Figlia (Vigevano 1494 - Bari 1557) di Gian Galeazzo Sforza, trascorse l'adolescenza nel feudo di Bari e la giovinezza alla corte diNapoli. Andata sposa a Sigismondo I redi Polonia (1518), portò nella [...] il matrimonio con Barbara Radziwiłł, le tolse ogni autorità, per cui, lasciata la Polonia (1556), si recò a governare il ducato di Bari, ch'era stato ceduto alla madre sua, Isabella d'Aragona, da Ludovico il Moro e che alla sua morte (per ...
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Uomo politico e scrittore (Napoli 1768 - Pesaro 1838), difensore a oltranza dei privilegi ecclesiastici e feudali, sostenitore della monarchia assoluta, fu nel 1799 imprigionato e condannato a morte per [...] i Borboni in Sicilia, e alla restaurazione fu ministro di polizia (1816 e 1821), attuando una politica così duramente da indurre le stesse potenze della Santa Alleanza a chiederne al re l'allontanamento dal regno. Da quel momento, il C. andò ...
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Storico umanista (La Spezia 1400 circa - Napoli 1457), discepolo di Guarino Veronese. Nel 1444, mandato ambasciatore di Genova al re Alfonso diNapoli, ne divenne segretario e storiografo regio. La sua [...] , nell'opuscolo De viris illustribus, importante fonte anche per la storia dell'arte. Per salvare la sua posizione di regio storiografo, criticò l'Historia Ferdinandi regis di L. Valla, ma questi replicò duramente (Recriminationes in Facium, 1445). ...
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Patriota (Roma 1809 - Venezia 1849); figlio di Giuseppe, seguì il padre in Spagna e in Grecia. Tornato a Napoli e ammesso (1830) nell'esercito borbonico, cospirò col tenente F. Angelotti e col caporale [...] V. Romano per uccidere Ferdinando II e proclamare re costituzionale Carlo, principe di Capua. Denunciato, fu condannato alla pena di morte (1833), commutata poi nella galera a vita. Amnistiato (1848), combatté volontario contro gli Austriaci, cadendo ...
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Figlio (Vincennes 1339 - Bisceglie 1384) di Giovanni II e fratello di Carlo V redi Francia. Adottato dalla regina Giovanna I diNapoli, la quale intendeva farsene una difesa contro Carlo di Durazzo che [...] s'accingeva a invadere il regno, si mosse soltanto dopo la morte della sovrana. Incoronato (1381) dall'antipapa Clemente VII in Avignone, scese in Italia con un esercito, ma morì prima di poter consolidare i primi successi. ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] , non la plebe dal giogo patrizio, ma i patrizî dai re, i quali, da principio principi tra pari ed eletti soltanto da aborrente dagli studî, egli era riuscito a impiegare nella dogana diNapoli, s'invischiava in amorazzi, e, se è vera una tarda ...
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Vita e opere. - Poche famiglie registrano, nella storia delle vicende domestiche, personalità così spiccate come la famiglia degli Alberti (v.), che dal castello della Catenaia si stabilì ai primi del [...] , donde deriva probabilmente anche l'Arco aragonese diNapoli. Dall'insieme delle sue opere architettoniche l'
b) Sull'arte. - O. Hoffmann, Studien zu Albertis zehn Büchern, De re aedificatoria, Frankenberg in S. 1883; C. v. Stegmann e H. v. ...
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LEONE X papa
Giovanni Battista PICOTTI
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dicembre 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e di Clarice Orsini.
Ebbe a tre anni maestro Agnolo Poliziano, ma [...] giorni innanzi alla morte. Questa fu benevola con lui, perché gli tolse di vedere la Chiesa e l'Italia in balia di colui che, dominando da Napoli e da Milano, redi Spagna e di Germania e imperatore, aspirava a essere il signore del mondo.
Fra i ...
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INNOCENZO VIII Papa
Giovanni Battista Picotti
Giovanni Battista Cibo, nato a Genova nel 1432 da illustre famiglia imparentata con i Doria, era vissuto da prima alla corte aragonese, aveva studiato a [...] del cardinale della Rovere, a guerra contro Ferrante diNapoli, restio agli obblighi feudali e non rispettoso dei a fatti il pontefice, lo tratteneva da misure estreme contro il re, che aveva appellato al concilio: il papa dichiarò Ferrante privato ...
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Figlio di Gualtieri V, conte di Brienne e duca d'Atene (v. brienne, conti di) e di Jeanne de Châtillon. Morto il padre e perso il ducato (1311), la madre, scampata alla strage, aveva ricondotto in Italia [...] . Dapprima cercò d'interessare all'impresa, ma senza frutto, gli Angioini diNapoli e il papa; parve riuscisse meglio col redi Francia, che infatti acconsentì, in suo favore, a rappresaglie contro i mercanti fiorentini residenti o commercianti ...
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magnanimo
magnànimo agg. [dal lat. magnanĭmus, comp. di magnus «grande» e anĭmus «animo»]. – Che ha e dimostra animo grande, cioè nobile e generoso: splende A’ m. eroi sacro il trionfo (Foscolo); anche sostantivato: Ma quell’altro m., a cui...
nasone
nasóne s. m. [accr. di naso]. – 1. Naso grosso o molto prominente. 2. (f. -a) Persona dotata di un grosso naso: guarda quel n. (o quella nasona)!; re nasone o re Nasone, soprannome del re Ferdinando IV di Napoli (1751-1825).