SIEMON (Siemoni), Karl
Lucia Bigliazzi
Luciana Bigliazzi
SIEMON (Siemoni), Karl (Carlo). – Nacque, penultimo di quattro figli, il 24 agosto 1805 a Sandau (per altri a Praga). Il padre, anch’egli di [...] entrate nel frattempo a far parte dei possedimenti granducali.
Il piano, di una modernità assoluta e di una estrema razionalità, si articolò nei seguenti punti: stendere un progetto di monitoraggio e stima della foresta procedendo nel contempo alla ...
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LEONI, Pier Carlo (Carlo)
Francesco Millocca
Nacque a Padova il 29 genn. 1812 da Nicolò, di famiglia nobile patavina, e da Antonietta Verri di Milano, figlia del celebre Pietro e di Vincenza Melzi d'Eril. [...] scettico sul grado di maturità politica del Lombardo-Veneto e si conclude con l'invito ai concittadini a dare prova di razionalità civica e a evitare impari conflitti con l'occupante austriaco.
A quanto afferma lo stesso L., i primi lavori da lui ...
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FERRADINI (Ferrandini, Feradini, Ferandini), Antonio
Alberto Iesuè
Spesso confuso con il contemporaneo Giovanni Ferrandini e talvolta erroneamente citato con il nome Giuseppe, nacque a Napoli nel 1718. [...] di continuità - ha carattere di assoluta modernità. Basta considerare l'evoluzione delle forme, la libertà costruttiva, la razionalità delle modulazioni oltre alla ricchezza della dinamica e dell'agogica di questo lavoro, per collocare il F. in una ...
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Gravina, Gian Vincenzo
Domenico Consoli
, Educato dal Caloprese ai principi del cartesianesimo, il G. porta nella sua opera di critico e teorico di poesia quel gusto della chiarezza e della ragionevolezza [...] di virtù dentro la favola contenuto ".
La struttura poetica dell'opera dantesca obbedisce dunque a un criterio di alta razionalità (" Dante volle le parole alle cose sottoporre, e queste, quantunque minime, si studiò co' propri lor vocaboli esprimere ...
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Luigi Zoja
Il ritorno del tribalismo
Nazionalismi, xenofobia e razzismo stanno risorgendo in tutta Europa, l’aggressività sopravanza il benessere pacifico e la democrazia. E tra i giovani, la disoccupazione [...] espiatorio. Psicoanalisi e antropologia ci dicono che quando riti e miti esistono da tempi immemorabili, la nostra razionalità difficilmente può abolirli: li fa piuttosto sprofondare nell’inconscio, dal quale nei tempi di crisi tornano a irrompere ...
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GALVAGNI, Ercole
Umberto Torelli
Nacque a Bologna, dall'avvocato Bartolomeo e da Marianna Trotti, il 5 sett. 1836.
Compiuti i primi studi, si laureò in medicina e chirurgia nell'Università felsinea [...] della natura e della patogenesi delle malattie così conseguita, prevenirne se possibile l'insorgenza e condurne la terapia con razionalità e con prudenza, senza indulgere a un eccessivo interventismo farmacologico.
Il G. fu autore di numerosi lavori ...
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impulsività
Comportamento costituito da azioni o scelte compiute sotto la spinta di un’impellente pulsione, e contraddistinto da scarso o mancato intervento di un controllo inibitorio appropriato. Per [...] caratterizzata da un breve orizzonte temporale, è la risultante di vari fattori, quali la tentazione o il fastidio; quella razionale opera invece su una scala temporale più lunga, allo scopo di elaborare una soluzione ottimale a un dato problema. In ...
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Di Giacomo, Franco
Carlo Montanaro
Direttore della fotografia, nato ad Amatrice (Rieti) il 18 settembre 1932. Per sua stessa ammissione artigiano più che autore, non ha mai disdegnato il fatto di alternare [...] della bassa padana (assieme a Vittorio Storaro in La strategia del ragno, 1970, di Bernardo Bertolucci), o l'uggiosa razionalità delle grandi città industriali del Nord (Quattro mosche di velluto grigio, 1971, di Dario Argento), l'incanto invernale ...
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Pascal Blaise
Pascal Blaise (Clermont, Alvernia, 1623 - Parigi 1662) filosofo e matematico francese. La prima educazione gli fu impartita dal padre, insigne magistrato e studioso di problemi fisici e [...] la pascalina, la prima calcolatrice meccanica della storia (1642). Nella sua visione del mondo convivono l’aderenza alla razionalità matematica (esprit de géométrie) e il sentimento derivante dalla fede in Dio (esprit de finesse). Negli scritti ...
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Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento.
C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo
Il termine [...] come il p. non sia affatto la glorificazione di fini empirici o particolari, bensì la ricerca di una sempre maggiore razionalità dell’esperienza e del comportamento.
Da W. James a J. Dewey
Se le precisazioni di Peirce sul carattere fondamentalmente ...
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razionalita
razionalità s. f. [dal lat. tardo rationalĭtas -atis]. – La qualità di ciò che è razionale. In partic.: 1. Facoltà propria degli esseri dotati di ragione: la r. è l’essenza dell’uomo. 2. Fondamento, metodo, criterio razionale:...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...