Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Paolo Tocco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel XVIII secolo l’estensione delle competenze dell’amministrazione pubblica comporta [...] marginali della società, per le quali vengono approntate istituzioni di controllo e di assistenza, intonate a principi di razionalità ed efficienza.
Tra queste istituzioni di controllo vi sono le case di lavoro forzato e gli istituti di correzione ...
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curiale (curialis)
Pier Vincenzo Mengaldo
Come quella parallela e complementare di vulgare aulicum (con cui però, come ha mostrato il Marigo, non va assolutamente identificata), così la nozione di vulgare [...] e i suoi derivati non compaiono mai altrove nel latino dantesco. D. insiste invece su prerogative non specifiche ma generali di razionalità e di giusto equilibrio, come rivelano l'uso di regula (attributo tipico della lex [v. Tomm. Sum. theol. I II ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] di Grozio muovono dall’affermazione di una g. naturale fondata sul riconoscimento di tendenze ed esigenze della personalità empirica e razionale dell’uomo; a essa contrappongono la g. civile che si origina da un patto di rinuncia totale o parziale ...
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Diritto
I. del contratto Ha luogo ogni volta che il contenuto di un contratto sia determinato non solo dalla volontà delle parti, ma anche dalla legge e, in via subordinata, dagli usi e dall’equità (art. [...] sociale nelle moderne società industriali si basa sull’organizzazione burocratica della vita sociale e sull’orientamento all’azione razionale rispetto allo scopo, pur in assenza della condivisione dei valori di fondo. Per J. Habermas, invece, permane ...
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Lettura in pubblico o dizione a memoria di un testo, o interpretazione di un’opera o di parte di un’opera teatrale, cinematografica, radiofonica o televisiva.
La r. teatrale
È l’arte di rendere fisicamente [...] 14, 1453 b 7-8). Dalle correnti filosofiche che si rifanno alla concezione aristotelica, fondata sulla verosimiglianza e sulla razionalità del fantasma poetico, discendono le poetiche del teatro naturalista (É. Zola, A. Antoine, K.S. Stanislavskij) e ...
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PSICOLOGIA ANALITICA
Gaetano Benedetti
. La p. a. di Jung va compresa sullo sfondo della psicoanalisi di Freud, poiché essa si è sviluppata nel discorso critico con quest'ultima.
Dalla psicoanalisi [...] , nella mente del paziente e del suo analista, intorno al simbolo. Mentre quest'ultimo viene scisso da Freud in componenti razionali, Jung vede nelle varie immagini che ruotano intorno al simbolo l'espressione di un modo di essere, la cui essenza sta ...
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PUTNAM, Hilary
Antonio Rainone
Filosofo statunitense, nato a Chicago il 31 luglio 1926. Laureatosi in filosofia nell'università di Pennsylvania (1948), conseguì il Ph.D. all'università della California [...] sul relativismo che caratterizza la filosofia della scienza post-empiristica, ha elaborato argomenti a sostegno della razionalità scientifica e, soprattutto, del realismo, pur avendo rinunciato all'originaria adesione a un realismo "metafisico" a ...
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MOLTEPLICITÀ
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
. Il problema filosofico della molteplicità nasce nella scuola eleatica, con la polemica zenoniana in difesa di Parmenide. Considerato l'ente parmenideo [...] tale conoscenza ordina nelle sue forme trascendentali. Così la molteplicità viene respinta al limite dell'irrazionale e la razionalità fatta consistere nella sua stessa traduzione in unità: né l'impostazione del problema cambia sostanzialmente quando ...
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POSSIBILITÀ
Guido CALOGERO
. Il concetto filosofico della possibilità ha una storia assai complessa e importante, che si riconnette strettamente a quella del più generale concetto della "realtà" o dell'"essere". [...] ciò che non è ancora determinato perché può determinarsi in sensi opposti, e in tale sua libertà sfugge a ogni determinazione razionale. Per ragione analoga, nel campo del reale la perfezione non è veduta nella potenza, ma nell'atto, in cui questa si ...
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Letterato spagnolo, nato a Casdemiro (Orense) l'8 ottobre 1676 e morto a Oviedo il 26 settembre 1764. Vestì nel monastero di San Julián de Samos l'abito benedettino (1690), raggiungendo nel suo Ordine [...] di conoscenze diverse, che non si lasciano disciplinare entro uno schema preciso, converge verso una chiara e trasparente razionalità che dissolve le nebbie di un pensiero stagnante. I principî del metodo scientifico sono applicati anche ai miracoli ...
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razionalita
razionalità s. f. [dal lat. tardo rationalĭtas -atis]. – La qualità di ciò che è razionale. In partic.: 1. Facoltà propria degli esseri dotati di ragione: la r. è l’essenza dell’uomo. 2. Fondamento, metodo, criterio razionale:...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...