neocomunitarismo
Corrente della filosofia morale e politica sviluppatasi prevalentemente nel mondo anglo-americano a partire dalla fine degli anni Settanta del Novecento. Sono considerati suoi principali [...] nei quali l’Io viene prima dei fini che persegue: gli individui sono in grado di esaminare con distacco razionale qualsiasi convinzione, legame o circostanza che coinvolga la loro identità. Una simile concezione, oltre a essere irrealistica sotto il ...
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SEN, Amartya
Giorgia Giovannetti
Economista indiano, nato a Santiniketan il 3 novembre 1933. Ha studiato economia a Calcutta al Presidency College, poi a Cambridge dove ha ottenuto il Ph.D. (1958), [...] quelli desiderati) − entrambe considerate troppo restrittive. La pluralità di relazioni esistente all'interno di una struttura di razionalità più articolata di quella, per es., della teoria risulta essenziale per interpretare e usare la teoria delle ...
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Relativismo e nuovi paradigmi filosofici
Aldo Giorgio Gargani
Premessa
Il relativismo si è originato nella cultura del continente europeo, ma oggi, all’inizio del 21° sec., esso costituisce uno dei [...] l’esercizio filosofico può o deve assumere nei confronti dei propri compiti e della natura del proprio discorso.
La disputa fra razionalismo e relativismo è stata fino al 20° sec. anche una contesa sulla questione se vi sia una verità oppure ve ne ...
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fede
Dal lat. fides «credenza religiosa», ma anche «impegno solenne», «lealtà» e «fedeltà», «veracità nel mantenere la parola». In generale, adesione ad affermazioni o dottrine non razionalmente evidenti [...] i diversi sensi di filosofia cristiana come: (1) filosofia elaborata dal credente (aspetto storico); (2) pensiero filosofico razionale sui problemi posti dalla f.; (3) riflessione filosofica sul concetto stesso di f. (filosofia della religione); (4 ...
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Harsanyi, John Charles (propriamente Janos Karoly)
Harsányi, John Charles (propriamente János Károly) Economista e filosofo ungherese naturalizzato statunitense (Budapest 1929 - ivi 2000). Professore [...] per l’economia insieme a J.F. Nash e R.J. Selten, per le sue ricerche sulla teoria assiomatica del comportamento razionale, da lui estesa a un’ampia categoria di situazioni che non avevano ancora ricevuto una soddisfacente soluzione analitica. Il ...
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Economista statunitense (Superior 1932 - Berkeley 2020), prof. nelle univ. di Berkeley, Filadelfia, nella Yale University e nella Haas School of Business di Berkeley. Le sue ricerche, influenzate dai lavori [...] esponenti. Nei suoi lavori ha sviluppato le assunzioni di comportamento razionale in rapporto all'informazione e sottoposto a revisione le ipotesi di razionalità delle coalizioni tra imprese, giungendo così a criticare le impostazioni classiche ...
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Storico e antropologo (Vienna 1886 - Pickering, Ontario, 1964), di origine ungherese. Dopo aver studiato diritto e filosofia a Budapest, si trasferì negli anni Venti a Vienna e nel 1933 in Inghilterra; [...] comparata, ha cercato nelle sue opere di dimostrare il carattere convenzionale e artificioso delle teorie basate sui principî della razionalità economica e sull'utilizzazione di categorie generali. L'indagine di P. si muove tra due poli, società e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il lavoro di Husserl, padre della fenomenologia filosofica, si presenta come un grande [...] “pre-categoriale” di “mondo” (chiamato perciò “mondo della vita”). Di quest’ultima analisi fa parte la genealogia della “crisi”, razionalità scientifica moderna.
Cenni sulla vita e le opere
Edmund Husserl
L’Epoché
Al tentativo cartesiano di un dubbio ...
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Margalit, Avishai. – Filofoso israeliano (n. Afula 1939). Laureato in Filosofia (1963) e in Economia (1965) all’Università di Gerusalemme, ha insegnato in questo ateneo fino al 2006, quando è diventato [...] Now, M. si è mosso nell’ambito di studi della filosofia del linguaggio e della logica, approfondendo soprattutto i concetti di razionalità e di pensiero analitico, per poi estendere il suo campo di studi alla filosofia politica e alla filosofia della ...
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Pittore svizzero (Zurigo 1902 - ivi 1988). Dopo aver studiato a Zurigo, ha soggiornato in Italia, Francia e Germania. Membro dell'associazione svizzera Allianz (1937), è, con M. Bill, tra i più significativi [...] : bande verticali e orizzontali, su un rigoroso tracciato geometrico di colori puri, propongono un mondo di assoluta razionalità, autonomo rispetto al reale. L. ha coerentemente affrontato problemi urbanistici e industriali anche dirigendo le riviste ...
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razionalita
razionalità s. f. [dal lat. tardo rationalĭtas -atis]. – La qualità di ciò che è razionale. In partic.: 1. Facoltà propria degli esseri dotati di ragione: la r. è l’essenza dell’uomo. 2. Fondamento, metodo, criterio razionale:...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...