dialoghi acuti e vivacissimi esaltati dalla larga pronuncia provenzale. Ne ...
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Mareckaja, Vera Petrovna
Vivia Benini
Attrice teatrale e cinematografica russa, nata a Mosca il 31 luglio 1906 e morta ivi il 17 agosto 1978. Fu una delle interpreti sovietiche più amate del periodo [...] e sulla guerra civile, legati ai rigidi canoni del realismo socialista. Ma il ruolo che le assicurò la M. si riproponeva come la donna d'acciaio, pronta all'estremo sacrificio contro l'invasore nazi-fascista durante la Seconda guerra mondiale ...
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iperrealismo
s. m. [comp. di iper- e realismo]. – 1. Movimento pittorico, sviluppatosi soprattutto negli Stati Uniti d’America intorno al 1970, caratterizzato dalla resa veristica dovuta non solo all’impiego di mezzi fotografici o meccanici,...
neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...