successióne, guèrre di Conflitti combattuti in Europa nella prima metà del 18° sec., suscitati dalle rivalità dinastiche per la successione sui troni di Spagna, Polonia e Austria, il cui esito alterò gli [...] Francia. Quando quest'ultimo fu eletto re (1° sett. 1733) dalla Dieta polacca, i russi intervennero appoggiando una seconda elezione favorevole ad Augusto III. Per reazione la Francia, alleatasi con i regni diSardegna e Spagna, dichiarò guerra all ...
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Alfònso V il Magnanimo (sp. el Magnánimo) redi Aragona, IV come conte di Catalogna, I come redi Napoli. - Lottò a lungo contro la dinastia francese degli Angiò per la successione al trono di Napoli, [...] di Ferdinando I, gli succedette nel 1416 nei regni di Aragona, Valenza, Maiorca, Sardegna, Sicilia e nella contea di Barcellona. Assicuratasi la Sardegna mediante un accordo col visconte di riuscì così a imporsi come redi Napoli, occupando la città ...
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- Famiglia nobile che vanta origine nel 6° sec. dai re goti di Spagna e da Guarnero principe de Las Ampurias, fondatore della Casa Valguarnera. La famiglia fece parte della nobiltà catalana sin dalla fine [...] deputato del regno; Francesco Saverio (prima metà 18° sec.), 4° principe di V., fu tra le varie cariche viceré diSardegna e gran ciambellano di Carlo Emanuele III di Savoia. I V. conservarono posizione preminente nella nobiltà siciliana anche sotto ...
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– Duca di Parma (Firenze 1848 – Viareggio 1907). Figlio di Carlo III e Luisa Maria di Borbone-Francia, nel 1854 alla morte del padre è diventato duca di Parma al suo posto, sotto la guida della madre data [...] l’età, e vi rimase fino al 1859 quando il Ducato fu annesso dal Regno diSardegna. Nel 1869, in esilio, sposò la principessa Maria Pia di Borbone-Due Sicilie, figlia del re Ferdinando II delle Due Sicilie, da cui ha avuto dodici figli. Dopo la morte ...
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Ammiraglio aragonese (Calatayud 1298 - Saragozza 1364); prese parte nel 1343 alla conquista di Maiorca. Governatore del regno, ebbe il comando della flotta operante in Sardegna, che con la flotta veneziana [...] ) e il giudice d'Arborea (1355). Inviso per l'alta posizione a corte, si ritirò in convento, ma ne uscì presto; accusato di segrete intese con il redi Castiglia, fu decapitato. La sua memoria però, qualche anno dopo, fu pubblicamente riabilitata. ...
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Uomo politico siciliano (Palermo 1614 - Madrid 1672); presidente del Regno di Sicilia (1635-39), fu poi viceré diSardegna (1644-49), e del regno di Valenza (1657). Di lui si parlò come di un possibile [...] redi Sicilia all'epoca della congiura Lo Giudice (1649), ma il governo spagnolo non procedette contro di lui. Nel 1667 fu creato cardinale. ...
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VESPASIANO, Tito Flavio (T. Flavius Vespasianus), imperatore romano
Gastone M. Bersanetti
Nacque nella Sabina presso Rieti il 17 novembre del 9 d. C. da Flavio Sabino e Vespasia Polla. Sposò Flavia [...] la libertà, fu sottoposta al Senato, mentre il territorio ben più ricco diSardegna e Corsica diveniva provincia imperiale. Ma le misure principali ebbero uno scopo militare: nel 72 il redi Commagene Antioco IV fu deposto e il suo stato annesso alla ...
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VOLONTARÎ
Eugenio COSELSCHI
. Il volontarismo guerriero non è mai mancato in ogni grande età storica, caratterizzata da profondi dissidî ideali, e presso ogni popolo europeo. Le prime imponenti manifestazioni [...] . La prudenza d'uno stato regolare impediva però al regno diSardegna le più audaci iniziative; e Garibaldi riprese nel 1860 la sua 2 giugno 1924. E quivi, a" a presenza di S.M. il Re, il Duce consegnò ai volontarî la bandiera intessuta dalle donne ...
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VICERÉ
Teodosio Marchi
. Titolo attribuito a un organo di uno stato monarchico e, quindi, ad un organo della corona che sia incaricato di esercitare, in nome del re - che tale rimane nel pieno esercizio [...] delle due parti del regno (che nel fatto fu sempre e soltanto la Sicilia) nella quale il re non avesse risieduto. Al vicereame spagnolo diSardegna succedeva nel 1720 quello della monarchia sabauda: l'isola riuscì, nel 1848, ad ottenere l'abolizione ...
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VESPRO SICILIANO
Ernesto Pontieri
. Così venne tardivamente denominato il moto per cui, sul declinare del sec. XIII, s'infranse, col dominio angioino in Sicilia, la monarchia creata nell'Italia meridionale [...] alla Sicilia in cambio della Sardegna e della Corsica.
Ma i Siciliani sostennero tenacemente la loro volontà d'indipendenza e, incuranti della scomunica, elessero nel gennaio del 1296 loro re Federico d'Aragona, fratello di Giacomo, e continuarono la ...
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sardex
s. m. inv. Moneta virtuale e complementare di scambio, utilizzata in alcuni circuiti di compravendita in Sardegna. ◆ Tra il dire e il fare, però, c’è di mezzo un mare di problemi perché se euro, dollari, sterline e franchi svizzeri...
magnanimo
magnànimo agg. [dal lat. magnanĭmus, comp. di magnus «grande» e anĭmus «animo»]. – Che ha e dimostra animo grande, cioè nobile e generoso: splende A’ m. eroi sacro il trionfo (Foscolo); anche sostantivato: Ma quell’altro m., a cui...