afrikaner
Discendenti dei coloni europei, soprattutto olandesi e fuoriusciti protestanti da Francia e Germania, che si stabilirono nell’Africa del Sud fin dal sec. 17°. Dalla colonia del Capo (britannica [...] di Transvaal (1852) e Orange (1854), entrate nell’Unione Sudafricana nel 1910. Comunità maggioritaria all’interno del gruppo bianco sudafricano, impose il suo controllo sullo Stato gestendo un sistema razzista (➔ ) che terminò solo nel 1994. ...
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Statista sudafricano (n. Mvezo, Umtata, 1918). Leader della lotta contro l’apartheid, primo presidente del Sudafrica democratico (1994-99), M. è stato fautore del passaggio pacifico al sistema democratico [...] la prigionia la sua popolarità in Sudafrica e all’estero crebbe grazie ai suoi ripetuti rifiuti di collaborare col regime razzista in cambio della libertà. M. proclamava che solo uomini liberi possono negoziare con il potere. Il suo prestigio ne fece ...
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Do the Right Thing
Roy Menarini
(USA 1989, Fa' la cosa giusta, colore, 120m); regia: Spike Lee; produzione: Spike Lee per 40 Acres & a Mule Filmworks; sceneggiatura: Spike Lee; fotografia: Ernest [...] , gestita da bianchi e perciò invisa alla maggior parte della comunità nera. Sal, per di più, è irrimediabilmente razzista, cosa che scatena frequenti discussioni con gli avventori e con il dipendente afroamericano Mookie, compagno di una portoricana ...
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Le leggi razziste
Anna Foa
Per gli ebrei italiani, riportati di un colpo a uno statuto di inferiorità legale e civile simile a quello che aveva preceduto l’emancipazione, le leggi emanate da Mussolini [...] di Roma. La generazione dell’esodo, Bari 1964, p. 508.
36 A. Foa, Quando i cittadini tornarono paria. Memoria e storia delle leggi razziste in Italia, in Leggi del 1938 e cultura del razzismo, a cura di M. Beer, A. Foa, I. Iannuzzi, Roma 2010, pp ...
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Complesso ideologico (comunemente noto nella forma abbreviata nazismo) elaborato in Germania soprattutto da A. Hitler in Mein Kampf e divenuto sistema di governo dal 1933 al 1945. Principio centrale di [...] , costituito ufficialmente a Monaco di Baviera nell’aprile 1920; ebbe come animatori G. Feder, teorico del movimento, il poeta razzista e populista D. Eckart, R. Hess, H. Göring, A. Rosenberg e soprattutto Hitler, con la cui biografia s’identifica ...
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Coup de torchon
Sandra Marti
(Francia 1981, Colpo di spugna, colore, 128m); regia: Bertrand Tavernier: produzione: Adolphe Viezzi per Les Films de la Tour/Little Bear/Antenne 2; soggetto: dal romanzo [...] francese. Lucien Cordier è l'unico poliziotto di un villaggio coloniale. Quando il suo superiore Chavasson, un militare razzista, lo spinge a prendere coscienza della propria mediocrità, l'uomo si trasforma in un giustiziere ispirato da Dio e ...
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Movimento ideale, nato alla fine del 19° sec. come manifestazione di solidarietà tra la popolazione di origine africana trapiantata nel Nuovo Mondo, trasformatosi nel corso del 20° sec., con l’inizio del [...] Londra una conferenza per denunciare le violenze consumate dalla compagnia che faceva capo a C. Rhodes. Connotazione più razzista assunse il pensiero del giamaicano M.M. Garvey, fondatore della Universal negro improvement association (1914) e fautore ...
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Regista francese (n. Bailleul 1958). Insegnante di filosofia, iniziò la sua carriera da regista all’età di 38 anni. I suoi film sono mossi dal filo comune di un realismo lucido, crudo e consapevole, supportato [...] del Nord della Francia, con la sua noia e il vuoto di valori che genera esplosioni improvvise di cieca violenza razzista. Hanno fatto seguito: L’humanité (1999), premio speciale della giuria a Cannes; Twentynine palms (2003); Flandres (2006), con cui ...
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ariani (o ari)
ariani
(o ari) Termine che designa i popoli indo-iranici (ceppo linguistico indoeuropeo), creato nell’Ottocento traendolo dal termine sanscrito ariya, «signore». Poiché si credeva che [...] esteso da alcuni studiosi tedeschi a indicare il tipo etnico nordeuropeo, concepito come continuazione di un’antica razza pura ed «eletta». L’equivoco incontrò il favore della propaganda razzista nella Germania hitleriana, con tragiche conseguenze. ...
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. Neologismo (dal gr. δῆμος "popolo") col quale viene designato il "Triplice demismo", sistema politico sociale, ed è insieme titolo del libro dove esso è esposto, San Min-ciu-i (Tre idee principali del [...] , sulla base della razza, del governo e dell'economia nazionale. Onde il triplice demismo da lui escogitato: demismo razzista, per la liberazione della Cina dall'oppressione straniera; demismo politico, secondo il quale il potere governativo (non ...
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razzista
s. m. e f. e agg. [der. di razza] (pl. m. -i). – Chi sostiene e attua la teoria e la prassi del razzismo: essere un r.; un governo di razzisti. Anche come agg.: ideologie r., governi r., episodî razzisti.
razzistico
razzìstico agg. [der. di razzista] (pl. m. -ci). – Del razzismo, che concerne il razzismo e i razzisti: principî r.; dottrine, teorie r.; provvedimenti r.; politica razzistica. ◆ Avv. razzisticaménte, in modo razzistico, da razzista.