L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] sostantivi che non ammettono una forma plurale, e che spesso erano neutri già in latino: [lu ˈmunːu] «il mondo» (lat. mundus), ma [lo ad Ascoli) e la frequenza di /ar-/ < re-, determinatosi per ragioni fonetiche simili nelle varie zone ([arkurˈda ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] quale era prerogativa di quelle regolate e letterarie, come il latino stesso e il greco. Alberti non aveva letto il De dedicate nella stampa al duchino Vittorio Amedeo di Savoia, futuro re di Sardegna alla morte del padre Carlo Emanuele III; il ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] »), scacco matto (< ar. māt «lo šāh [in pers. «re»] è morto)».
Nei resoconti dei viaggiatori in Terrasanta, a Gerusalemme, e Roma, Salerno Editrice, 5 voll. in 6 t. (vol. 1°, Medioevo latino, t. 1°, La produzione del testo), pp. 199-217.
Mancini, ...
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ARISTIPPO, Enrico
Ezio Franceschini
Ignoti sono l'anno, il luogo di nascita e la stessa nazionalità. Il primo è, comunque, da porsi con ogni probabilità nel primo ventennio del sec. XII; circa il secondo, [...] ("dilecte et venerande"), afferma di aver interrotta temporaneamente, per accontentarlo nel volgere in latino Platone, la versione di Gregorio Nazianzeno, ordinatagli da re Gugliehno, e quella di Diogene Laerzio, cui si era accinto per le preghiere ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] de’ suoni toscani, quai siano le forze de le lettere latine: che cosa l’Academia nostra pensasse, che giudicasse che deliberasse. pubblicare la V edizione del suo Vocabolario, dedicandola al Re, Vittorio Emanuele II, come «il gran libro della ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] che verso la pazienza delle distinzioni dialettiche in re. Si comprende perciò come un filologo assai più solennemente inaugurato il 3 giugno 1936 con un suo discorso su Il latino di Roma e le lingue romanze, pubblicato a Firenze nello stesso ...
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Nella frase, le singole parole si dispongono in sequenze linearmente ordinate, che formano unità dette sintagmi. Il sintagma (fr. syntagme, ingl. phrase) è una struttura linguistica costituita o da una [...] due SPprep:
(52) lo ascolto parlare con persone vestite da cardinali e da re (Ginzburg 1974: 54)
(53) Parlano di donne e di streghe (Vassalli (➔ ordine degli elementi).
Il sistema di casi del latino è un mezzo efficiente sia per marcare gli elementi ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] Sicilia un provvedimento del 1738 dispone l’uso dell’italiano in luogo del latino o dello spagnolo negli atti governativi, con la motivazione che «essendo Sua Maestà re Italiano, debba usare la lingua italiana» (Matarrese 1993: 21-23). Il quadro ci ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] Roma. Tuttavia va rilevato il peso ancora cospicuo del latino nella redazione dei documenti pubblici a Roma. Se si vaglia grandi preparatorij per mare non pocza essere invaduto oy ofeso (Re Alfonso d’Aragona chiama a parlamento i baroni e le ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] . Caix, suo professore, gli fece offrire la cattedra di lettere latine e lingua greca e la presidenza del liceo di Perugia, dove la prova che Roma, prima dell'incendio gallico, ebbe re, che, dunque, l'atteggiamento di rifiuto della tradizione ...
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re-
〈ré〉 [dal lat. re-]. – Prefisso presente in verbi italiani, e nei loro derivati, con valore equivalente a ri- (v.), in quanto esprime per lo più il ripetersi di un’azione nello stesso senso o in senso contrario (reagire, reazione; reiterare,...
re1
re1 〈rè〉 s. m. [prima sillaba di resonare con cui ha inizio il 2° emistichio dell’inno di s. Giovanni Battista; v. nota, n. 2 a, e ut]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla seconda nota...