Neue Sachlichkeit
Giovanni Spagnoletti
Movimento artistico e cinematografico, la N. S. (Nuova Oggettività) ha caratterizzato la cultura tedesca della seconda metà degli anni Venti, a partire dalla Stabilisierungszeit, [...] le visioni deformate dell'Espressionismo, gli intellettuali e gli artisti della Repubblica di Weimar si posero davanti alla razionalità della sconfitta: dal massimo dell'astratto si arrivò al massimo del concreto, in modo persino troppo programmatico ...
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antropologia filosofica
Parte della filosofia che indaga le caratteristiche essenziali dell’uomo, che lo distinguono da tutti gli altri esseri.
Origine
L’a. f. ha le sue radici nella filosofia tedesca [...] che regolano la vita degli altri animali, egli, proprio in tale mancanza, trova la radice della propria libertà e costruisce razionalmente e consapevolmente il proprio mondo. Nel 19° sec. Feuerbach e Marx, riprendendo l’impostazione di Kant e Herder ...
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David, Jacques-Louis
Antonella Sbrilli
Il pittore della Rivoluzione francese e di Napoleone
Il pittore francese Jacques-Louis David ha accompagnato e descritto con la sua pittura un periodo di grandi [...] di Denis Diderot e Jean-Baptiste d'Alembert ‒, cerca di diffondere un nuovo modo di pensare, ispirato alla razionalità e alla scienza. Si prepara così il terreno perché la borghesia concepisca il progetto di sostituire il regime monarchico ...
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Garanzia della difesa ed abuso del diritto
Gastone Andreazza
La nozione di abuso del diritto, già consueta in altri rami dell’ordinamento, ha trovato, per effetto della pronuncia della Corte di cassazione [...] in ogni istituto processuale mentre, più in generale, sarebbe propria di ogni ordinamento che aspiri a completezza e razionalità l’esigenza di prevedere misure finalizzate ad evitare che i diritti da esso garantiti siano esercitati o realizzati, sia ...
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podestà (podesta; podestade; podestate; potestade; potestate)
Antonio Lanci **
La forma nominativale ‛ podesta ' (cfr. il provenzale podèsta), già usata prima di D. (v. Parodi, Lingua 247), si registra [...] e libertà di potere, come nota il Busnelli, sono le due facoltà dell'intelletto e della volontà, che affondano le radici nella razionalità che individua l'uomo in quanto tale (cfr. I 4 E avvegna che poca podestate io potesse avere di mio consiglio ...
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Pollock, Jackson
Stella Bottai
Una pittura in cui il gesto nel comporre è importante quanto l’opera finita
Esponente della scuola di New York, sostenuto dall’eccentrica ereditiera Peggy Guggenheim, [...] pittura automatica e spontanea surrealista. L’artista si pone davanti alla tela con un metodo che gli permette di liberarsi dalla razionalità e di diventare strumento dell’arte «perché – come egli stesso ha affermato – il dipinto ha una vita a sé. Io ...
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cognizione
Giovanna Devetag
Insieme delle funzioni mentali di livello superiore che consentono a un organismo di raccogliere, immagazzinare ed elaborare informazioni provenienti dall’ambiente circostante, [...] strutturato di risoluzione di problemi. Il contributo principale di Simon all’analisi economica risiede nella nozione di ‘razionalità limitata’ (➔), da lui utilizzata per descrivere l’agire umano mosso da obiettivi. Lo studio dei processi cognitivi ...
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capitale umano
Insieme di capacità, competenze, conoscenze, abilità professionali e relazionali possedute in genere dall’individuo, acquisite non solo mediante l’istruzione scolastica, ma anche attraverso [...] J. Mincer. Il concetto è stato inserito in un’analisi generale del comportamento umano basata sui principi di fondo della razionalità economica. Negli anni 1980 e 1990, questo tema è oggetto di rinnovato interesse da parte dei teorici della crescita ...
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Economia
In economia, la nozione di b. indica la necessità (o la carenza) dei consumi necessari per la continuazione della vita e la partecipazione alla società con requisiti minimi di dignità. Al livello [...] di Kant che nella resistenza al b., legato alla natura sensibile dell’uomo, pone l’espressione più evidente della sua razionalità e autonomia. Hegel pone la ‘mediazione’ dei b. alla base della società civile, rilevando come, a differenza dell’animale ...
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Giobèrti, Vincenzo. - Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Sacerdote, fu ministro (1848) e presidente del Consiglio (1848-49) del Regno di Sardegna e sostenitore del processo di unificazione [...] 'idea. In tale concezione dialettica del rapporto tra l'essere, proprio di Dio, e l'esistere, proprio dell'uomo, fra il razionale e il reale, con cui G. rinnova in certo modo l'esperienza hegeliana, è d'altronde il punto essenziale della sua polemica ...
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razionalita
razionalità s. f. [dal lat. tardo rationalĭtas -atis]. – La qualità di ciò che è razionale. In partic.: 1. Facoltà propria degli esseri dotati di ragione: la r. è l’essenza dell’uomo. 2. Fondamento, metodo, criterio razionale:...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...