Gangster film
Renato Venturelli
Genere cinematografico incentrato sulle imprese di criminali abituali, che svolgono attività illegali facendo ricorso a metodi violenti. Nel suo schema più tradizionale, [...] esterni reali, conferendo una nuova asprezza e un nuovo realismo alle riprese: appartengono a questo periodo film come The naked del g. f. è arrivato invece dalle cinematografie dell'Estremo Oriente, soprattutto dal Giappone, che ha alle spalle una ...
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CORBOLI BUSSI, Giovanni
Giacomo Martina
Nacque a Urbino il 24 sett. 1813, da Curzio Corboli Aquilini e da Costanza Sommi Picenardi, in una nobile famiglia di tendenze moderate. Il padre partecipava [...] , vista sotto un profilo prevalentemente giuridico, di estremo interesse per comprendere il punto di vista con consiglieri, che, unendo un'assoluta fedeltà al papa ad un sano realismo ed a una viva sensibilità per i valori nazionali, e godendo di ...
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Horror
Federico Chiacchiari
Il film horror affonda le sue radici nella letteratura di fine Settecento e Ottocento, in particolare nel romanzo gotico (il cui capostipite è The castle of Otranto, 1764, [...] vita a un mostro per la prima volta estremamente sfaccettato e 'umanizzato', che si caratterizzava per quella 1932) di Browing, che riportò il genere all'interno di un realismo esasperato, con un film interpretato da veri 'freaks', esseri diversi, ...
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NACCIARONE, Gustavo
Isabella Valente
NACCIARONE, Gustavo. – Figlio di Nicola, noto maestro di musica nell’ambiente napoletano del suo tempo, e fratello del celebre pianista Guglielmo, nacque a Napoli [...] giapponesi e neopompeiani a immagini di un intimo realismo di tono borghese: nel 1885 con Curiosità 21); R. Campana, G. N., Giapponesina, in Giapponismo. Suggestioni dell’Estremo Oriente dai Macchiaioli agli anni Trenta, a cura di V. Farinella - F ...
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MOIA, Cristoforo
AdrianoViarengo
MOIA (Moja), Cristoforo. – Nacque ad Alessandria il 18 apr. 1811 da Carlo, ricco possidente, e da Marianna Bini. Perso nel 1812 il padre, crebbe con la madre. Non risultano [...] . 3660). Consapevole di poter essere accusato di mancanza di realismo, non aderì al «connubio» e fu sempre anticavouriano ( M. risentivano sovente del suo tono, al tempo stesso retorico ed estremo. Nel 1851 il siciliano G. Ciprì parlò di lui come di ...
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JOVINE, Francesco
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Guardialfiera, nel Molise, il 9 ott. 1902 da Angelo e Amalia Loreto, in una famiglia di contadini, piccoli proprietari terrieri.
Durante l'infanzia [...] nel mondo dei borghesi, lo rifiuta con un gesto estremo di ribellione - ebbe esiti negativi sia presso il pubblico (Torino), lo J. provò ad affrontare i modelli del realismo borghese con risultati in definitiva poco convincenti: l'analisi sociale ...
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INDOCINA, Arte dell'
A. Tamburello
1. Età neolitica. − Non si ha testimonianza in Indocina di alcuna pratica d'arte che sia anteriore al Neolitico. I pochi frammenti di ceramica, decorati ad intreccio [...] della Cina (v. cinese, arte) e dell'Estremo Oriente settentrionale. Tale espansione sarebbe avvenuta direttamente dai centri , raggiunge spesso valore d'arte notevole. Il realismo dei temi figurativi e lo stile essenzialmente naturalistico delle ...
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DE GREGORIO, Marco
Mariantonietta Picone Petrusa
Figlio di Francesco di Gregorio e di Elisabetta Beato nacque il 12 marzo 1829 a Resina (ora Ercolano, in provincia di Napoli). Il pittore mutò il cognome [...] dipinti non finiti: moderni, ma solo per il loro tono di realismo domestico (Causa, 1966, p. 36).
Repubblicano radicale in politica lo studio del D. "che rappresentava in arte il suo estremo opposto".
Consunto da una grave forma di tisi tracheale, da ...
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PRETI, Giulio
Roberto Gronda
PRETI, Giulio. – Ultimo di cinque figli, nacque a Pavia il 9 ottobre 1911, da Roberto e da Alberta Giulia Mariani.
I genitori, emiliani di origine, erano entrambi maestri [...] pp. 281-301) in cui attraverso una critica al realismo metafisico di Ottaviano, formulò il principio cardine del suo pensiero lo aveva costretto a vivere diversi giorni in condizioni di estremo disagio.
Gravemente malato, partì per l’isola tunisina di ...
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Operistico, film
Sergio Miceli
L'opera in film, o filmopera che dir si voglia, nacque con il cinema stesso, ma prima ancora di assumere i connotati di un genere ben delineato manifestò la tendenza costante, [...] stridente da risultare inaccettabile, non per ragioni di 'realismo' ma di mera esperienza psico-percettiva. Del corrispondente tardi è uscito il Don Giovanni di Joseph Losey, esempio estremo, nel bene e nel male, del potenziale filmico-operistico. ...
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iperrealismo
s. m. [comp. di iper- e realismo]. – 1. Movimento pittorico, sviluppatosi soprattutto negli Stati Uniti d’America intorno al 1970, caratterizzato dalla resa veristica dovuta non solo all’impiego di mezzi fotografici o meccanici,...
neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...