BELLONI, Giulio Andrea
Bruno Di Porto
Nacque a Roma il 1° febbr. 1902 da Norberto e da Maria Budberg. Studiò giurisprudenza a Roma, pubblicando ancora studente un breve saggio di criminologia (Preliminari [...] (Saggi sul Romagnosi, Milano 1940), nel quale vide in particolare il superamento di un giusnaturalismo antistorico e staticamente razionalistico e il merito di aver armonizzato diritto naturale e storicismo.
Scoperti i suoi contatti con il movimento ...
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Alberto di Bollstädt, che i suoi contemporanei chiamavano Alberto di Colonia, nacque, secondo alcuni, nel 1193, secondo altri, nel 1206 o 1207. Entrò nell'ordine domenicano nel 1223. Dal 1228 al 1245 insegnò [...] formidabile della teologia, è assai significativo. Contro questi suoi confratelli Alberto, che aveva coscienza d'iniziare un movimento razionalistico, diceva: "Vi sono degl'ignoranti che vogliono combattere con tutti i mezzi l'uso della filosofia, e ...
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PANTEISMO
Alberto PINCHERLE
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
. Termine filosofico-religioso, entrato nell'uso nei primi anni del sec. XVIII, in occasione delle controversie dei deisti inglesi (J. [...] come un atteggiamento spirituale prevalentemente, o almeno in parte, religioso, ovvero soprattutto, se non completamente, razionalistico e filosofico. La questione è stata molto discussa, soprattutto dopo Schleiermacher. Oggi si conviene generalmente ...
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(nederl. Groningen) Città dei Paesi Bassi (184.675 ab. nel 2009), capoluogo della provincia omonima. Alla confluenza di fiumi e canali, è notevole centro di traffico fluviale, collegato con il Mare del [...] P. Hofstede de Groot; dal 1825 fu affiancata da una Società teologica per lo studio del primitivo evangelismo. Di orientamento essenzialmente razionalistico (del cristianesimo respingeva i misteri fondamentali), ebbe larga influenza nei Paesi Bassi. ...
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HOBBES, Thomas
Guido Calogero
Filosofo inglese, nato a Westport (Malmesbury) il 5 aprile 1588, morto a Londra il 4 dicembre 1679. Baccalaureus a vent'anni, dovette interrompere per ragioni pratiche [...] grado puramente fantastico della sua attività ideale all'adeguazione con l'esistente realtà. Del resto, l'influenza del motivo razionalistico-matematico che si manifesta nei primi tre capitoli del De corpore vien meno nell'ultimo, la Physica sive de ...
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WOLFF (o Wolf), Christian
Delio Cantimori
Filosofo dell'illuminismo tedesco, nato il 24 gennaio 1679 a Breslavia, morto il 9 aprile 1754 a Halle. Discepolo del Leibniz, che aveva conosciuto a Lipsia, [...] , la teoria delle monadi; ma si attribuisce maggiore importanza alle sue dottrine etiche e al suo atteggiamento razionalistico che alle sue dottrine metafisiche e speculative per sé prese. Infatti, col suo concetto della filosofia come "scienza ...
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uno
Termine utilizzato (sia come sostantivo sia come aggettivo) in ambito logico per classificare l’elemento di un insieme o di una classe qualsiasi; in relazione alla serie dei numeri naturali, per [...] di Locke al concetto di unità riferito al piano ontologico e alla sostanza, si ha l’accentuazione in senso razionalistico-metafisico sia del monismo sostanziale, con Spinoza, sia dell’accezione individuale dell’unità sostanziale con la concezione ...
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AUDISIO, Guglielmo
Francesco Corvino
Nacque a Bra (Cuneo) il 27 genn. 1802, di famiglia popolana, e fatti i primi studi nel seminario della sua città natale, si laureò in filosofia e teologia all'università [...] rigore del metodo, ma soprattutto perché gli fu rimproverato di aver considerato da un punto di vista troppo umano e razionalistico le vicende storiche della Chiesa e i rapporti di questa con altri poteri politici e civili. Egli intanto si andava ...
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LANFRANCO di Pavia
Salvatore Battaglia
Arcivescovo di Canterbury, nato a Pavia intorno al 1003, morto il 28 maggio del 1089. Poco si sa della sua giovinezza; studiò diritto a Pavia, nelle cui scuole [...] la "dialettica" alla teologia o almeno a orientarla verso i fini di questa. Tuttavia l'impossibilità di una dimostiazione razionalistica delle supreme verità di fede non escludeva per L. l'utilità propedeutica della "dialettica"; e la sua filosofia ...
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GERSTENBERG, Heinrich Wilhelm von
Carlo Grünanger
Poeta, nato a Tondern (Schleswig) il 3 gennaio 1737, morto ad Altona il 1 novembre 1823. Fu, dopo Lessing e Herder, il terzo grande critico della Germania [...] epoche, anche il fondo dell'arte sua ha alcunché di tragico. Fu poeta nei momenti in cui, spogliato l'abito mentale razionalistico, seppe rappresentare il tragico risveglio dell'età che fu sua dal beato sogno di vivere nel migliore dei mondi, e il ...
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razionalistico
razionalìstico agg. [der. di razionalista] (pl. m. -ci). – Che è proprio del razionalismo, dei razionalisti: concezione, mentalità r.; correnti filosofiche r.; movimenti architettonici r.; i fondamenti r. dell’arte contemporanea....
magia
magìa s. f. [dal lat. tardo magīa, gr. μαγεία]. – In generale, pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi...