GERICO (ebr. Yeriḥü; ar. Erīhā; A. T., 88-89)
Donato BALDI
Fu la prima città che gl'Israeliti, al comando di Giosuè (v.), incontrarono nel paese di Canaan dopo il passaggio del Giordano e la cui conquista [...] tribù, Gerico appartenne al regno del Nord, e al tempo del re Acab, un certo Ḥiel di Betel ne riedificò le mura, attirando sopra sito dell'attuale villaggio, ma con la fine del regno latino finì pure la prosperità di Gerico insieme con la sua ...
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Medico e uomo di stato. Nato a Roma il 25 novembre 1832, fu dapprima assistente e professore di medicina legale, nel 1856 fu nominato professore di clinica medica nell'università di Roma, e tenne l'insegnamento [...] trasmissione della voce nell'empiema. Fu facile ed elegante oratore latino; deputato dal 1874, nel 1880-84 fu ministro dell' pronunziati alla Camera (Roma 1877).
Bibl.: A. Baccelli, Mio padre, Roma 1923; C. Re, Il progetto Baccelli, Roma 1883. ...
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Filosofo, scienziato, scrittore. Nacque in Arbe sull'isola omonima, nel 1560 da nobile famiglia dalmata. Fatti i suoi studî nel seminario di Loreto e all'università di Padova, fu accolto nell'ordine dei [...] ultima meta del suo viaggio, ebbe accoglienze e onori da re Giacomo I al quale dedicò il poderoso lavoro De Republica suo cadavere fu bruciato a Campo dei Fiori.
Ottimo latinista tradusse in latino 4 libri della Storia del Concilio di Trento di ...
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La vita delle città medievali, come tutti i rapporti sociali di quell'età, è dominata da privilegi di particolari classi e località; così quando la città risorge, nei secoli XI e XII, quale organismo politico [...] che indica un luogo fortificato e deriva a sua volta dal latino burgus, vocabolo col quale venivano designati i castelli eretti a secondo che appartengono a città che hanno franchigia dal re, oppure da grandi signori feudali. È difficile dire ...
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Nacque di nobile ma povera famiglia romana, nel 1398; studiò a Perugia e insegnò poi diritto canonico a Padova. Amicissimo degli studî classici, ricercò con premura gli antichi codici; e nel medesimo tempo [...] nelle discussioni teologiche, e lesse poi l'atto di unione in latino il 6 luglio, mentre Bessarione lo leggeva in greco.
Dopo le dall'Asia Minore. Il C. promise al Hunyadi il titolo di re di Bulgaria e mosse con l'esercito sotto Varna, che fu ...
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MAI, Angelo
Gianni Gervasoni
Cardinale e filologo, nato a Schilpario (Bergamo) il 7 marzo 1782, morto a Castel Gandolfo l'8 settembre 1854. Nel 1799 entrò a far parte della Compagnia di Gesù e studiò [...] 'Iliade e scolî all'Odissea ecc.; a Roma: il De re publica di Cicerone, Nuove lettere di Frontone, il Diritto romano anteiustinianeo Giovanissimo scrisse versi italiani e latini, forbite lettere latine e greche e il latino usò da perfetto umanista, ...
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Nato forse a S. Severina di Calabria, arcidiacono di Catania (1156), consigliere e, dopo la tragica morte del grande ammiraglio Maione, primo ministro di Guglielmo I (nov. 1160-1162), fu tra i migliori [...] 'ingegno acuto e versatile, dotto nelle lingue greca e latina, dilesse le lettere, ma particolarmente coltivò le scienze, avesse parte nelle congiure aristocratiche; e per ordine del re, che egli s'accingeva ad accompagnare nella campagna contro ...
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Girolamo di Paolo Benivieni, fratello di Domenico, nacque a Firenze nel 1453. Studiò giovanissimo i classici, l'ebraico e i grandi trecentisti. Fu familiare dei Medici, soprattutto di Lorenzo, nella cui [...] Pico della Mirandola, otto egloghe, un capitolo in lode di Dante, saggi di traduzione dal latino e dall'ebraico, alcune laudi, canzoni morali, frottole.
Bibl.: C. Re, Girolamo Benivieni fiorentino, Città di Castello 1906; A. Pellizzari, Un asceta del ...
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Tipografo-editore nato nel 1454 a Curzola in Dalmazia, sebbene si firmasse "de Ragusia"; fu ecclesiastico e decano del capitolo della cattedrale di Treviso. La sua prima opera conosciuta è il De divinis [...] Alessandro di Villedieu (de Villa Dei) ed altri libri fra i quali il più noto è il De re militari di Valturio, in italiano e in latino (1483, edizione che imita nella composizione e nelle silografie quella stampata pure a Verona nel 1471). Da Verona ...
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Francesco di Candiano Barbaro, patrizio veneziano, nacque a Venezia verso il 1395, e ivi morì nel 1454. Frequentò a Venezia la scuola di Giovanni da Ravenna, nel 1408 passò a Padova alle lezioni del Barzizza, [...] de' Medici, cui dedicò l'anno dopo, per le sue nozze, il De re uxona (nuova ediz. per cura di A. Gnesotto, Padova 1915), grazioso trattatello, dove in un latino scorrevole e forbito espose precetti pratici attinti ai libri antichi e all'esperienza ...
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re-
〈ré〉 [dal lat. re-]. – Prefisso presente in verbi italiani, e nei loro derivati, con valore equivalente a ri- (v.), in quanto esprime per lo più il ripetersi di un’azione nello stesso senso o in senso contrario (reagire, reazione; reiterare,...
re1
re1 〈rè〉 s. m. [prima sillaba di resonare con cui ha inizio il 2° emistichio dell’inno di s. Giovanni Battista; v. nota, n. 2 a, e ut]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla seconda nota...