Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Novecento il modello eurocentrico basato sul colonialismo entra in crisi innescando [...] avviene nel caso dell’inglese Hobson e delle sue teorie sull’imperialismo – di caratteri razziali, o meglio, francamente razzisti, già presenti, ma non ancora prevalenti, nell’approccio positivista.
La prima guerra mondiale rivela le dimensioni nuove ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] c. statunitense raggiunse il proprio apogeo. Griffith realizzò Nascita di una nazione (1915), film ispirato a una visione nettamente razzista, che ebbe però il merito di rivoluzionare il quadro del c. statunitense, sia per la complessità della trama ...
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Il più piccolo tra i continenti (circa 7.700.000 km2, il 5% delle terre emerse), situato totalmente nell’emisfero australe dal quale deriva il suo nome, grosso modo tra 11° e 40° lat. S e 114° e 154° long. [...] complesse, i rappresentanti di un’umanità primigenia. Questo termine è ora respinto dai nativi sia per la sua venatura razzista sia perché unisce in un’unica categoria un variegato insieme di popolazioni. Le alternative che si sono affermate sono ...
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- I nuovi ambiti dell’arte. Orientamenti dell’arte contemporanea. La delegated performance. Post medialità dell’arte contemporanea. Tendenze della ricerca artistica dopo la ‘fine’ dell’arte. Bibliografia. [...] sport popolare un fenomeno recente nell’Italia dell’epoca come l’immigrazione e la reazione ostile o apertamente razzista che esso suscitava, senza tuttavia che fosse possibile determinare con certezza il valore morale dell’operazione: nella sua ...
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SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
Gianni Statera
Le origini. - Le origini di quel settore specialistico dell'analisi sociologica che si dice s. della c. si delineano, nel Novecento, nella seconda metà [...] da Cooper e Jahoda (1947) allorché trovarono che filmati volti a superare il pregiudizio razziale venivano decodificati in senso razzista da chi in tale direzione era già orientato (Merton 1949) − e della centralità delle relazioni interpersonali nel ...
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CULTURALE L'a. c. è una branca delle scienze antropologiche sviluppatasi con tale nome (cultural anthropology) negli Stati Uniti, e quindi entrata come disciplina autonoma nel mondo scientifico e accademico [...] formulare giudizi di valore su esse. I limiti di tale teoria, al di là del positivo suo apporto contro l'ideologia razzista, consistono nel fatto che la rinunzia a esprimere giudizi di valore s'estende anche ai casi d'involuzione culturale come il ...
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NIGERIA
Giorgio Valussi
Giampaolo Calchi Novati
(XXIV, p. 814; App. I, p. 898; II, II, p. 407; III, II, p. 267; IV, II, p. 596)
La N. è amministrativamente divisa in 30 stati (nove dei quali creati [...] dagli sfortunati tentativi di mediazione nella guerra civile del Ciad e dall'intensificarsi dei rapporti con il Sudafrica razzista. All'inizio del 1983 la sua immagine in Africa fu ulteriormente compromessa dalla decisione di espellere circa 2 ...
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GUTTUSO, Renato
Raffaele De Grada
Nacque a Bagheria, allora un grosso borgo agricolo nei dintorni di Palermo, il 26 dic. 1911, da Gioacchino agrimensore e da Giuseppina D'Amico. All'anagrafe venne dichiarato [...] che lo differenziò dalle tendenze espressioniste dello stesso gruppo di Corrente, mentre la seconda guerra mondiale e la campagna razzista accentuavano il dramma nel passaggio dal rischio del carcere a quello della morte.
Nell'arte del G. si avverte ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] fascista che diventa ipso facto filosemitismo antifascista, il D. intendeva denunciare il perpetuarsi dell'atteggiamento ancora razzista che considerava l'ebreo come altro e diverso, come uomo sempre e comunque da ghetto, vittima predestinata ...
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L'archeologia preistorica e protostorica
Alessandro Guidi
Solo nell'ultimo dopoguerra un numero crescente di studiosi si è dedicato alla ricostruzione della storia delle ricerche nel campo dell'archeologia [...] caso le teorie di G. Kossinna sull'origine germanica degli Indoeuropei costituirono uno dei presupposti della politica razzista del Terzo Reich, soprattutto nei confronti delle popolazioni della Germania orientale; nel secondo, la lotta contro gli ...
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razzista
s. m. e f. e agg. [der. di razza] (pl. m. -i). – Chi sostiene e attua la teoria e la prassi del razzismo: essere un r.; un governo di razzisti. Anche come agg.: ideologie r., governi r., episodî razzisti.
razzistico
razzìstico agg. [der. di razzista] (pl. m. -ci). – Del razzismo, che concerne il razzismo e i razzisti: principî r.; dottrine, teorie r.; provvedimenti r.; politica razzistica. ◆ Avv. razzisticaménte, in modo razzistico, da razzista.