SCITOVSKY, Tibor
Claudio Sardoni
Economista statunitense di origine ungherese, nato a Budapest il 3 novembre 1910. Laureato in giurisprudenza all'università di Budapest (1932), nel 1938 ottenne il titolo [...] è anche il libro The joyless economy (1970), dove S. mette in discussione i tradizionali assiomi sulla razionalità del comportamento dei consumatori e propone una maggiore integrazione fra psicologia ed economia. Altri significativi contributi di S ...
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STORIA DELLA MATEMATICA
Luigi Borzacchini
STORIA DELLA MATEMATICA
Il tempo della scienza senza tempo
La matematica è la più antica e la più immutabile delle discipline. Si può dire che la matematica [...] di K, e quindi ogni punto di S o apparteneva a K o ne era un punto limite: per esempio l’insieme dei razionali era un insieme denso nell’insieme dei reali.
L’«Erlanger Programm»
L’idea che lo studio di una proprietà geometrica di una figura potesse ...
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Filosofia della pratica
Marcello Mustè
La Filosofia della pratica. Economica ed etica (d’ora in poi Filosofia della pratica) uscì, per Laterza, nel 1909; ed ebbe, nel corso della vita dell’autore, sei [...] » (p. 41). In questa prima formulazione l’accento batteva, oltre che sulla distinta autonomia del volere, sulla sua razionalità, sul fatto che la volontà elementare, economica e vitale, è sempre consapevole della situazione storica, quale si presenta ...
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Libertà umana, causalità, neuroetica
Mario De Caro
Il dibattito su libertà e responsabilità tra filosofia e scienza
A chi domandasse se in questo primo scorcio di secolo la discussione sui venerandi [...] la concezione di noi stessi in quanto agenti dotati di mente, e che possono creare significati e sono liberi e razionali, in un universo che consiste interamente di brute particelle fisiche, che non hanno mente, né significato, né libertà, né ...
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Angelo Zampaglione
Abstract
Con il presente lavoro si analizza la struttura della sentenza penale così come delineata dall’art. 546 c.p.p. Si tratta di un tema reso attuale dalla l. 23.6.2017, n. 103, [...] di attingere la verità processuale (Cass. pen., 12.7.2005, n. 39866).
Inoltre, un obbligo di argomentare in maniera razionale postula il confronto tra le opposte ragioni e, quindi, tra prove contrastanti da cui si svolgono le ragioni stesse. In ...
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UNTERSTEINER, Mario
Alice Bonandini
– Nacque a Rovereto (Trento), allora parte dell’Impero austroungarico, il 2 agosto 1899, figlio unico di Amerigo, medico, e di Maria Filagrana.
Alla morte del padre, [...] riuscì a maturare un metodo solido, ispirato soprattutto al lavoro di Augusto Rostagni. Da quel momento, rigore metodologico, razionalità, laicismo e autonomia critica ne divennero i principi ispiratori («quel giorno, nel quale capii quale severità e ...
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Matta ibn Yunus, Abu Bisr
Mattā ibn Yūnus, Abū Bišr
Traduttore e commentatore di Aristotele, cristiano nestoriano siriaco (m. Baghdad 940). Attivo prima negli ambienti scolastici siriaci (Dayr Qunnā) [...] nella logica aristotelica solo una funzione della lingua greca, sosteneva il primato della grammatica e riteneva che la razionalità umana si esprimesse essenzialmente nel linguaggio e che ogni volta si incanalasse in una diversa forma linguistica (le ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] fissa le cadenze; Gorgia eleva l’ideale del ben parlare (εὖ λέγειν) a ideale di cultura. Per lui la r. non è tanto razionalità di concetti, quanto arte di allettare con i suoni e i ritmi; la prosa gorgiana è assai affine alla poesia, per la ricchezza ...
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Irti, Natalino. – Giurista italiano (n. Avezzano 1936). Allievo di E. Betti, ordinario dal 1968, ha insegnato diritto civile nelle univ. di Sassari, Parma, Torino, e dal 1975 all’univ. di Roma La Sapienza. [...] o di natura): le norme giuridiche sono l’espressione della volontà di gruppi di potere economico, politico, tecnologico, la cui ‘razionalità’ non ha altro referente che la funzionalità delle norme in rapporto a determinati scopi. Di qui la pura ...
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Filosofo greco (Ierapoli di Frigia 50 d. C. - Nicopoli, Epiro, 138 d. C.), schiavo di Epafrodito liberto di Nerone. Emancipato, fu a Roma scolaro dello stoico Musonio Rufo e quindi insegnò egli stesso [...] di motivi cinici e motivi stoici, i primi svalutatori del mondo e della società, i secondi affermanti invece la loro razionalità, rende significativamente complessa e tormentata la riflessione di Epitteto. n È celebre, del Manuale, la traduzione di G ...
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razionalita
razionalità s. f. [dal lat. tardo rationalĭtas -atis]. – La qualità di ciò che è razionale. In partic.: 1. Facoltà propria degli esseri dotati di ragione: la r. è l’essenza dell’uomo. 2. Fondamento, metodo, criterio razionale:...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...