figlio (fi '; filio; figlia)
Fernando Salsano
Per la distribuzione nelle opere dantesche di f. - ‛ figliuolo ', v. FIGLIUOLO.
1. Significa la condizione di parentela del generato rispetto al generante: [...] la vibrazione sentimentale, delle apostrofi di Virgilio).
2. Con gli stessi valori, la forma femminile figlia': If IV 126 vidi 'l reLatino / che con Lavina sua figlia sedea (cfr. Mn II III 16); Pg III 115 mia bella figlia, genitrice / de l'onor ...
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Pentesilea (Pantasilea)
Giorgio Petrocchi
Regina delle Amazzoni, figlia di Ares e di Otrete; a capo di una schiera di Amazzoni venne a Troia in aiuto a Priamo, dopo la morte di Ettore. Cadde in combattimento [...] -romagnolo Urbinate 366 della bibl. Vaticana); per l'interpunzione del verso (nella '21 Pantasilea / da l'altra parte, e vidi 'l reLatino) cfr. S.A. Chimenz, Per il testo e la chiosa della D.C., in " Giorn. stor. " CXXXIII (1956) 165, e Petrocchi ...
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(lat. Æenēis -eĭdos) Poema epico di Virgilio, in 12 libri, intorno a cui il poeta lavorò per gli ultimi dieci anni della sua vita (29-19 a.C.), senza peraltro giungere a dargli l'ultima mano. Vi sono [...] discende nell'Averno, per giungere infine nel Lazio (l. 1°-6°). Qui è accolto da Latino, re dei Laurenti, che gli promette in sposa la figlia Lavinia, già promessa a Turno re dei Rutuli. Di qui ha origine la guerra tra Enea, aiutato da Evandro ...
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Vedi LAVINIO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LAVINIO (Lavinium)
F. Castagnoli
Città del Lazio, a 17 miglia a S di Roma, tra Ostia e Ardea, situata in vista del mare (da cui dista quasi 3 miglia) sopra [...] fu fondata, secondo la leggenda, da Enea, che così l'avrebbe chiamata dal nome della moglie Lavinia (figlia di Latino, re degli Aborigeni). La costruzione delle mura di L. è raffigurata nelle pitture del colombario degli Statili sull'Esquilino (Museo ...
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Re di Macedonia (Pella 356 - Babilonia 323 a.C.), figlio di Filippo II, fondatore della potenza macedone, e di Olimpiade, figlia di Neottolemo re d'Epiro. Una delle maggiori figure della storia, dominò [...] un esercito di circa 40.000 uomini e vinse in battaglia il re Poro che fu fatto prigioniero sulle rive dell'Idaspe; fondò le ottima prosa italiana del 14° sec., basata sulla versione latina dell'arciprete Leone. Anche nell'Oriente, mentre non sembra ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto [...] in rapporto con la leggenda troiana e dette luogo a varie versioni. Secondo quella degli annalisti e degli antiquari romani, L., re degli Aborigeni, accoglie Enea e gli dà in sposa la figlia Lavinia; poi, sorta discordia tra i due popoli, si allea ...
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RE, Giovan Francesco
Fabrizio Cortesi
Botanico, nato a Condove (Susa) il 27 settembre 1773, morto a Torino il 2 novembre 1833. Studiò medicina che esercitò per qualche tempo a Susa e poi si dedicò agli [...] il titolo è in italiano per distinguerla dalla Flora taurinensis di G. B. Balbis, ma l'opera è scritta in latino). Scrisse anche una Ornithologia segusiensis, il cui manoscritto andò perduto.
C. G. Bertero gli dedicò il genere Rea (Composte-Cicoriee ...
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LATINO
L. Rocchetti
Capostipite dei Latini, figlio di Fauno e della ninfa Manca, padre di Turno.
L'unica sua figurazione certa si ha sul coperchio della cista prenestina che raffigura la conclusione [...] la destra egli stringe la mano di Enea, la sinistra è tesa in alto in un gesto invocante la pace; alla sinistra del re è una ninfa cui segue la figura di Lavinia che si libera da Amata, raffigurata in atteggiamento concitato; alla sinistra di Enea ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] potere regio. Negli ultimi decenni del 7° sec. divenne palese che il re non era in grado di tenere sotto controllo l’alto clero e la cristiano e goto: continua l’attività storiografica iniziata in latino dai vescovi di Toledo e di Tuy e, mentre ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito [...] Montpellier. Nel 1318 o nel 1319 perse la madre, pianta in versi latini che sono i più antichi rimastici di lui (Epyst. I, 7). Roma, ma prima volle essere esaminato da Roberto d'Angiò, re di Napoli. Dopo l'incoronazione, avvenuta in Campidoglio l'8 ...
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re-
〈ré〉 [dal lat. re-]. – Prefisso presente in verbi italiani, e nei loro derivati, con valore equivalente a ri- (v.), in quanto esprime per lo più il ripetersi di un’azione nello stesso senso o in senso contrario (reagire, reazione; reiterare,...
re1
re1 〈rè〉 s. m. [prima sillaba di resonare con cui ha inizio il 2° emistichio dell’inno di s. Giovanni Battista; v. nota, n. 2 a, e ut]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla seconda nota...