GIBELLI, Lorenzo Maria Petronio
Rossella Pelagalli
Nacque a Bologna con ogni probabilità il 24 nov. 1718; alcuni repertori riportano tuttavia come anno di nascita il 1719 (Pancaldi; Schmidl; Die Musik [...] contrappuntistica d'impronta romana con le esigenze artistiche dei tempi nuovi, secondo i principî estetici settecenteschi di razionalità e semplicità "galante". Ciò è evidente nella musica sacra, e in particolare nelle fughe, dove sostituì ai ...
Leggi Tutto
FRESCOBALDI, Giovanni
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze da Lambertuccio di Ghino e da Adimaringa di Orlandino Ruffoli intorno al 1280. Dal matrimonio dei genitori, celebrato nel 1271, nacquero altri [...] non deve far trasparire - come il monaco dentro la tonaca - i suoi sentimenti, ma seguire sempre la logica e la razionalità. Quando si recherà a Venezia, il F. stesso glielo mostrerà nella pratica.
I sonetti del F. sono pubblicati in M. Pelaez ...
Leggi Tutto
spesa pubblica
Alessandro Petretto
L’articolazione della spesa pubblica
La spesa pubblica concerne l’amministrazione centrale (i ministeri), l’amministrazione previdenziale (gli enti previdenziali, ➔ [...] I costi però possono anche riflettere una composizione dei fattori produttivi non efficiente, nel senso che potrebbe essere razionale cambiare le tecniche di produzione, riducendo le uscite a parità di livello quantitativo e qualitativo del servizio ...
Leggi Tutto
di Andrea Nasti
Lanciato a cavallo tra il 2011 e il 2012, il cosiddetto ‘pivot verso il Pacifico’ (detto anche riequilibrio verso l’Asia) rappresenta quella mossa strategica che vede gli Stati Uniti impegnati [...] a interessi economici e quelle che rispondono a calcoli strategici. Anche da qui, dunque, discende la razionalità della risposta di un egemone che, considerando tradizionalmente interconnesse la dimensione strategica e quella economica del proprio ...
Leggi Tutto
sicurezza del lavoro
sicurézza del lavóro. – La cruda aritmetica dei numeri documenta l’urgenza di un rinnovato impegno a favore della sicurezza dei lavoratori, supportato un diffuso consenso sociale. [...] . Il buon esito di questo impegno è senz’altro auspicabile, al fine di aumentare il complessivo grado di razionalità del sistema ed evitare così di perpetuare, sebbene sotto diverse forme, la visione paleoottocentesca, foriera di irragionevoli ...
Leggi Tutto
affetti
All’origine del pensiero psicoanalitico, gli a. non avevano uno statuto concettuale distinto: Sigmund Freud tratta degli a. in termini di ≪carica affettiva≫, di generico corredo energetico della [...] , squilibrio a livello delle passioni o degli a. sempre si traduce in un disturbo del pensiero; viceversa, paradossalmente, la razionalità pura, svincolata dai fatti reali, può essere sintomo delle più gravi patologie psicotiche.
Il dolore psichico ...
Leggi Tutto
Chimica
Porzione di materia allo stato solido, chimicamente e fisicamente omogenea, che ha forma poliedrica ( stato cristallino). In essa le molecole, gli atomi o gli ioni sono disposti in modo regolare [...] a una faccia che potremo chiamare M, si ha che:
,
dove h, k, l, detti indici della faccia M, sono numeri razionali, riducibili sempre a numeri interi di solito semplici, cioè costituiti di una sola cifra, lo zero compreso. È questa la seconda ...
Leggi Tutto
Diritto
A. diplomatici Organi dello Stato che svolgono in territorio estero funzioni attinenti alle relazioni internazionali. La qualità di a. diplomatico è attribuita a un dato individuo dal diritto internazionale [...] ’investimento in attività finanziarie in condizioni di rischio ecc. In prevalenza, si suppone che l’a. economico sia razionale nella coerenza delle scelte e nelle procedure di decisione. La teoria delle decisioni e l’economia cognitiva studiano anche ...
Leggi Tutto
URBANISTICA (XXXIV, p. 768; App. III, 11, p. 1037)
Sergio Rinaldi Tufi
Gabriele Scimemi
Urbanistica antica. - I primi insediamenti stabili di una certa consistenza si costituiscono durante il periodo [...] locale non pone solo un problema di reperimento di fondi. Ciascuno di questi servizi richiede, per il suo più razionale espletamento, un minimo di superficie geografica e di entità di popolazione utente, nonché il suo affidamento a un organo ...
Leggi Tutto
Nacque a Figline nel Valdarno il 19 ottobre 1433 da Diotifeci d'Agnolo di Giusto, medico, e da Alessandra di Nannoccio di Montevarchi. Della sua prima educazione letteraria nulla si sa di preciso. Secondo [...] noi stessi, ma anche le altre cose e Dio stesso (ivi, VIII, p. 885). Così la storia dell'uomo diventa la storia della razionalità, e quindi a mano a mano che si dispiega la ragione si trionfa della fortuna che è cieca e irrazionale (Ubi sapientiae ...
Leggi Tutto
razionalita
razionalità s. f. [dal lat. tardo rationalĭtas -atis]. – La qualità di ciò che è razionale. In partic.: 1. Facoltà propria degli esseri dotati di ragione: la r. è l’essenza dell’uomo. 2. Fondamento, metodo, criterio razionale:...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...