MALLET, Charles-François
Giuseppe ALBENGA
Ingegnere, nato a Parigi il 5 luglio 1766 e ivi morto nel 1853. Ingegnere di ponti e strade nel 1791; fu posto a disposizione del rediNapoli nel 1806, divenne [...] al ponte napoleonico sul Po, alla rettifica di questo fiume presso Moncalieri, facendo anche livellazioni barometriche nel 1817 fu ingegnere capo della Senna inferiore, incaricato di sorvegliare la navigazione. Nel 1823 si occupò della distribuzione ...
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PICCOLOMINI, Antonio
Roberto Palmarocchi
Nato a Siena da Nanni Todeschini e da Laudomia, sorella di Pio II. Questi lo fece governatore di Castel S. Angelo. Comandò le truppe pontificie che combatterono [...] per gli Aragona contro gli Angiò. Dopo la battaglia di Troia, il rediNapoli lo nominò gran giustiziere del regno, gli diede in sposa una sua figlia naturale, gli concesse il diritto di aggiungere il nome e l'arma d'Aragona. Antonio ebbe l' ...
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RECUPERO, Giuseppe
Maria Piazza
Letterato e naturalista, nato a Catania nel 1720, ivi morto il 4 agosto 1778; era fratello del numismatico Alessandro (1740-1830), canonico nella cattedrale della città [...] le acque vomitate dal Mongibello e suoi ultimi fuochi (Catania 1755) e numerosi altri raccolti in un'opera postuma, Storia naturale e generale dell'Etna (Catania 1815), dal nipote abate Agostino Recupero. Aveva ricevuta una pensione dal rediNapoli. ...
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SFORZA d'Aragona
Famiglia nobile, ramo dei signori di Fogliano di Reggio nell'Emilia, originatosi da Corrado Fogliani, fratello uterino del duca Francesco Sforza di Milano. Corrado ebbe i feudi di Castelnuovo [...] Viguzzolo e nel 1466 ottenne da Alfonso II rediNapoli il diritto di aggiungere a quello di S. il cognome d'Aragona.
Francesco, figlio di Ludovico, iniziò la linea dei marchesi di Pellegrino che si estinse con Giovanni S. Fogliani d'Aragona, viceré ...
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Poeta, umanista e uomo politico (Cerreto di Spoleto 1429 - Napoli 1503). Intellettuale di spicco della corte aragonese (da lui prese il nome l'Accademia pontaniana), usò un latino duttile e moderno. Nella [...] difficili. Morto Ferdinando, quando, dopo il breve regno di Alfonso, Carlo VIII entrò in Napoli (febbr. 1495) e il nuovo re Ferdinando II esulò sciogliendo i sudditi dal giuramento di fedeltà, P., rimasto consegnatario del potere reale, fece ...
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Pietro Barbo (Venezia 1417 - Roma 1471). Divenuto cardinale prete del titolo di S. Marco (1440) per volontà dello zio materno Eugenio IV, godette di una posizione influente sotto Nicolò V e Callisto III, [...] , col quale era in contrasto per la prammatica sanzione di Bourges, né di Giorgio di Poděbrady redi Boemia, col quale venne a conflitto per la questione delle compattate di Praga. Combatté contro Napoli e Venezia, e (1470) riconobbe la signoria ...
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Figlio (Tolosa 1377 - Angers 1417) di Luigi I d'Angiò, cui successe (1384) nei dominî francesi e nei diritti sul regno napoletano. Sbarcò nel 1390 a Napoli, da dove gli antidurazzeschi avevano cacciato [...] Ladislao, figlio ed erede di Carlo III di Durazzo e la madre di lui, la reggente Margherita. Ma battuto dalle truppe dello stesso Ladislao (1399), e lasciato il regno, ricomparve sulla scena della politica italiana solo nel 1409. Alla Meloria (1410) ...
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Architetto e trattatista (Verona 1433 circa - Roma 1515), appartenente all'ordine dei domenicani. A Napoli (1489-95) fu architetto del duca di Calabria e dire Alfonso II, lavorò alla costruzione di Poggio [...] Martini (1476). Recatosi in Francia (1500) lavorò al castello di Gaillon, ora distrutto. Diede poi (1506-09) i piani di fortificazione per Treviso e Padova, e a Venezia progettò il ponte e il quartiere di Rialto. Nel 1514 il papa lo chiamò a Roma per ...
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Uomo politico siciliano (m. Venezia 1785); nel 1746 fu preposto da Carlo di Borbone all'amministrazione della dogana diNapoli; creato marchese di Vallesantoro (1753) e di Squillace (1755) resse la segreteria [...] Carlo III in Spagna, dove resse le segreterie di Azienda e di Guerra, Grazia e Giustizia; ma la crescente opposizione alla sua amministrazione, sfociata in una sommossa popolare (1766), costrinse il re a esiliarlo. Anni dopo fu nominato ambasciatore ...
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Figlio (Napoli 1777 - ivi 1830) di Ferdinando I e di Maria Carolina d'Austria, principe ereditario e duca di Calabria dal 1778, sposò in prime nozze Maria Clementina d'Austria (1797) e in seconde (1802) [...] un regime liberale (costituzione del 1812). Lasciò il vicariato al ritorno del re al potere (1814), ma rimase luogotenente in Sicilia dopo il riacquisto del Regno diNapoli (1815) fino alla vigilia della rivoluzione del 1820. Gli fu allora affidato ...
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magnanimo
magnànimo agg. [dal lat. magnanĭmus, comp. di magnus «grande» e anĭmus «animo»]. – Che ha e dimostra animo grande, cioè nobile e generoso: splende A’ m. eroi sacro il trionfo (Foscolo); anche sostantivato: Ma quell’altro m., a cui...
nasone
nasóne s. m. [accr. di naso]. – 1. Naso grosso o molto prominente. 2. (f. -a) Persona dotata di un grosso naso: guarda quel n. (o quella nasona)!; re nasone o re Nasone, soprannome del re Ferdinando IV di Napoli (1751-1825).