ASSERETO, Biagio
Giovanni Balbi
Nacque a Genova, verso la fine del sec. XIV, da Costantino, membro del Consiglio degli Anziani: apparteneva ad una famiglia di origine popolare originaria di Recco, ma [...] acque di Ponza sconfisse l'armata nemica, facendo prigionieri il re Alfonso, suo fratello Giovanni di Navarra, l'infante Enrico, tutti emerge, anche per qualità poetica, il carme latino di Enea Silvio Piccolomini. Ma i maggiori riconoscimenti gli ...
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BACCELLI, Guido
Mario Crespi
Nato a Roma il 25 nov. 1830 da Antonio, chirurgo illustre, e da Adelaide Leonori, dopo aver studiato nel collegio Ghislieri nella città natale, iniziò all'università lo [...] ispirato ai modelli classici; parlava e scriveva correntemente il latino.
In campo medico, il B. fu un insigne ibid. 1878; Policlinico e Palazzo delle Scienze in Roma,ibid. 1883.
Bibl.: C. Re, Il progetto B., Roma 1883; G. Gorrini, G.B., la vita, l' ...
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Otranto
HHubert Houben
Dopo essere stato nell'Alto Medioevo il porto pugliese più importante per i collegamenti con Bisanzio e con la Palestina, Otranto ‒ la cui sede vescovile era stata elevata nell'892 [...] dopo la conquista latina, il rito latino (1067), Otranto divenne nel sec. XII sede metropolitica latina con le diocesi la corte di Federico II a Norimberga. Qui il giovane re gli confermò diritti e privilegi della Chiesa otrantina ottenuti dai suoi ...
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PANDOLFINI, Agnolo
Eleonora Plebani
PANDOLFINI, Agnolo. – Nacque a Firenze nel 1363, secondogenito di Filippo e di Dora Boscoli.
Immatricolato nel 1393 all’Arte dei Setaiuoli, abbandonò definitivamente [...] del mondo intellettuale fiorentino; insigne conoscitore del latino e della filosofia, fu amico intimo di e Luigi Guicciardini furono mandati a Siena, dove si trovava il re dei Romani, Sigismondo di Lussemburgo, in attesa di ricevere la corona ...
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BONAMICI, Pietro Giuseppe Maria (Castruccio)
Claudio Mutini
Nacque a Lucca il 18 ott. 1710 da Francesco e da Maria Felice Rigola. La famiglia era di modeste condizioni economiche.
Studiò nel seminario [...] armi il B. trasse argomento per una succinta narrazione in latino: il De rebus ad Velitras gestis commentarius dedicato a Troiano previsto, anche per il sospetto da parte dei diplomatici del re di Sardegna che si parlasse nella storia in termini meno ...
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Melfi
HHubert Houben
La città, fondata all'inizio dell'XI sec. dai bizantini, dopo l'insediamento dei normanni, capeggiati dai fratelli Altavilla, fu considerata la "capitale morale della conquista [...] generale, e qui, nel 1132, lo stesso Ruggero II, ora re, richiamò i baroni alla fedeltà. Nel 1153 il sovrano fece costruire animalibus di Avicenna, tradotto da Michele Scoto dall'arabo in latino.
Durante il soggiorno più lungo di Federico II a Melfi, ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] maggiore influenza anche sulla vita pubblica europea: scrisse ai re d’Inghilterra, Danimarca, Svezia, Polonia; preparò l’ numerosi commenti biblici, e redasse trattati spesso polemici, in latino e in francese, e sermoni. Nell’ultimo periodo della sua ...
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Normanni
Silvia Moretti
Un popolo di pirati, di viaggiatori e di conquistatori
Per circa quattrocento anni, tra l’8° e l’11° secolo dopo Cristo, le popolazioni originarie della Scandinavia percorsero [...] uno stesso popolo
Nei documenti medievali scritti in latino i popoli che abitavano l’Europa settentrionale (Svedesi domini dei Normanni in Italia meridionale. Quando nel 1130 venne incoronato re a Palermo il suo regno includeva, oltre alla Sicilia, la ...
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romano-barbarici, regni
Sandro Carocci
L’incontro tra due diverse civiltà da cui nacque l’Europa
Il Medioevo – e dunque anche l’Europa, che nel Medioevo è nata – è frutto di un incontro, di una fusione: [...] Romani, il termine passa a indicare chi non parla greco o latino. Vi erano dunque tanti tipi di barbari.
Per i Romani, tuttavia . Di conseguenza, dopo la conquista dell’Italia nel 489, il re si sforzò di mantenere in vita le istituzioni e le leggi di ...
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Libia
Stato dell’Africa settentrionale. In epoca medievale, il territorio dell’attuale L. apparteneva in gran parte alla regione storica nota come Ifriqiya, mentre il nome Lubiya, modellato sul latino, [...] e del Fezzan. Promulgata la Costituzione nell’ott. 1951, Muhammad Idris al-Sanusi, emiro di Cirenaica e Tripolitania designato re dall’Assemblea nazionale, proclamò l’indipendenza del regno unito di Libia. All’indomani delle prime elezioni per il ...
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re-
〈ré〉 [dal lat. re-]. – Prefisso presente in verbi italiani, e nei loro derivati, con valore equivalente a ri- (v.), in quanto esprime per lo più il ripetersi di un’azione nello stesso senso o in senso contrario (reagire, reazione; reiterare,...
re1
re1 〈rè〉 s. m. [prima sillaba di resonare con cui ha inizio il 2° emistichio dell’inno di s. Giovanni Battista; v. nota, n. 2 a, e ut]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla seconda nota...