DE FINETTI, Bruno
Giorgio Israel
Nacque a Innsbruck (Austria) il 13 giugno 1906 da Gualtiero e da Elvira Menestrina. italiani di cittadinanza austriaca. Si iscrisse nel 1923 al Politecnico di Milano, [...] a se stessa, e quindi un profondo interesse per le questioni applicative, e un impulso ad applicare criteri di rigorosa razionalità e moralità nei riguardi degli eventi e delle azioni umane. Dal primo aspetto discese il suo marcato interesse per gli ...
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ORVAL, Abbazia di
V. Santoleri
Abbazia cistercense del Belgio sudorientale, nella regione delle Ardenne, situata presso la località omonima.La sede di O. si trova al confine con la Francia, fra la Champagne [...] granges de l'abbaye d'Orval, Le pays gaumais 27-28, 1966-1967, pp. 179-210; A.M. Romanini, ''Povertà'' e razionalità dell'architettura cistercense del XII secolo, in Povertà e ricchezza nella spiritualità dei secoli XI e XII, "Atti dell'VIII Convegno ...
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computazionale, economia
Giorgio Fagiolo
Nella sua accezione più ampia, la pratica di utilizzare estensivamente tecniche c. nella ricerca economica sia di carattere teorico (per es., sviluppo e analisi [...] , le quali invece tendono a rigettare le ipotesi su cui i modelli neoclassici si basano (per es., la razionalità illimitata). Lo studio dei modelli ad agenti viene effettuata mediante simulazione al computer dei sistemi economici – con codice ...
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dadaismo
Bettina Mirabile
Un'arte ribelle
Il dadaismo è un movimento artistico di protesta che nasce durante la Prima guerra mondiale come reazione alla cultura e ai valori che hanno portato al conflitto [...] dedicato provocatoriamente al filosofo illuminista Voltaire: in esso infatti si organizzano spettacoli che mettono in ridicolo proprio la razionalità in cui Voltaire credeva. È qui che nasce il dadaismo con la sua rivolta: i dadaisti rifiutano valori ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] una considerazione realistica dei rapporti fra gli individui e fra gli stati per un verso e, per l'altro, di un confronto razionale fra i casi moderni e l'esempio degli antichi Romani. Alcuni capitoli dei Discorsi (I, 5-6) sono imperniati proprio sul ...
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Scrittore e giornalista italiano (San Luca, Reggio di Calabria, 1895 - Roma 1956). Antifascista, collaborò al periodico Il mondo di G. Amendola e fondò il Sindacato nazionale scrittori. Scrisse romanzi [...] corsa da fremiti ancestrali, che gli fa vagheggiare quale eden originario un mondo elementare, primitivo, e una razionalità e moralità profonda che lo inducono a postulare la più rigorosa coerenza fra sentire, pensare, agire; una insofferenza ...
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Termine, usato per la prima volta (1872-73) dal critico P. Burty, per indicare l’interesse per il Giappone e l’influenza della sua arte sui movimenti artistici europei tra la metà del 19° sec. e la Prima [...] per il libretto della Madama Butterfly di G. Puccini (1908).
Infine l’architettura tradizionale giapponese, per la razionalità degli elementi modulari, la funzionalità delle ripartizioni spaziali, l’armoniosa fusione di esterno e interno, l’elegante ...
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LIBERTA
Mario De Caro
LIBERTÀ. – La discussione sul libero arbitrio. I processi decisionali, la psicologia cognitiva e le neuroscienze. La discussione sulla libertà in politica. Bibliografia
Il grande [...] ). In secondo luogo, è controverso se il libero arbitrio sia condizione di possibilità della responsabilità morale o della razionalità o della dignità umana. Infine, si è molto discusso della compatibilità del libero arbitrio con il determinismo e ...
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La nozione di comprensione (Verstehen) risale alla tradizione dello storicismo tedesco. In misura non trascurabile, essa è stata utilizzata anche dalla filosofia ermeneutica, che riprendeva, oltre ai temi [...] in alcuni casi vi siano difficoltà oggettive nell'assumere il punto di vista dell'altro: per es., quanta razionalità l'interprete deve presumere nell'altro perché possa simularne efficacemente il ragionamento pratico? È stato osservato al proposito ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] sogni-illusioni-nostalgie di un mondo che andava ridefinendo valori e ideologie secondo l'ipotesi di una nuova razionalità - quella degli affetti - e di un nuovo polo sociale - l'individualismo problematico - capace di rappresentare la dinamica della ...
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razionalita
razionalità s. f. [dal lat. tardo rationalĭtas -atis]. – La qualità di ciò che è razionale. In partic.: 1. Facoltà propria degli esseri dotati di ragione: la r. è l’essenza dell’uomo. 2. Fondamento, metodo, criterio razionale:...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...