Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] i molti temperamenti medi che frappongonsi alle 122.
5 «E pel papa e pel re. La Savoia resti al re di Sardegna e le Romagne a Pio IX. Ponenza agosto 1882, cit., n. 68. I voti autografi dei 17 cardinali sono conservati in ASV, AES II periodo, Italia ...
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Costantino e il Senato romano
Rita Lizzi Testa
Costantino, il Senato di Roma e la sua aristocrazia
Sull’alta asta a forma di croce che Costantino ordinò di erigere nel Foro accanto alla sua statua colossale, [...] disagio maturato tra i ceti medi cittadini, quando la riforma costantiniana dignitas non nomine quam re esset inlustrior, cum ex età cesariana fino al 336/337, ogni anno solo una parte dei questori era eletta dai comizi e quindi dal Senato, mentre il ...
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Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] , e ti chiedo tutte le grazie ch’ella ti chiede […].Ti prego per il re e lo stato, affinché tu lo regga e santifichi»5.
Il dolore e la immediato la generale condizione di povertà e d’incertezza dei ceti medi. Le ricerche (suppliche, lettere, ex voto ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] L'opera, che esercitò una vastissima influenza sui ceti medi tedeschi, muove infatti dal presupposto che la dottrina filosofica la sua origine ai re siciliani e ai loro sudditi", ma aggiunse, subito dopo, a giustificare il ritardo dei 'lombardi': "Il ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] che diventa partito di ceti medi e di mondo rurale presentò il 27 luglio, quando il re diede l’incarico a Filippo Meda, partito popolare italiano, cit., I, p. 77.
20 Gli atti dei congressi del Partito Popolare Italiano, a cura di F. Malgeri, Brescia ...
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Storiografia e società
Giuseppe Galasso
Origini ed età antica
La formazione, la conservazione, la trasmissione, l'aggiornamento della memoria storica sono aspetti - distinti fra loro solo nel corso [...] entravano in gioco Assiri e Babilonesi, Medi e Persiani, Macedoni e Romani), ; gli scritti anglosassoni del re Alfredo il Grande; l' di questi 6 solo uno latino, 4 bizantini e uno arabo, mentre dei 34 un po' più di un quarto (9) aveva scritto in greco ...
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Nazionalsocialismo
Hans-Ulrich Thamer
Introduzione
Il nazionalsocialismo come fenomeno storico ha una duplice dimensione: specificamente tedesca da un lato, europea dall'altro. L'ascesa del movimento [...] fascismo come 'estremismo di centro', ossia dei ceti medi; questi normalmente sarebbero sostenitori del liberalismo, gruppi di agitazione antirepubblicana bavaresi e di Hitler il 're di Monaco'. Il partito conquistò aderenti dapprima tra le ...
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SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] scozzese).
III. classe dei misteri (piccoli misteri: prete, principe reggente; grandi misteri: mago, uomo re)" (v. Francovich, controlla i traffici e le produzioni più rilevanti, impedendo ai ceti medi di affermarsi: i minerali e il sale, l'alcol e ...
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Rivoluzione
Jack A. Goldstone
di Jack A. Goldstone e Massimo L. Salvadori
RIVOLUZIONERivoluzione
di Jack A. Gladstone
Teorie della rivoluzione
I modelli masse/élites e i modelli del conflitto di [...] costo - per loro era del tutto indifferente se fosse il re o l'assemblea rivoluzionaria ad abolire tasse e tributi feudali. Gli , dopo parecchi decenni, con l'affermarsi dei ceti medi e professionali, anche negli Stati rivoluzionari monopartitici ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] per volontà di pochi e con l’ostilità dei più. Al momento di pubblicarlo a Milano, Vienna, venivano poi premiati, con allargamenti territoriali, il re sabaudo e il Borbone di Napoli: il primo ebbe rassicurazioni ai ceti medi circa il rispetto della ...
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tono1
tòno1 (ant. tuòno) s. m. [dal lat. tonus, gr. τόνος, propr. «tensione», affine a τείνω «tendere»]. – 1. a. In linguistica, accento musicale e, con valore più generico, accento in generale (anche d’intensità o espiratorio); con accezione...
lidio
lìdio agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Lydius, gr. Λύδιος]. – 1. Relativo o appartenente alla Lidia, regione storica della Turchia asiatica, corrispondente all’Anatolia occid., che fu uno stato fiorente nell’antichità, spec. sotto il re...