TAYLOR, Jeremy
Ernest de Sélincourt
Scrittore inglese, nato a Cambridge nel 1613, morto a Lisburne (Irlanda) il 13 agosto 1667. Figlio d'un barbiere chirurgo, fece gli studî al Cains College, Cambridge, [...] i realisti, si unì al re Carlo a Oxford, divenne suo cappellano e, stimolato dal re, scrisse il suo primo libro vescovile di Dromore.
Ma la vita in mezzo ai dissidî tra cattolici e presbiteriani gli riuscì meno confacente che non nella quiete del suo ...
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TORUŃ (Thorn; A. T., 51-52)
Marina EMILIANI SALINARI
Karl JORDAN
Città della Polonia settentrionale, capoluogo del voivodato di Pomerellia (Pomorze), situata, a circa 35 m. s. m., sulla Vistola a [...] pace di Toruń 1466). Nel 1645, su proposta di re Vladislao IV di Polonia, la città fu sede di un dibattito religioso (colloquium charitativum) rimasto senza effetto, tra cattolici e protestanti per addivenire ad un accordo sui contrasti professionali ...
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Popolazione appartenente al gruppo dei Germani del Nord, forse in origine un ramo dei Gauti del sud-ovest della Scandinavia. È controverso se qui fosse la prima loro sede, o fosse nell'isola di Seeland [...] Var., III, 3) scrive in nome di Teodorico al loro re, perché induca Clodoveo a risolvere pacificamente la contesa con i accolsero il cristianesimo, ma la scissura fra ariani e cattolici li divise novamente. I primi ripassarono il Danubio (circa ...
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Nato a Napoli, il 10 gennaio 1834, da famiglia di baronetti inglesi, nobilitata dagli Stuart fin dal 1643. Sir John Acton, nonno di Giovanni Emerico, si era stabilito in Italia, ove ottenne dal re Ferdinando [...] nome e dei beni del nonno materno, duca di Dalberg, l'A. studiò in Germania col Döllinger (v.), futuro capo dei Vecchi cattolici. Accolto per breve tempo nelle file della diplomazia inglese, a partire dal 1859 ritornò ad abitare nelle terre avite di ...
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Filologo, nato a Ginevra il 18 febbraio 1559, morto a Londra il 14 luglio 1614. Era di famiglia francese protestante. A Ginevra compì gli studî classici, che estese anche alla teologia, alla giurisprudenza [...] privata gelosia, sia per la sua qualità di protestante, sicché il re gli affidò la sua libreria, e lo volle membro della conferenza C. si comportò in maniera da non riuscire accetto ai cattolici e da spiacere ai protestanti. Per i malumori seguitine, ...
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Nacque a Neustadt il 15 novembre 1559, morì a Bruxelles il 15 luglio 1621. Fu il figlio minore di Massimiliano II e di Maria d'Austria, e nipote di Carlo V. A 18 anni, papa Gregorio XIII lo nominò cardinale; [...] di Toledo e inquisitore generale. Fatto poi governatore del Portogallo, seppe meritarsi la stima del re, che gli affidò, nel 1596, i Paesi Bassi cattolici, travagliati allora dalla guerra con la Francia e con la repubblica delle Sette Provincie. Poco ...
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Città della Francia sud-occidentale, capoluogo di circondario nel dipartimento della Dordogna, situata sulla riva destra della Dordogna resa navigabile da una diga costruita 2 km. a valle della città. [...] settembre 1577, tra i rappresentanti di re Enrico III e i capi del partito protestante, il re di Navarra e il principe di Condé restituire i beni usurpati alle chiese e non molestare i cattolici; ma in pratica ebbe scarsa applicazione e tutto si ...
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TIPASA (A. T., 112)
Attilio MORI
Pietro ROMANELLI
Villaggio costiero dell'Algeria, posto sulle rive di un'insenatura che si ritiene dovuta all'erosione marina, a 60 km. a ovest di Algeri, in una località [...] l'assediò nel 371 o 372 d. C., ma non riuscì a impadronirsene; ferventi cattolici, i Tipasensi ebbero a soffrire persecuzione da Giuliano, e più tardi, sotto re Uverico, dai Vandali ariani: molti di loro emigrarono allora in Spagna, recando con sé ...
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Cardinale, nato a Venezia il 7 marzo 1523, morto il 26 dicembre 1584 a Padova. Fu quasi sempre ai servizî della Santa Sede, a cominciare dal 1550, allorché, finiti i suoi studî di diritto a Padova, ebbe [...] . I protestanti non accettarono, ma anche molti principi cattolici fecero promesse assai vaghe; onde il risultato della missione troppo felice. Più fortunata fu la sua missione a Sigismondo re di Polonia, nel 1564; in essa gli riuscì di ottenere ...
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Uomo di stato e scrittore, nato a Parigi il 7 marzo 1556 e morto a Tonneins il 3 agosto 1621. Compiuti gli studî giuridici ed entrato nello stato ecclesiastico, seguì la carriera della magistratura. Nel [...] della sua eloquenza. Durante la lotta tra la lega dei cattolici e gli ugonotti pronunziò un coraggioso discorso contro i partigiani dei loy salique (1593) favorì l'avvento di Enrico IV. Il re, memore dei servigi del D. V., gli affidò numerose e ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
re2
re2 〈ré〉 (ant. rège) s. m. [lat. rex, dal tema di regĕre «governare»]. – 1. a. Il capo riconosciuto e legittimo di uno stato monarchico (v. monarchia): re assoluto, costituzionale, ereditario, elettivo; ant. re di corona, re di grande...