TANTALO (Τάνταλος, Tantalus)
E. Paribeni
È uno dei grandi puniti della Nèkyia omerica, e non diversamente dagli altri della stessa categoria è da affiancare ai Titani. In seguito, peraltro, viene sistemato [...] teatro, particolarmente da un dramma di Frinico a lui intitolato. Di conseguenza è in costume teatrale dire orientale con mitra e vesti in un simile vaso diNapoli (L. Curtius, Torso, fig. 33, p. 198). Nel sarcofago di Protesilao della Galleria dei ...
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Vedi DEXAMENOS dell'anno: 1960 - 1960
DEXAMENOS (Δεξαμενός)
S. Meschini
Nome di un centauro raffigurato in uno stàmnos a figure rosse del museo diNapoli nel quale si vede D. barbato che ha afferrato [...] .
Nella forma tradizionale del mito il centauro si chiama Eurithion e D. il padre di Deianira, il vecchio redi Oleno. Non potendo, nel caso del vaso diNapoli, pensare a uno scambio delle iscrizioni, dobbiamo pensare a un'altra versione meno nota ...
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ISMENE
B. Conticello
(᾿Ισμηᾒνη). − Figlia di Giocasta e di Edipo, redi Tebe, sorella di Eteocle, Polinice ed Antigone, nipote di Creonte, cugina di Laodamante.
Una leggenda vuole che I. sia stata uccisa, [...] 141, tav. 40, i. Kýlix dell'Acropoli: E. Pfuhl, op. cit., par. 343, p. 328. Anfora di Ruvo: G. Jatta, Catalogo del Museo Jatta, Napoli 1869, nn. 414, 423. Urna etrusca di Berlino: G. Körte, I rilievi delle urne etrusche, Berlino 1890, II, tav. 9 a. ...
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CAFARO, Donato Antonio
Oreste Ferrari
Architetto e scultore, attivo a Napoli nella seconda metà del sec. XVII. Della sua personalità artistica non è dato aver piena conoscenza fino a che non si conducano [...] in bronzo del re Carlo II di Spagna. L'opera, che è tra le più celebrate di tutta la scultura diNapoli dal 1660 al 1680, Napoli 1934-1943, ad Indices;C. Celano, Notizie del bello, dell'antico e del curioso della città diNapoli [1692], Napoli 1970 ...
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KEPHEUS (Κηϕεύς, Cepheus)
E. Paribeni
Mitico dinasta collegato con la saga di Perseo. Poiché questo mito è originario dell'Argolide, si è ritenuto di poter localizzare, all'origine almeno, il re K. nella [...] , il re orientale con la tiara e il vestito variegato, che a volte sembra assistere da inerte spettatore, a volte con più viva partecipazione alla drammatica esposizione al mostro della figlia Andromeda. A volte, come nell'anfora àpula diNapoli ...
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PERIBOIA (Περίβοια)
A. Bisi
1°. - Figlia di Alcathoo redi Megara, moglie di Telamone e madre di Aiace. Secondo una più antica leggenda, essa era stata inviata da suo padre a Creta come tributo a Minosse, [...] lacrime.
Bibl.: H. Lewy, in Roscher, III, 2, 1902-1909, c. 1961-62, s. v., n. 10. Sull'anfora diNapoli: J. Overbeck, Galerie heroischer Bildwerke der alten Kunst, I. Die Bildwerke zum thebischen und troischen Heldenkreis, Braunschweig 1853, p. 276 ...
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ALESSANDRO I Balas (᾿Αλέξανδρος)
A. de Franciscis
Redi Siria (150-145 a. C.). È rappresentato sulle sue monete (non tutte di uguale valore artistico ed iconografico, anzi spesso inferiori a quelle contemporanee) [...] ad A. il Grande, in altre contamina il tipo di Zeus barbato con i propri tratti. Esiste anche un tetradracma questo principe sia ritratto in aspetto di Hermes, in una statuetta pompeiana del Museo Naz. diNapoli (inv. 126170); che risalirebbe ...
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STENEBEA (Σϑενέβοια)
E. Paribeni
La moglie del re Proitos (v.) che perseguita con il suo sciagurato amore e poi con la calunnia l'eroe Bellerofonte, è chiamata Anteia nell'epica e S. nella tragedia di [...] congedo senza alcuna ombra di tensione o presagio di sventura in un vaso diNapoli (Roscher). Più spesso una vaga minaccia sembra di intendere nella figura femminile troppo quieta e dimessa che assiste appoggiata al trono del re al congedo dell'eroe ...
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LAODAMIA (Λαοδάμεια, Laodamīa)
G. Bermond Montanari
Figlia di Acasto, redi Iolco e moglie di Protesilao. Dopo un brevissimo matrimonio, Protesilao, partito per la guerra di Troia, cadde ucciso allo [...] scritto sopra una figura femminile, il nome di L., sono di oscuro significato e l'attribuzione a questo mito Berlino 1880-87, III, p. 498, tav. CXXXII; A. Sogliano, Pitture murali campane, Napoli 1879, p. 111, n. 575; S. Reinach, Rép. Peint., p. 182. ...
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IFICLO
B. Conticello
(῎Ιºικλος). − Figlio di Philakos, redi Philacea in Tessaglia, della stirpe di Deucalione.
Ebbe fama per la sua velocità nella corsa grazie alla quale riportò il premio nelle gare [...] l'altare di Apollo Isménios accanto ad un sacerdote sacrificante e ad altri personaggi, nelle vesti di un daphnephòros. , Monaco 1923, par. 222, p. 221. Anfora Jatta: G. Jatta, Catalogo della collezione Jatta, Napoli 1869, p. 573 ss., n. 1647. ...
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magnanimo
magnànimo agg. [dal lat. magnanĭmus, comp. di magnus «grande» e anĭmus «animo»]. – Che ha e dimostra animo grande, cioè nobile e generoso: splende A’ m. eroi sacro il trionfo (Foscolo); anche sostantivato: Ma quell’altro m., a cui...
nasone
nasóne s. m. [accr. di naso]. – 1. Naso grosso o molto prominente. 2. (f. -a) Persona dotata di un grosso naso: guarda quel n. (o quella nasona)!; re nasone o re Nasone, soprannome del re Ferdinando IV di Napoli (1751-1825).