Umanista (Rotterdam 1466 o 1469 - Basilea 1536); tradusse il nome Geert Geertsz nell'altro umanistico, con cui è universalmente noto, di Desiderius Erasmus. Orfano di padre e di madre, entrò a 12 anni [...] 1504), i primi frutti dell'umanesimo erasmiano. Ideale discepolo di Valla, E. ne attenuava lo slancio razionalistico, dando invece rilievo all'esercizio storico-filologico, all'interesse linguistico, alle innovatrici preoccupazioni etiche - un motivo ...
Leggi Tutto
Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] del tempo, non doveva apparirgli contraddetta, anzi rafforzata dagli esemplari della poesia arcadica e dal pensiero razionalistico del secolo precedente, che finivano col rappresentare ai suoi occhi approssimativamente tutta la modernità. Essa ...
Leggi Tutto
BROGI, Giuseppe
Amedeo Quondam
Nato a Roma il 1º genn. 1702 da Domenico, capomastro muratore, e da Alessandra Maria Villegiardi, studiò dapprima presso i padri delle scuole pie, poi, all'età di dodici [...] del B. al genere dell'eloquenza sacra, recepito nella sua struttura non modificabile: cosicché tra l'impegno arcadico - razionalistico al livello minimo, ma pur sempre antiretorico, almeno nei confronti della tradizione barocca - e questa prova di ...
Leggi Tutto
MARCEL, Gabriel-Honoré
Vittorio STELLA
Filosofo e scrittore francese, nato a Parigi il 7 dicembre 1889; conseguì (1907) il diploma di studî superiori con una tesi, rimasta inedita, su Les idees métaphysiques [...] dal fideismo esistenzialistico per orientarsi verso la fondazione di una teoria della ragione non necessariamente ancorata al criterio razionalistico-scientifico della verificabilità.
Bibl.: M. De Corte, La philosophie de G. M., Parigi 1938; M. A ...
Leggi Tutto
Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] sua epica giustificata dall'unità di stile, e la infrange in due direzioni antitetiche. La sua tormentosa, razionalistico-decadente inquisizione morale instaura nella vita la scissione della coscienza, che all'olimpica e ordinatrice prospettiva dall ...
Leggi Tutto
DE MARCHI, Attilio
Piero Treves
Nacque a Milano, da Giovanni e da Caterina Perego, il 18 marzo 1855, in una famiglia non facoltosa, ma certo impegnata e capace d'impartire ai quattro figli (Emilio, [...] del De Marchi. Questi, però, aveva giustamente rilevato quanto di troppo meccanico ed automatico, di troppo belochianamente razionalistico, è nella (prima) critica desanctisiana, dalla quale in quell'anno medesimo 1908 il De Sanctis, del resto ...
Leggi Tutto
AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] "classico" come quello isolano. In effetti, una componente nuova veniva qui a inserirsi sul materialismo di stampo razionalistico, a cui il giovane si era sentito finora sentimentalmente e intellettualmente vicino. Nelle fantasie dello Scott si ...
Leggi Tutto
Italo Svevo (pseudonimo di Ettore Schmitz, 1861-1928), triestino di nascita, europeo per formazione (sostanzialmente da autodidatta), fu infaticabile nell’esercizio della penna: uno scribacchiare che è [...] stessa della vicenda, le sue sinuose e segrete linee di sviluppo fa di Svevo uno scrittore fortemente razionalistico, attento all’incessante ciacolar interiore dei suoi personaggi, alla loro disposizione alla minuta analisi dei sentimenti (cfr ...
Leggi Tutto
PONA, Francesco
Fabrizio Bondi
PONA, Francesco. – Nacque a Verona l’11 Ottobre 1595, primogenito di Giovanni e Camilla di Nicola Gipsi.
Famiglia di origine trentina che aveva goduto nella prima metà [...] successivo Pona pubblicherà Il Gran Contagio di Verona, una delle sue opere più celebri. Oltre a un approccio razionalistico alle origini della pestilenza, di cui vengono ricostruite le cause storiche, geografiche e ambientali, il Contagio si segnala ...
Leggi Tutto
ALGAROTTI, Francesco
Ettore Bonora
Nacque a Venezia l'11 dic. 1712 da Rocco, facoltoso mercante, e da Maria Mercati. Dopo aver fatto i primi studi nella città nativa, fu per un anno a Roma al Collegio [...] vedute di storico del costume, egli affronta questioni di letteratura traendo profitto, oltre che dal generico clima razionalistico e classicheggiante del tempo, dalla buona conoscenza degli scrittori e dei critici inglesi e francesi. Merita perciò ...
Leggi Tutto
razionalistico
razionalìstico agg. [der. di razionalista] (pl. m. -ci). – Che è proprio del razionalismo, dei razionalisti: concezione, mentalità r.; correnti filosofiche r.; movimenti architettonici r.; i fondamenti r. dell’arte contemporanea....
magia
magìa s. f. [dal lat. tardo magīa, gr. μαγεία]. – In generale, pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi...