Dioscoro, antipapa
Gabriella Braga
Greco di origine e diacono della Chiesa di Alessandria, giunse a Roma nella seconda metà del V secolo per sfuggire alle violenze della fazione monofisita, che lo avevano [...] da F. Vogel - il rescritto al Senato, con cui il re Teoderico ratificò i decreti del sinodo romano del 502 che aveva riconosciuto documento di cui erano latori, redatto in greco e in latino, accenna anche ai "multa certamina" che si erano dovuti ...
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ZACCARIA, santo
Paolo Delogu
Di origine greca, figlio di Policronio, apparteneva probabilmente ad una delle numerose famiglie che si trasferirono dall'Oriente a Roma tra la fine del VII secolo ed i [...] Magno in greco per un pubblico che non conosceva il latino, forse nella stessa Roma. Non si hanno notizie sicure nuovamente alle prese con il problema longobardo in Italia. Nel 749 il re Ratchis, per ragioni che sfuggono, aveva rotto la tregua con l ...
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STEFANO V
Ilaria Bonaccorsi
Nato in data sconosciuta da un non meglio identificato Adriano, era comunque membro di una nobile famiglia romana originaria della "regio" della "Via Lata". S. venne educato [...] capeggiata dal vescovo di Nitra Vichingo e sostenitrice dell'uso del latino nella liturgia, si oppose subito al nuovo vescovo. Re Svatopluk (simpatizzante della fazione pro latino) stabilì che Vichingo dovesse recarsi personalmente a Roma per esporre ...
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Lino, santo
Francesco Scorza Barcellona
Primo successore di Pietro già nelle più antiche liste episcopali di Roma. Ireneo di Lione afferma che L. ricevette la dignità episcopale da Pietro e da Paolo, [...] 13; XI, 53) e che si pretendeva imparentata con il re Caractacus: una tradizione ecclesiastica inglese, ancora discussa nel sec. Martyrium beati Petri e un Martyrium beati Pauli, entrambi in latino. Il primo, sebbene l'editore R.A. Lipsius lo ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] maggiore influenza anche sulla vita pubblica europea: scrisse ai re d’Inghilterra, Danimarca, Svezia, Polonia; preparò l’ numerosi commenti biblici, e redasse trattati spesso polemici, in latino e in francese, e sermoni. Nell’ultimo periodo della sua ...
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Benedetto da Norcia, santo
Fondatore dell’ordine benedettino e patriarca del monachesimo occidentale (Norcia 480 ca.-Montecassino dopo il 546). Fu autore della Regola monastica che prescrive povertà, [...] sublacense, Fiorenzo, B. decise di partire; raggiunta la via Latina, arrivò a Cassino e nel 528 ca., sul monte dove la leggenda dà poetici particolari). A Cassino ricevette la visita del re dei goti Totila (546), che, volendo mettere alla prova la ...
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Nelle Chiese cristiane (e per analogia in altre religioni), separazione volontaria di un gruppo di fedeli dalla comunità ecclesiale di appartenenza per motivi in prevalenza disciplinari.
1. Cristianesimo [...] quando il Concilio di Basilea si arrogò il diritto di deporre il papa Eugenio IV per sostituirlo con Felice V; lo scisma . Ma la riscossa dei Paleologi, acuendo l’ostilità contro i Latini, riaprì lo scisma; né ebbe un più duraturo risultato l’ ...
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Poeta, umanista e uomo politico (Cerreto di Spoleto 1429 - Napoli 1503). Intellettuale di spicco della corte aragonese (da lui prese il nome l'Accademia pontaniana), usò un latino duttile e moderno. Nella [...] VIII entrò in Napoli (febbr. 1495) e il nuovo re Ferdinando II esulò sciogliendo i sudditi dal giuramento di fedeltà, Temperamento poetico esuberante e padrone della lingua e del verso latini come forse nessun altro umanista, P. non ebbe nel ...
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Scrittore spagnolo (Burgos 1352 circa - ivi 1435). Rabbino di Burgos, si convertì al cristianesimo con tutta la famiglia, divenendo in seguito vescovo di Cartagena (1403) e di Burgos (1415), maestro del [...] re Juan II e cancelliere maggiore del regno (1407). Oltre a opere in latino di argomento religioso (Additiones ad Postillam magistri Nicolai de Lyra super Bibliam, 1429; Scrutinium Scripturarum, 1432) scrisse opere storiografiche in castigliano: Suma ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] . III intrattenne relazioni con tutti i paesi della Cristianità latina, ma anche con il mondo greco e addirittura con i cardinale fra i più validi, che al momento della morte del papa e del re (19 ott. 1216) era in piena attività. Si deve a Guala se ...
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re-
〈ré〉 [dal lat. re-]. – Prefisso presente in verbi italiani, e nei loro derivati, con valore equivalente a ri- (v.), in quanto esprime per lo più il ripetersi di un’azione nello stesso senso o in senso contrario (reagire, reazione; reiterare,...
re1
re1 〈rè〉 s. m. [prima sillaba di resonare con cui ha inizio il 2° emistichio dell’inno di s. Giovanni Battista; v. nota, n. 2 a, e ut]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla seconda nota...