Indagine critica intorno alla struttura logica e alla metodologia delle scienze. Il termine, coniato dal filosofo scozzese J.F. Ferrier, designa quella parte della gnoseologia che studia i fondamenti, [...] alle sue ricerche sui ‘meccanismi attraverso cui si forma la conoscenza’, le quali, in contrapposizione tanto all’apriorismo razionalistico quanto all’empirismo e al positivismo, pongono in evidenza l’originario legame tra i processi cognitivi e l ...
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SCHMIDT, Arno
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato ad Amburgo il 18 gennaio 1914. Narratore e saggista, l'una cosa e l'altra di solito nel medesimo contesto, in una singolare contaminazione, anche [...] . Eine Studie über Wesen, Werk und Wirkung Karl May's, Karlsruhe 1963), S. conduce una sua aspra battaglia in spirito razionalistico, che ne fa un isolato non tanto per i traguardi prefissi quanto per gli strumenti ad essi predisposti.
Erede, fra l ...
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ISIDORO il Filosofo
Guido Calogero
Filosofo neoplatonico, vissuto fra la seconda metà del V e la prima del sec. VI d. C., successore di Marino nello scolarcato della scuola di Atene. Damascio, che fu [...] nella sua versione tedesca, Das Leben des Philos. Isidorus, Lipsia 1911). Abbandonando del tutto quell'elemento razionalistico-matematico che nel neoplatonismo di Proclo e Marino aveva integrato il motivo mistico-religioso, egli sviluppò soltanto ...
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Filologo classico (Oulton, Yorkshire, 1662 - Cambridge 1742); fin dalla sua prima opera, l'Epistola ad Millium (1691), ma soprattutto con la pubblicazione dei frammenti di Callimaco (1697) e poi con la [...] critiche (Filemone e Menandro, 171o; Orazio, 1711), praticò negli emendamenti, forse un po' troppo radicalmente, un rigore razionalistico che si spingeva talvolta all'arbitrio. Tuttavia evitò spesso il pericolo di un esagerato razionalismo con l ...
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NATURALI, SCIENZE
Federigo Enriques
– Il concetto della scienza o storia naturale puramente descrittiva si è sviluppato, sotto l'influenza della filosofia empiristica, in contrapposto a quello delle [...] nel dedurre dai principi le infinite possibilità del reale. Platone cercherà, a sua volta, di superare in senso razionalistico questa teoria democritea della scienza come «opinione vera secondo ragione» (δόξα ἀληθὴς μετὰ λόγου). In un senso affatto ...
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SEMLER, Johann Salomo
Teologo, nato a Saalfeld (Turingia) il 18 dicembre 1725, morto il 14 marzo 1791 a Halle sulla Saale dov'era professore di teologia dal 1753, dopo essere stato insegnante nel ginnasio [...] la sua formulazione: tra religione e teologia. Tale distinzione è stata considerata come suggerita dall'atteggiamento razionalistico del deismo (Salvatorelli) o come una "trasposizione in sede metodologicoscientifica della distinzione tra fede pura e ...
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Teologo calvinista (Mer, Blois, 1637 - Rotterdam 1713). Pastore a Mer e a Vitryle-François, docente di teologia e lingue orientali all'accademia di Sedan (1674-81), che lasciò per rifugiarsi a Rotterdam. [...] si fanno tiranni. Ma nello stesso tempo egli reagì contro la sopravvalutazione, nel protestantesimo, dell'elemento razionalistico a scapito di quello mistico, come contro quelle che riteneva concessioni pericolose al cattolicesimo; combatté pertanto ...
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NEANDER, Johann August Wilhelm
Joseph ENGERT
Teologo protestante, nato a Gottinga il 17 gennaio 1789, morto a Berlino il 14 luglio 1850. Nato di famiglia israelita, il suo nome fu (David) Mendel, che [...] nuovo pietismo scientifico, la così detta Pektoraltheologie ("pectus est quod facit theologum"). Contro l'indirizzo razionalistico e hegeliano, prevalente al suo tempo, egli sostenne il principio soprannaturale del cristianesimo, pur allontanandosi ...
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Salvatorelli, Luigi
Nicolò Mineo
Storico e giornalista (nato a Marsciano, Perugia, nel 1886), professore di storia della Chiesa nell'università di Napoli (1916-1921), rinunciò alla cattedra per dedicarsi [...] tempo il concreto operato politico di D. e ne definisce la posizione ideologica, mettendone in evidenza il momento classicistico, razionalistico e umanistico, non nuovo in quell'epoca ma in D. originalmente esaltato, anche se non in contrasto con la ...
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Storico (Richmond, Yorkshire, 1683 - Hildersham, Cambridge, 1750). Si rese noto per una violenta disputa con R. Bentley (1717). Qualche anno dopo fu in Italia, e scrisse una vivace Letter from Rome (1729), [...] alla discussione di tutti i fatti miracolosi attestati dopo quella data dagli scrittori ecclesiastici, con un metodo razionalistico irrobustito e reso persuasivo dal comparativismo della critica deistica. M. aveva già avuto fama notevole per una ...
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razionalistico
razionalìstico agg. [der. di razionalista] (pl. m. -ci). – Che è proprio del razionalismo, dei razionalisti: concezione, mentalità r.; correnti filosofiche r.; movimenti architettonici r.; i fondamenti r. dell’arte contemporanea....
magia
magìa s. f. [dal lat. tardo magīa, gr. μαγεία]. – In generale, pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi...