Africanismo
Basil Davidson
sommario: 1. Significati e origini del concetto. 2. Il movimento panafricano. 3. La maturità scientifica. 4. Questioni metodologiche. 5. Idee e programmi di unità continentale. [...] Quando, alla fine degli anni ottanta, la guerriglia si esaurì fino a cessare del tutto a seguito della fine del regime razzista della minoranza bianca in Sudafrica, l'Angola e il Mozambico erano in gran parte ridotti a un deserto.
Per queste ragioni ...
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Ricostruzione
Periodo tra la fine della guerra civile statunitense e la reintegrazione degli Stati secessionisti nell’Unione. Dopo l’assassinio del presidente A. Lincoln, i dieci Stati della ex Confederazione [...] e garantì la tutela dei diritti civili e politici dei neri a fronte dei primi tentativi di segregazione e di violenza razzista. La R. finì nel 1877 quando, malgrado le denunce di brogli, il Partito democratico accettò la vittoria repubblicana nelle ...
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STRIJDOM, Johannes Gerhardus
Uomo politico sudafricano, nato il 14 luglio 1893 a Willowmore, Provincia del Capo, morto il 24 agosto 1958 a Città del Capo. Avvocato e allevatore di bestiame, nel 1918 [...] nuovo governo nazionalista. Promotore di una politica contraria ai legami con la Gran Bretagna e il Commonwealth, rigido razzista e intransigente sostenitore della segregazíone delle genti di colore, lo S. si propose come fondamentale obiettivo della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pastore battista Martin Luther King diventa, nella seconda metà degli anni Cinquanta, [...] ”. La stampa europea non dà grande risalto alla lotta politica dei neri americani, se non quando la brutalità razzista trasforma le manifestazioni pacifiche degli integrazionisti in cruente tragedie. È quanto accade nel 1963 nella città di Birmingham ...
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(o pangermanesimo) Movimento il cui scopo era l’unificazione di tutte le genti di lingua tedesca. Sin dal 1848 era sorto nel Parlamento di Francoforte un contrasto sulla soluzione da dare al problema [...] Vereinigung contro le minoranze alloglotte nell’Impero tedesco e austriaco. Si ebbe anche un p. dottrinale e razzista che dalla proclamazione dell’ineguaglianza delle razze giungeva alla esaltazione di un’unica razza, pura e perfetta, nella ...
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Walker, Alice
Walker, Alice. ‒ Scrittrice afroamericana (n. Eatonton, GA, 1944). Nata da una famiglia di contadini, cresciuta con sette fratelli maschi e violenti, W. si rifugiò nei libri e nella scuola. [...] Resta centrale nella sua opera l’interesse per la donna afroamericana e la sua evoluzione all’interno di una società razzista, sessista e violenta. Si ricordano inoltre, della produzione recente, i saggi Sent by earth: a message from the Grandmother ...
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Scrittore scozzese (n. Edimburgo 1958). Si è affermato come il più importante autore della cosiddetta chemical generation con il suo romanzo d'esordio, Trainspotting (1993; trad. it. 1996), storia di un [...] i tre racconti lunghi di Ecstasy (1996; trad. it. 1997); Filth (1998; trad. it. 1999), storia di un poliziotto cinico e razzista che è tra i suoi romanzi più riusciti; Porno (2002; trad. it. 2003), seguito di Trainspotting; The bedroom secrets of the ...
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Sarandon, Susan (nota Susan Abigail Tomalin)
Francesca Vatteroni
Attrice cinematografica statunitense, nata a New York il 4 ottobre 1946. Interprete di donne determinate, volitive ed emancipate, la S. [...] 1970; Joe ‒ La guerra del cittadino Joe) di John G. Avildsen, nel ruolo della figlia di un pubblicitario conservatore e razzista. Dopo una piccola parte nel film La mortadella (1971) di Mario Monicelli, venne scritturata da Billy Wilder per The front ...
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Alabama
Stato sudorientale degli Stati Uniti d’America. Nel periodo coloniale fu esplorato e conteso da spagnoli, inglesi e francesi finché la pace di Parigi (1763) lo assegnò in gran parte al Regno [...] alla Seconda guerra mondiale. Spopolato dalla grande emigrazione verso il Nord degli , rimase sotto una élite rurale razzista e conservatrice, raccolta attorno al Partito democratico. Il rilancio industriale in tempo di guerra e lo sviluppo delle ...
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Whitehead, Colson. – Scrittore statunitense (n. New York 1969). Giornalista, ha esordito nella narrativa con il romanzo The intuitionist (1999; trad. it. 2000), composito noir che ne ha rivelato originalità [...] railroad (2016; trad. it. 2017), tragica e visionaria storia di una fuga verso la libertà sullo sfondo dell’America razzista dell’Ottocento, si è aggiudicato il Premio Pulitzer per la narrativa e il National Book Award, unico nell’ultimo ventennio a ...
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razzista
s. m. e f. e agg. [der. di razza] (pl. m. -i). – Chi sostiene e attua la teoria e la prassi del razzismo: essere un r.; un governo di razzisti. Anche come agg.: ideologie r., governi r., episodî razzisti.
razzistico
razzìstico agg. [der. di razzista] (pl. m. -ci). – Del razzismo, che concerne il razzismo e i razzisti: principî r.; dottrine, teorie r.; provvedimenti r.; politica razzistica. ◆ Avv. razzisticaménte, in modo razzistico, da razzista.