Tabet, Paola. – Antropologa culturale italiana (n. Pisa 1935). Già docente di antropologia all'Università di Siena e all’Università della Calabria, inizialmente le sue ricerche si sono mosse nel [...] ), per rivolgersi successivamente all’indagine degli stereotipi culturali che promuovono comportamenti razzisti e discriminatori (La pelle giusta, 1997; Io non sono razzista, ma...: strumenti per disimparare il razzismo, con S. Di Bella,1997 ...
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Statista sudafricano (n. Mvezo, Umtata, 1918). Leader della lotta contro l’apartheid, primo presidente del Sudafrica democratico (1994-99), M. è stato fautore del passaggio pacifico al sistema democratico [...] la prigionia la sua popolarità in Sudafrica e all’estero crebbe grazie ai suoi ripetuti rifiuti di collaborare col regime razzista in cambio della libertà. M. proclamava che solo uomini liberi possono negoziare con il potere. Il suo prestigio ne fece ...
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Regista francese (n. Bailleul 1958). Insegnante di filosofia, iniziò la sua carriera da regista all’età di 38 anni. I suoi film sono mossi dal filo comune di un realismo lucido, crudo e consapevole, supportato [...] del Nord della Francia, con la sua noia e il vuoto di valori che genera esplosioni improvvise di cieca violenza razzista. Hanno fatto seguito: L’humanité (1999), premio speciale della giuria a Cannes; Twentynine palms (2003); Flandres (2006), con cui ...
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Scrittore scozzese (n. Edimburgo 1958). Si è affermato come il più importante autore della cosiddetta chemical generation con il suo romanzo d'esordio, Trainspotting (1993; trad. it. 1996), storia di un [...] i tre racconti lunghi di Ecstasy (1996; trad. it. 1997); Filth (1998; trad. it. 1999), storia di un poliziotto cinico e razzista che è tra i suoi romanzi più riusciti; Porno (2002; trad. it. 2003), seguito di Trainspotting; The bedroom secrets of the ...
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Sarandon, Susan (nota Susan Abigail Tomalin)
Francesca Vatteroni
Attrice cinematografica statunitense, nata a New York il 4 ottobre 1946. Interprete di donne determinate, volitive ed emancipate, la S. [...] 1970; Joe ‒ La guerra del cittadino Joe) di John G. Avildsen, nel ruolo della figlia di un pubblicitario conservatore e razzista. Dopo una piccola parte nel film La mortadella (1971) di Mario Monicelli, venne scritturata da Billy Wilder per The front ...
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Whitehead, Colson. – Scrittore statunitense (n. New York 1969). Giornalista, ha esordito nella narrativa con il romanzo The intuitionist (1999; trad. it. 2000), composito noir che ne ha rivelato originalità [...] railroad (2016; trad. it. 2017), tragica e visionaria storia di una fuga verso la libertà sullo sfondo dell’America razzista dell’Ottocento, si è aggiudicato il Premio Pulitzer per la narrativa e il National Book Award, unico nell’ultimo ventennio a ...
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Linguista italiano (n. Cuneo 1972). Conseguito un dottorato di ricerca a Royal Holloway, università di Londra, ha insegnato nelle università di Birmingham, Granada, Londra e Torino, è professore di Storia [...] . La formulazione del diverso (2000), Parole contro. La rappresentazione del diverso nella lingua italiana e nei dialetti (2004), Razzisti a parole (per tacer dei fatti) (2011), Brevi lezioni sul linguaggio (2019), #Odio. Manuale di resistenza alla ...
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Paget, Debra
Francesco Costa
Nome d'arte di Debralee Griffin, attrice cinematografica statunitense, nata a Denver (Colorado) il 19 agosto 1933. Caratterizzata dai bei tratti curiosamente esotici, almeno [...] House of strangers (1949; Amaro destino) di Joseph L. Mankiewicz. Recitò con slancio commovente, impersonando inermi vittime della furia razzista, in Broken arrow (1950; L'amante indiana) e in Bird of Paradise (1951; L'uccello del Paradiso), entrambi ...
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Uomo politico sudafricano (Mvezo, Umtata, 1918 - Johannesburg 2013). Partecipò nel 1944 alla fondazione della lega giovanile dell'African national congress (ANC), di cui divenne nel 1950 presidente. Tra [...] anni 1951-52, segnandone la svolta in senso radicale; pronunciatosi per la lotta armata contro il potere razzista, nel 1961 diede vita all'organizzazione clandestina Umkhonto we sizwe ("Lancia della nazione"). Ripetutamente imprigionato a partire ...
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Poitier, Sidney
Demetrio Salvi
Attore e regista cinematografico statunitense, nato a Miami il 20 febbraio 1927. Negli anni Sessanta, con i ruoli interpretati e il grande successo ottenuto, P. ha rappresentato [...] di uno psichiatra dell'esercito al quale, durante la Seconda guerra mondiale, viene affidato in cura un militare antisemita, razzista e con simpatie naziste, arrestato per sedizione. Fu invece con una commedia dai toni dolci che l'attore conquistò l ...
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razzista
s. m. e f. e agg. [der. di razza] (pl. m. -i). – Chi sostiene e attua la teoria e la prassi del razzismo: essere un r.; un governo di razzisti. Anche come agg.: ideologie r., governi r., episodî razzisti.
razzistico
razzìstico agg. [der. di razzista] (pl. m. -ci). – Del razzismo, che concerne il razzismo e i razzisti: principî r.; dottrine, teorie r.; provvedimenti r.; politica razzistica. ◆ Avv. razzisticaménte, in modo razzistico, da razzista.