DI NEGRO, Orazio
Giovanni Assereto
Nato a Genova il 10 febbr. 1809 dal marchese Lazzaro Francesco e da Teresa Giustiniani, entrò ad undici anni nella R. Scuola di marina di Genova, dalla quale uscì [...] . 1863 egli rassegnò le proprie dimissioni, prontamente accettate dal re, e fu sostituito dal barone E. Cugia. A provocare 300; A. Michelini, Storia della marina militare del cessato Regno diSardegna, Torino 1863, pp. 120, 146; C. Randaccio, Storia ...
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Re degli Ostrogoti (m. 552); di nome Baduila, fu chiamato T. ("l'immortale") dai suoi fautori. Nipote di Ildibaldo, che aveva (540) preso il comando delle superstiti truppe ostrogote, fu eletto re (541) [...] trono T. poteva considerarsi signore d'Italia, dove cercò di propiziarsi la simpatia del popolo governandolo con moderazione. L possibilità d'accordo con Giustiniano, conquistò la Sicilia, la Sardegna e la Corsica. Ma scontratosi con Narsete ai Busta ...
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Re longobardo (m. 744); attratto dall'obiettivo di unificare la penisola attaccò l'esarcato bizantino (727) e venne in conflitto con il papato, giungendo poi, in quanto cattolico a una ricomposizione con [...] cui trono salì nel 712. Sovrano cattolico, costruttore e restauratore di chiese a Pavia e altrove, fece portare in salvo a Pavia, dalla Sardegna minacciata dai Saraceni, le reliquie di s. Agostino. Anche nella sua legislazione (definita, tra il 713 ...
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DI NEGRO, Ambrogio
Maristella Cavanna Ciappina
Nobile genovese, nacque probabilmente tra il 1450 e il 1460 da Urbano.
Il padre fu governatore di Corsica nel 1455 e tra gli Anziani nel 1470. Il D. apparteneva [...] di dissimulare. Il D. manifestava una certa inquietudine anche per le vicende di terraferma (Genova era passata nel settembre sotto la signoria del redi era infatti di nuovo tornato dalla Sardegna l'8 marzo 1501, occupando la pieve di Vico e ...
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DI NEGRO, Celesterio
Vito Piergiovanni
Nacque a Genova intorno al 1300 da Compagnone.
È erroneamente ricordato per la prima volta nel 1332 quale componente dell'ufficio di Guerra, magistratura temporanea [...] Cigala ma non del Pallavicino, di una ambasceria al papa; nel 1345 è tra i diplomatici inviati al re d'Aragona e, nello stesso pace del 1355 e con l'eliminazione della presenza genovese in Sardegna. Nel 1351 il D. fu fra gli ambasciatori che Genova ...
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DI NEGRO, Salagro (Solagno, Salvago)
Giovanni Nuti
Poche sono le notizie di cui disponiamo sul personaggio: sappiamo che nacque a Genova nella seconda metà del sec. XIII, ma non conosciamo il nome del [...] ., in cui il re Yusuf I di Granata scriveva al suo alleato Alfonso d'Aragona per scusarsi di aver permesso a mercanti alcune navi Catalane che, pattugliando il tratto di mare tra la Cofsica, la Sardegna e la Sicilia, avevano catturato legni genovesi ...
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Primo imperatore romano (Roma 63 a.C. - Nola 14 d.C.). Fondatore dell'Impero romano, la sua opera chiuse definitivamente la crisi della repubblica, ormai inadeguata a reggere lo stato attraverso l'oligarchia [...] che, dalla Sicilia e dalla Sardegna, esercitava un pericoloso dominio sul mare, e, con l'aiuto di Agrippa, lo vinse a Nauloco regolati, in gran parte per merito di Agrippa, con vantaggiosi accordi: Erode, redi Giudea, divenne vassallo dei Romani; i ...
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Generale e uomo politico romano (n. 106 - m. 48 a. C.). A 17 anni partecipò col padre, il console Gn. Pompeo Strabone, alla guerra sociale, dalla parte di Silla, contro Mario e Cinna. Nell'81 trionfò a [...] della spedizione contro i Mariani di Sicilia (Gneo Carbone) e di Africa (Gneo Domizio Enobarbo e Iarba redi Numidia) e riportò un ribelli in Etruria, costringendo Lepido a fuggire in Sardegna dove morì. Fu quindi mandato con imperio proconsolare ...
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Secondo figlio (Vienna 1685 - ivi 1740) di Leopoldo I e della sua terza moglie, Eleonora del Palatinato. Nel sett. 1703 il padre gli cedette i suoi diritti alla successione spagnola. Acclamato redi Spagna [...] ; Carlo VI come redi Napoli) e fiamminghi; ottenne (pace di Passarowitz, 1718) il Banato, la piccola Valacchia e il nord della Serbia; con l'intervento nella Quadruplice alleanza (1720) ebbe la Sicilia, in cambio della Sardegna, passata a Vittorio ...
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Figlio (Balaguer 1319 - Barcellona 1387) di Alfonso IV il Benigno. Succeduto al padre (1336), cooperò con la flotta genovese alla presa di Algeciras (1342); sceso poi in lotta con Giacomo III di Maiorca [...] dovette recarsi, con un forte esercito, in Sardegna, ma non riuscì mai a pacificare del tutto l'isola. Quasi contemporaneamente si trovò implicato in guerra (1366-69) con Pietro I il Crudele redi Castiglia. All'interno aveva dovuto molti anni prima ...
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sardex
s. m. inv. Moneta virtuale e complementare di scambio, utilizzata in alcuni circuiti di compravendita in Sardegna. ◆ Tra il dire e il fare, però, c’è di mezzo un mare di problemi perché se euro, dollari, sterline e franchi svizzeri...
magnanimo
magnànimo agg. [dal lat. magnanĭmus, comp. di magnus «grande» e anĭmus «animo»]. – Che ha e dimostra animo grande, cioè nobile e generoso: splende A’ m. eroi sacro il trionfo (Foscolo); anche sostantivato: Ma quell’altro m., a cui...