Letterato e filosofo ebreo, nacque a Lisbona nel 1437. Tenne un alto ufficio nell'amministrazione delle finanze del regno di Portogallo; però, morto Alfonso V, fu accusato di aver preso parte a una congiura [...] concezioni cabbalistiche e fantasie di un imminente avvento dell'età messianica; tuttavia anche a queste dà un colorito razionalistico.
Per le edizioni (e per le traduzioni latine di alcune parti dei commenti biblici) v. Steinschneider, Cat. Bodl ...
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Il neoplatonismo
Sviluppi filosofici nel pensiero pagano fra III e IV secolo
Elena Gritti
La vita di Costantino coincide con il momento in cui la filosofia greca, dominata dal neoplatonismo, conosce [...] di Plotino che, anche per ovviare al senso di precarietà esistenziale che affligge la popolazione, elabora un ottimismo razionalistico con cui offre ai singoli la speranza di una salvezza dell’anima conseguibile tramite la ragione e la certezza ...
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Bettinelli, Saverio
Mario Fubini
, Letterato e critico (Mantova 1718-ivi 1808). Delle Lettere Virgiliane (o Dieci lettere di Publio Virgilio Marone scritte dagli Elisi all'Arcadia di Roma sopra gli [...] , fin troppo evidente risultando il contrasto tra un'ammirazione d'obbligo per il poeta della Commedia e il gusto razionalistico e classicistico del Settecento.
" E questo è un poema, un esemplare, un'opera divina? Poema tessuto di prediche, di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La stagione provocatoria del movimento dadaista è tanto intensa quanto breve: prende [...] durante queste serate si chiamerà dadaismo. Gli artisti che si riconoscono nel movimento rifiutano ogni atteggiamento razionalistico e considerano la distruzione dell’arte tradizionale, legata alle convenzioni borghesi, come passaggio necessario per ...
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Forma di ragionamento, mediante la quale si ricava da una verità universale una verità particolare, e che perciò si contrappone all'induzione, procedente, all'inverso, dal particolare all'universale. La [...] , il nome di deduzione viene anche dato a ogni forma di argomentazione che proceda con rigoroso metodo razionalistico, senza interferenze di empirismo: come, p. es., nel problema della "deduzione trascendentale" delle categorie, lasciato da Kant ...
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IO
E. Paribeni
(᾿Ιωᾒ). − Eroina argiva, figlia del dio fluviale Inachos. Secondo altre genealogie è anche detta figlia di Iasos, di Arestor, di Kadmos e persino di Prometeo.
Sacerdotessa della grande [...] I. ritorna di scorcio o in veste di protagonista (v. Aesch., Prom., 589 ss., Suppl.; Sophocl., Inachos). L'atteggiamento razionalistico di Erodoto che introduce I. nel discorso delle principesse rapite tra l'Asia e la Grecia che avrebbero condotto ...
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Umanista (Rotterdam 1466 o 1469 - Basilea 1536); tradusse il nome Geert Geertsz nell'altro umanistico, con cui è universalmente noto, di Desiderius Erasmus. Orfano di padre e di madre, entrò a 12 anni [...] 1504), i primi frutti dell'umanesimo erasmiano. Ideale discepolo di Valla, E. ne attenuava lo slancio razionalistico, dando invece rilievo all'esercizio storico-filologico, all'interesse linguistico, alle innovatrici preoccupazioni etiche - un motivo ...
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SLAVOFILISMO
Wolfango GIUSTI
. È uno dei principali movimenti di pensiero nella Russia del sec. XIX; lo si contrappone generalmente all'occidentalismo. Come per altre correnti russe, non è facile una [...] numerosi nell'emigrazione russa.
All'Occidente latino e germanico, secondo gli slavofili ormai invecchiato, inguaribilmente razionalistico, materialistico, egoistico, si contrappone continuamente l'Oriente ortodosso e russo, la giovane e sana razza ...
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SISIFO (Σίσυϕος, Sisyphus)
Carlo GALLAVOTTI
Figlio di Eolo, padre di Glauco, quindi nonno di Bellerofonte, e signore di Efira argiva (anche, si disse, fondatore di Corinto); è noto comunemente, insieme [...] legato la morte.
Le interpretazioni antiche e moderne di una simile leggenda da un punto di vista razionalistico hanno raggiunto un numero svariatissimo e mostrano atteggiamenti addirittura opposti, sia che venga considerato come un mito naturistico ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento in Francia la riflessione sulla musica risente del dibattito secentesco [...] sono “inverosimili”. Il razionalismo secentesco più rigido e coerente, formatosi nel clima del primo classicismo razionalistico (ed erede degli umanisti fiorentini, che nel melodramma avevano visto la continuazione del teatro greco), condannava ...
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razionalistico
razionalìstico agg. [der. di razionalista] (pl. m. -ci). – Che è proprio del razionalismo, dei razionalisti: concezione, mentalità r.; correnti filosofiche r.; movimenti architettonici r.; i fondamenti r. dell’arte contemporanea....
magia
magìa s. f. [dal lat. tardo magīa, gr. μαγεία]. – In generale, pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi...