RAZZISMO
. Neologismo (dal francese racisme, da race), attestato in Italia fin dal 1935, diffuso dal 1938 in poi, per indicare: a) le dottrine che pongono a fondamento della storia politica, sociale, [...] ultimi decennî e nello studiarla va tenuto conto, oltre che del rapporto interno, del rapporto internazionale. Mentre le leggi razziste tedesche del 1933 erano fondate sull'idea dell'unità della razza ariana incarnata nel popolo tedesco, le leggi di ...
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Termine coniato nell’Unione Sudafricana (dal 1961 Repubblica Sudafricana) per designare la politica di segregazione razziale e il sistema istituzionale e sociale in cui tale politica si è tradotta. Praticata [...] di a. suscitò una crescente opposizione (dal 1961 anche in forma di lotta armata), fino a determinare la crisi del regime razzista. A conclusione del difficile e complesso dialogo avviato nel 1990 tra F.W. de Klerk, leader della minoranza bianca, e N ...
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Movimento politico che si fonda sull’ideologia e sui metodi del nazionalsocialismo. Gruppi di estrema destra che si rifanno all’ideologia nazionalsocialista sono comparsi in vari paesi, ma soprattutto [...] nell’NPD (National-demokratische Partei Deutschlands), fondato nel 1964. Il fenomeno ha acquisito una certa rilevanza dopo la fine degli anni 1980 attraverso bande giovanili orientate in senso razzista contro il fenomeno dell’immigrazione. ...
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Movimento ideale, nato alla fine del 19° sec. come manifestazione di solidarietà tra la popolazione di origine africana trapiantata nel Nuovo Mondo, trasformatosi nel corso del 20° sec., con l’inizio del [...] Londra una conferenza per denunciare le violenze consumate dalla compagnia che faceva capo a C. Rhodes. Connotazione più razzista assunse il pensiero del giamaicano M.M. Garvey, fondatore della Universal negro improvement association (1914) e fautore ...
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Africanismo
Basil Davidson
sommario: 1. Significati e origini del concetto. 2. Il movimento panafricano. 3. La maturità scientifica. 4. Questioni metodologiche. 5. Idee e programmi di unità continentale. [...] Quando, alla fine degli anni ottanta, la guerriglia si esaurì fino a cessare del tutto a seguito della fine del regime razzista della minoranza bianca in Sudafrica, l'Angola e il Mozambico erano in gran parte ridotti a un deserto.
Per queste ragioni ...
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(o pangermanesimo) Movimento il cui scopo era l’unificazione di tutte le genti di lingua tedesca. Sin dal 1848 era sorto nel Parlamento di Francoforte un contrasto sulla soluzione da dare al problema [...] Vereinigung contro le minoranze alloglotte nell’Impero tedesco e austriaco. Si ebbe anche un p. dottrinale e razzista che dalla proclamazione dell’ineguaglianza delle razze giungeva alla esaltazione di un’unica razza, pura e perfetta, nella ...
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Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] , si è spesso tramutata in strumento di oppressione, di odio e di sterminio, riattizzando i miti e i comportamenti del nazionalismo razzista e belluino, causa di guerre fra gruppi etnici, come è accaduto, dopo il 1989, in talune regioni della ex ...
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Uomo politico sudafricano (Mvezo, Umtata, 1918 - Johannesburg 2013). Partecipò nel 1944 alla fondazione della lega giovanile dell'African national congress (ANC), di cui divenne nel 1950 presidente. Tra [...] anni 1951-52, segnandone la svolta in senso radicale; pronunciatosi per la lotta armata contro il potere razzista, nel 1961 diede vita all'organizzazione clandestina Umkhonto we sizwe ("Lancia della nazione"). Ripetutamente imprigionato a partire ...
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Uomo politico austriaco (Bad Goisern, Alta Austria, 1950 - Köttmannsdorf, Carinzia, 2008). Governatore della Carinzia (1989-91, rieletto nel 1999), è stato presidente del Partei Österreichs (FPÖ) dal 1986 [...] con la Österreichische Volkspartei (febbr. 2000). Le caratteristiche ideologiche del movimento di H., xenofobo con una componente razzista e antisemita, fecero sì che la costituzione del nuovo governo suscitasse ondate di proteste nel paese e ...
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La nazione oggi
Emilio Gentile
Con la caduta del muro di Berlino nel 1989, la fine del comunismo nell’Europa orientale e il disfacimento dell’Unione Sovietica, sembrò che una nuova era di pacifica convivenza [...] entro regimi a partito unico che avevano notevoli analogie con i nazionalismi totalitari, compresa una spiccata componente razzista e xenofoba. Con questi mezzi, i nazionalismi anticolonialisti, dopo la liberazione, si proponevano di creare una nuova ...
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razzista
s. m. e f. e agg. [der. di razza] (pl. m. -i). – Chi sostiene e attua la teoria e la prassi del razzismo: essere un r.; un governo di razzisti. Anche come agg.: ideologie r., governi r., episodî razzisti.
razzistico
razzìstico agg. [der. di razzista] (pl. m. -ci). – Del razzismo, che concerne il razzismo e i razzisti: principî r.; dottrine, teorie r.; provvedimenti r.; politica razzistica. ◆ Avv. razzisticaménte, in modo razzistico, da razzista.