Figlio (Gand 1500 - San Jerónimo de Yuste 1558) dell'arciduca d'Austria Filippo il Bello (perciò nipote dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo) e di Giovanna la Pazza (figlia di Ferdinando d'Aragona e [...] Diventato infatti nel 1516, alla morte di Ferdinando il Cattolico, re di Aragona e di Castiglia, si recò in Spagna per prendere al suo regno, probabilmente col proposito che fossero volti in latino. L'originale è andato perduto e se ne conserva solo ...
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(lat. Celtae)
Storia
Si individuano con il nome di C. alcune popolazioni appartenenti a uno stesso gruppo linguistico di famiglia indoeuropea che, provenienti dall’Asia, all’inizio del 2° millennio a.C. [...] letteratura gaelica di Scozia, il più antico documento linguistico è un vangelo latino con annotazioni (11° o 12° sec.) in un irlandese un po di J. Macpherson, attribuiti a Ossian, figlio di Fingal, re irlandese del 3° secolo. La prosa si affermò in ...
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(gr. Πελοπόννησος) Penisola della Grecia meridionale (21.379 km2), tra i mari Ionio ed Egeo.
Caratteri fisici
L’Istmo di Corinto (largo 6,3 km, tagliato nel 1893) collegava il P. alla Grecia centrale, [...] (431-421), detta decennale o archidamica (da Archidamo, re spartano che invase l’Attica), i Peloponnesiaci ottennero successi in gli sforzi congiunti dei despoti Paleologi e dei principi latini non fermarono il pericolo dell’invasione turca. Dal 1392 ...
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(ant. Antiochia di Siria, turco Antakya) Città della Turchia (216.960 ab., stima 2013), capoluogo della provincia di Hatay, nella fertile valle dell’Oronte, a 80 m s.l.m. La popolazione è mista (Turchi, [...] inizio capitale del nuovo regno di Siria e residenza abituale dei suoi re. Quando Pompeo nel 64 a.C. ridusse la Siria a ritirò a Costantinopoli e fu allora eretto il patriarcato latino, che durò fino al 1268. Durante la dominazione mamelucca ...
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Umanista (Rimini 1405 - ivi 1475). Buon conoscitore del latino e del greco, spaziava spesso in altri campi della cultura. La sua fama è infatti legata soprattutto ai 12 libri De re militari, composti tra [...] Tempio Malatestiano.
Opere
La sua opera principale, De re militari, dedicata a Sigismondo, benché in sostanza sia nel 1483) e nel sec. 16º fu ancora ristampata in Francia nel testo latino (1532, 1534) e in una traduzione di Loys Meigret (1555). Tra ...
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Storico e cronista francese (n. presso Hazebrouck, Fiandra, 1445 circa - m. Argenton, Deux-Sèvres, 1511); dal 1464 al 1474 alla corte di Borgogna, fu prima scudiero di Carlo il Temerario (ancora conte [...] ricompensato, seppe poi rendersi assai utile alla politica del re, che lo impiegò in delicate mansioni sia contro il duca i materiali per una storia di Luigi XI da scriversi in latino, rimane la più viva narrazione degli ultimi decennî del sec. ...
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(lat. Lucentum; ar. Lecant; catalano Alacant) Città della Spagna sud-orientale (330.525 ab. nel 2016) nella comunità autonoma di Valencia, sulla costa del Mediterraneo, fra i capi di Huertas e di Santa [...] , città dei Contestani, fu colonia di diritto latino della Spagna Tarraconense. Agli inizi dell’invasione araba del conte Teodomiro. Conquistata nel 1097, e ripresa nel 1114 da re Alfonso I, ritornò poco dopo in potere degli Arabi; la riassoggettò ...
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Comune delle Marche (124,53 km2 con 36.812 ab. nel 2020; detti Fermani); capoluogo dell’omonima provincia. È situato a 319 m s.l.m. su un colle tra le basse valli dei fiumi Tenna e Ete Vivo. Attivo mercato [...]
Antico centro dei Piceni, fu poi colonia romana di diritto latino (Firmum Picenum). Alla caduta dell’Impero, fece parte del Conquistata da Totila nel 545, fu compresa nella donazione di re Pipino alla Chiesa, divenendo poco dopo (776 circa) il ...
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Fratello (n. 1270 - m. Nogent-le-Roi 1325) di Filippo il Bello re di Francia, la sua vita fu una lunga serie di tentativi per procurarsi un regno, tutti falliti, donde l'epiteto di "Senzaterra". Investito [...] in dote l'Angiò e il Maine. Rimasto vedovo (1299), sposò (1301) Caterina di Courtenay, erede nominale dell'Impero latino d'Oriente, e, ancora una volta vedovo (1308), Matilde di Châtillon. Al servizio di Bonifacio VIII, intraprese la spedizione in ...
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Scrittore latino di cose militari (sec. 4º-5º d. C.); di lui si sa pochissimo: fu alto funzionario imperiale, e cristiano. Nella sua Epitome de re militari o Epithoma institutorum rei militaris (pubbl. [...] in varie ed. a partire dal 1473 circa), in 4 libri, V., convinto che la decadenza dell'Impero avesse come causa principale la decadenza dell'esercito, si propone di studiare le antiche istituzioni militari ...
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re-
〈ré〉 [dal lat. re-]. – Prefisso presente in verbi italiani, e nei loro derivati, con valore equivalente a ri- (v.), in quanto esprime per lo più il ripetersi di un’azione nello stesso senso o in senso contrario (reagire, reazione; reiterare,...
re1
re1 〈rè〉 s. m. [prima sillaba di resonare con cui ha inizio il 2° emistichio dell’inno di s. Giovanni Battista; v. nota, n. 2 a, e ut]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla seconda nota...