Filosofo, teologo e pedagogista francese (castello di Fénelon, Périgord, 1651 - Cambrai 1715). Precorrendo i pedagogisti del sec. 18º, sostenne che nel processo educativo di un giovane era necessario unire libertà, [...] è stato per secoli un testo classico. Egli, gradito ai cattolici per certi lati della sua opera, per altri lati riuscì di Borgogna, creduto destinato al trono, l'ideale del re sottomesso alla giustizia, desideroso della felicità dei sudditi di ...
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Figlio (Kolozsvár 1440 circa - Vienna 1490) di Giovanni Hunyadi, alla morte di Ladislao V fu eletto al trono (1458), mentre era ancora prigioniero a Praga di re Giorgio di Poděbrady. Tornato in Ungheria, [...] . Entrato in Moravia, fu eletto (3 maggio 1469) dai cattolici boemi re di Boemia, trovandosi di lì a poco a dover combattere anche furono i suoi rapporti con l'Italia, anche grazie alle nozze con Beatrice, figlia di Ferdinando d'Aragona re di Napoli. ...
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Duca di Brescia (n. 606 - m. 652), al potere dal 636, rafforzò l'autorità regia contro le spinte separatiste e ampliò le conquiste sui territori bizantini. Il suo Editto del 643 (ispirato alle tradizioni [...] regno.
Vita e opere
Della stirpe degli Harodi, fu eletto re (636) alla morte di Arioaldo. Riuscì a risollevare l' Alpi e, nel Veneto, Oderzo. Ariano, rispettò però i cattolici; sposò Gundeberga, vedova del suo predecessore e figlia della regina ...
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Figlio (Fontainebleau 1551 - Saint-Cloud 1589) di Enrico II e di Caterina de' Medici, ultimo re dei Valois. Insieme alla madre fu uno dei promotori della strage della notte di S. Bartolomeo contro gli [...] (1576) che accordava ai ribelli l'esercizio del culto e otto piazze di sicurezza. La reazione dei cattolici intransigenti, capeggiati dai Guisa, tolse al re l'effettivo controllo della vita nazionale, soprattutto quando i Guisa, d'accordo col ...
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Figlio (Graz 1608 - Vienna 1657) dell'imperatore Ferdinando II e di Maria Anna di Baviera, fu incoronato, vivente il padre, re d'Ungheria (1626) e di Boemia (1627). Nemico di Albrecht von Wallenstein, [...] la presa di Ratisbona e la vittoria di Nördlingen (1634). Re dei Romani nel 1636 e successore del padre nell'Impero (1637 umiliante trattato di Vestfalia, nel timore che i principi cattolici tedeschi si accordassero con gli avversarî. Non riuscì, ...
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Cappuccino (Brindisi 1559 - Belém, Lisbona, 1619); dedicatosi alla predicazione, combatté il protestantesimo in Italia, Boemia, Austria e Germania, e ai primi del sec. 17º lavorò per la costituzione della [...] lega degli stati cattolici contro l'Unione dei principi protestanti, recandosi in missione a tal fine presso Filippo III re di Spagna. Ebbe molti incarichi dalla Santa Sede e fu generale del suo ordine (1602). Delle sue opere, più significative sono ...
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Figlio (Londra 1762 - Windsor 1830) di Giorgio III. Indolente e sregolato, contribuì al declino dell'autorità morale della Corona. Il suo matrimonio segreto con Mrs. Fitzherbert, infrazione al "royal marriage [...] appena asceso al trono e intentando contro di essa un processo per adulterio. Fu contrario a G. Canning sul problema delle repubbliche ispano-americane; sotto le pressioni del duca di Wellington, acconsentì alla emancipazione dei cattolici. ...
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Pio IX, papa
Silvia Moretti
L’ultimo papa re
Il pontificato di Pio IX, durato quasi trentadue anni (dal 1846 al 1878), è stato uno dei più lunghi della storia della Chiesa. Furono decenni densi di avvenimenti, [...] moderato. Pio IX fuggì a Gaeta, sotto la protezione del re delle Due Sicilie Ferdinando II di Borbone, mentre a Roma il papi.
Da Gaeta il papa sollecitò l’intervento delle potenze cattoliche (Francia, Austria, Spagna, Regno delle Due Sicilie) in ...
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CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] Cognac, tra C. VII, Firenze, Venezia, Milano e il re di Francia; il re d'Inghilterra, nonostante le speranze in una sua adesione, ne tale progetto. Ma il fermo atteggiamento degli Stati cattolici alla Dieta nel richiedere la convocazione del concilio ...
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CLEMENTE VIII, papa
Agostino Borromeo
Ippolito Aldobrandini nacque a Fano (provincia di Pesaro e Urbino) il 24febbraio del 1536 da Silvestro e Lisa Deti. Il padre, noto giureconsulto fiorentino costretto [...] che la concessione del titolo granducale a Cosimo I di Toscana non mirava a pregiudicare i diritti e l'autorità del recattolico e cercare di appianare le controversie di giurisdizione nei domini spagnoli d'Italia; in Portogallo, il legato aveva l ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
re2
re2 〈ré〉 (ant. rège) s. m. [lat. rex, dal tema di regĕre «governare»]. – 1. a. Il capo riconosciuto e legittimo di uno stato monarchico (v. monarchia): re assoluto, costituzionale, ereditario, elettivo; ant. re di corona, re di grande...