Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] , raccogliendo successi presso i redi Navarra (1558), nella Germania occidentale e, per opera di J. Knox, in Scozia idee riformate furono Napoli (per opera di Juan de Valdés e poi di B. Ochino), Ferrara (alla corte di Renata di Francia che ospitò ...
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Poeta, umanista e uomo politico (Cerreto di Spoleto 1429 - Napoli 1503). Intellettuale di spicco della corte aragonese (da lui prese il nome l'Accademia pontaniana), usò un latino duttile e moderno. Nella [...] difficili. Morto Ferdinando, quando, dopo il breve regno di Alfonso, Carlo VIII entrò in Napoli (febbr. 1495) e il nuovo re Ferdinando II esulò sciogliendo i sudditi dal giuramento di fedeltà, P., rimasto consegnatario del potere reale, fece ...
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Cardinale e uomo di stato (Ornans, Franca Contea, 1517 - Madrid 1586). Figlio di Nicolas, esercitò un ruolo politico preminente prima al servizio di Carlo V e successivamente presso Filippo II, di cui [...] diNapoli.
Vita e attività
Vescovo di Arras a 27 anni, fu portavoce di Carlo V all'apertura del Concilio di Trento e poi incaricato di che erano stati proprî di Carlo V, il G. si vide escluso dal seguito immediato del suo re e per venti anni ...
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(gr. Εὐρώπη)
Mitologia
Mitica figlia di Agenore e di Telefassa. Mentre coglieva fiori sulle coste della Fenicia, fu rapita da Zeus che, sotto forma di toro bianco, la portò a Creta, dove si consumarono [...] ). E. divenne poi sposa del re cretese Asterione, che adottò i figli di lei.
L’arte antica ha frequentemente scultura (celebre il gruppo bronzeo di Pitagora di Reggio a Taranto), in pittura (da Pompei, nel museo diNapoli), in mosaico, su monete, ...
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Notabile arabo della comunità cristiana di Naǵrān, che nel 523 subì il martirio nella persecuzione del re ḥimyarita Dhū Nuwās. La realtà storica e il nome di questo personaggio sono attestati dal siriaco [...] -orientale. A., sebbene probabilmente monofisita, fu ammesso tra i martiri della Chiesa ortodossa, il 24 ottobre, secondo la traduzione dei suoi Atti fatta da Atanasio II, vescovo diNapoli (sec. 9º); ma nei martirologi latini fu accolto, ad opera ...
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Arcivescovo di Colonia (m. presso Napoli 1191); dopo essere stato prevosto a Liegi e decano del duomo a Colonia, amministrò come rappresentante di Rainaldo di Dassel la diocesi di cui, fatto cancelliere [...] . Ma dal papa fu riconosciuto solo nel 1176. F., che aveva sostenuto Federico Barbarossa e incoronato (1169) Enrico VI come redi Germania, passò invece (1184) all'opposizione; e Urbano III lo fece legato pontificio (1186). Ma nel 1188 si riconciliò ...
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Messianismo
Vittorio Lanternari
(XXII, p. 953)
Messianismi e millenarismi
Nell'Antico Testamento, in particolare nei libri profetici, ricorre più volte il tema dell'attesa di un 'unto' (ebr. mashīaḥ) [...] schiavi del faraone d'Egitto o deportati dal redi Babilonia. Ma nel Sudafrica la segregazione colpiva Il carisma malato. Il 'People's Temple' e il suicidio collettivo di Jonestown, Napoli 1992.
G. Mazzoleni, Maghi e messia del Brasile, Roma 1993. ...
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VATICANO, CONCILIO
Emilio CAMPANA
Emilio CAMPANA
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CONCILIO È il ventesimo dei concilî ecumenici, e porta questo nome per il fatto che fu tenuto nella cappella, trasformata in aula, dei Ss. Processo [...] non contribuire il fatto che alla solenne apertura del concilio presenziarono, con il re del Württemberg, anche gli ex-sovrani diNapoli, di Parma e di Toscana, tuttora riconosciuti come legittimi dal governo pontificio.
D'altra parte, la questione ...
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Speciale tribunale ecclesiastico per la repressione dell’eresia.
I. medievale
Le origini dell’I. vanno collocate tra la fine del 12° sec. e gli inizi del 13°, quando la Santa Sede – ritenendo insufficienti [...] tentativi dei sovrani spagnoli d’introdurla a Milano e a Napoli; in Sicilia fu introdotta nel 1518. Nel 1522 Carlo su richiesta del re Giovanni III per procedere contro gli ebrei portoghesi. Fu soppresso durante il regno di Giovanni VI (1818 ...
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Cardinale (m. Roma 1427); elevato alla porpora (1384) da Urbano VI, partecipò poi al concilio di Pisa e all'elezione di Giovanni XXIII (1410), da cui fu nominato commissario presso re Ladislao. Partecipò [...] al concilio di Costanza e da Martino V ebbe il vescovato di Aversa (1418-22). Fondò a Napoli la chiesa e l'ospedale di S. Angelo a Nilo, dove è il suo sepolcro, opera di Donatello e Michelozzo. ...
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magnanimo
magnànimo agg. [dal lat. magnanĭmus, comp. di magnus «grande» e anĭmus «animo»]. – Che ha e dimostra animo grande, cioè nobile e generoso: splende A’ m. eroi sacro il trionfo (Foscolo); anche sostantivato: Ma quell’altro m., a cui...
nasone
nasóne s. m. [accr. di naso]. – 1. Naso grosso o molto prominente. 2. (f. -a) Persona dotata di un grosso naso: guarda quel n. (o quella nasona)!; re nasone o re Nasone, soprannome del re Ferdinando IV di Napoli (1751-1825).