BECCARIA, Agostino Maria
Gaspare De Caro
Non si sa se il B. possa identificarsi con un Agostino Beccaria che, intorno al 1450, ottenne in feudo dal duca di Milano il paese di Tromello; più probabile [...] il quale, vantando potenti conoscenze alla corte dei recattolici e non poca influenza presso gli stessi sovrani, Alfonso I d'Este, duca di Ferrara), "con presenti di comestibili al re [Massimiliano] e la raina; e questo per intender la soa andata a ...
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BORGIA, Pier Luigi (Ludovico)
Gaspare De Caro
Figlio di Jofré Lanzol de Romani e di Juana de Moncada, è conosciuto con il cognome dei Borgia, adottato dal padre - figlio a sua volta di Juana Borgia, [...] il suo trasferimento in Spagna. Il gran capitano, tuttavia, non infierì contro il B.: andando sicuramente oltre gli ordini dei recattolici egli consentì infatti che il B. rimanesse indisturbato a Napoli.
Da parte sua il B. si astenne per l'avvenire ...
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BORGIA, Giovanni, detto l'Infante romano
Gaspare De Caro
Nacque a Roma nel 1498, in circostanze che rimangono tuttora alquanto misteriose.
Pare accertato che fosse figlio di papa Alessandro VI, come [...] di Cordova, ottenendo di rimanere con loro nel Regno sostanzialmente indisturbato anche dopo che Consalvo obbedì all'ingiunzione dei reCattolici di imprigionare e di inviare in Spagna Cesare Borgia, che pure aveva trovato rifugio a Napoli.
Morto nel ...
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al-Andalus
Nome, di etimo incerto, con cui fu nota presso gli arabi la Penisola Iberica sotto dominazione musulmana in epoca medievale. Fu nel 711 che una piccola armata formata da guerrieri arabi e [...] al regno nasride di Granada, in precario equilibrio fra regni cristiani e nordafricani. Nel 1492 l’offensiva congiunta dei recattolici di Aragona e Castiglia ebbe ragione dell’ultimo sovrano nasride, Abu ‛Abd Allah (➔ Boabdil), ponendo fine alla ...
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converso
Nell’antico monachesimo, ogni persona passata a professione monastica in età adulta (questo passaggio è detto appunto conversio nella Regola benedettina). In seguito (dai secc. 10°-11°), con [...] e influenza come finanzieri, amministratori o membri della gerarchia ecclesiastica. Tale influenza giunse fino alla corte dei recattolici, destando gelosia e avversione da parte sia degli ebrei non convertiti, sia dei cristiani sospettosi della ...
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monarcomaco
Nome (introdotto da W. Barclay nel 1600) con il quale si indicano quegli scrittori politici, fioriti tra il sec. 16° e il 17°, che sostenevano il diritto del popolo di punire, deporre e perfino [...] dei sudditi. Queste teorie furono propugnate soprattutto dai pensatori protestanti, proprio per reazione ai tentativi di coazione dei recattolici: i più noti furono M. Salamoni, P. Hotman, G. Buchanan, J. Althusius e soprattutto P. Du Plessis de ...
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DEL BUFALO, Innocenzo
Bernard Barbiche
Appartenente ad un'antica famiglia patrizia originaria di Pistoia, nacque a Roma nel 1565 o '66, secondogenito di Tommaso e di Silvia de' Rustici.
Il padre esercitò [...] Stato Villeroy tutte le volte che furono in gioco gli interessi della S. Sede e della Chiesa cattolica. Desiderosi di compiacere Clemente VIII, il re e i suoi ministri diedero di solito soddisfazione al D., quando le misure che egli sollecitava non ...
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ASTOLFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Figlio del duca del Friuli Pemmone, fin da giovinetto dimostrò l'impetuosità della sua indole, che lo faceva così diverso dal fratello Rachi. Intorno al [...] da quando Liutprando aveva tentato d'inserire nel conflitto iconoclasta la ripresa della conquista, presentandosi in veste di recattolico difensore della fede contro l'imperatore scismatico. Problema religioso, è bene chiarire, nell'ambito non delle ...
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Re dei Visigoti (m. Mérida 554); impegnatosi nella lotta contro la nobiltà ispano-romana della Betica e nella persecuzione dei cattolici fu sconfitto nel 554 dai Bizantini, accorsi in aiuto, e assassinato [...] poi dai suoi stessi soldati. Ad A. successe Atanagildo ...
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Re (477-484) dei Vandali; figlio primogenito di Genserico, sposò una figlia di Teodorico I re dei Visigoti e in seconde nozze Eudocia, figlia di Valentiniano III (456). Mirò ad assicurare la successione [...] al trono al figlio Ulderico. Dapprima fu arrendevole verso l'imperatore romano d'Oriente, Zenone; poi, alla fine del proprio regno, sicuro da ogni pericolo dall'Oriente, perseguitò i cattolici che non si convertivano all'arianesimo. ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
re2
re2 〈ré〉 (ant. rège) s. m. [lat. rex, dal tema di regĕre «governare»]. – 1. a. Il capo riconosciuto e legittimo di uno stato monarchico (v. monarchia): re assoluto, costituzionale, ereditario, elettivo; ant. re di corona, re di grande...