ACONCIO (Acconcio, Aconzio, Conzio, Concio, Acontio, Contio, Aconcius, Acontius, Contius, Concius), Iacopo (Giacomo)
Delio Cantimori
Nato o a Trento o a Ossana in Val di Sole, fra il 1492 e il 1520, [...] del Castellion di circa dieci anni prima sono allargate in un assoluto indifferentismo dogmatico, quasi alle soglie d'un teismo razionalistico; il che lo fece considerare amico da parte dei socinianì.
Il Ramo, pur così riservato verso il De Methodo ...
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poetica
Rosario Assunto
Si dice p. di un autore l'idea di ciò che, a suo parere, ‛ deve ' essere l'arte da lui praticata: una teorizzazione, cioè, che da quella conoscitivo-descrittiva dell'estetica [...] vidit quae sermone proprio nequivit exprimere) risulta differenziata da quella del Convivio, la cui fondazione filosofica era razionalistico-aristotelica; e riprende i temi della metafisica della luce, che era stata teorizzata da Roberto Grossatesta ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Quattrocento si assiste a una vera e propria “rinascita” dell’aristotelismo. Infatti [...] e il peso limitato dell’insegnamento della teologia nelle università favorisce la diffusione di un approccio naturalistico e razionalistico, pronto ad assorbire anche quelle idee averroiste (unità dell’intelletto possibile, comune all’intera umanità ...
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STORIA (fr. histoire; sp. historia; ted. Geschichte; ingl. history)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Arnaldo MOMIGLIANO
Carlo ANTONI
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Il concetto di storia, che nel pensiero antico e medievale ha [...] da credere che, come la sostituzione di un concetto volontaristico e teleologico del potere agente sul mondo a quello razionalistico ed eziologico che ne avevano i Greci conduce il pensiero cristiano a quel problema del senso oggettivo della storia ...
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OPERA
Gastone ROSSI-DORIA
. Nella definizione più comune questo termine designa un componimento di genere drammatico, concepito verso il 1600 da umanisti fiorentini e romani, cui concorrono le arti [...] consci di quanto potesse nell'animo del compositore l'estro polifonico, e calcolando in modo piuttosto astratto e razionalistico così le esigenze della rappresentazione e del dialogo come le corrispondenti risorse degli stili componistici, erano però ...
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MOSCA (A. T., 69-70)
Giorgio PULLE'
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Cirillo KOROLEVSKIJ
Giorgio VERNADSKIJ
Capitale a un tempo della Russia (R. S. F. S. R.) e della federazione delle repubbliche [...] che, venuti a Mosca attraverso Novgorod e Pskov, vi crearono quei primi focolai di cultura a colorito razionalistico europeo-occidentale che dovevano diffondersi lentamente fino al sec. XVIII.
Questa lenta penetrazione della cultura occidentale ebbe ...
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Antico Oriente e Islām - L'antico Oriente non ha conosciuto la biografia, almeno nel senso rigoroso del termine. Cronache di re egiziani e assiri, e ancor più iscrizioni sepolcrali od onorarie di sovrani [...] XIV e nell'Essai sur les moeurs, e in Inghilterra la History of Charles V del Robertson, dove la personalità è sempre razionalisticamente veduta non in sé, ma in rapporto con l'ideologia a servizio della quale l'autore scrive, ha avuto in generale ...
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Verità
Massimo Dell'Utri
(XXXV, p. 164)
In sintonia o in contrasto con la tradizione, buona parte della riflessione novecentesca sul concetto di v. può essere vista come un tentativo di esplicitare [...] a tale atteggiamento equivale per Nietzsche a opporsi al pensiero di Socrate, mosso dallo sforzo di imporre un ordine razionalistico al caos dell'esistenza, e più in generale al platonismo, considerato all'origine, da un lato, della pervasiva ma ...
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TEOLOGIA
Enrico ROSA
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. La parola greca ϑεολογία indica un discorso, di carattere razionale, intorno alla divinità; così per Platone (Repubbl., p. 379 A) e per Aristotele (Metaph., II, 4, 12) sono [...] e di A. Ritschl in Germania, il quale fondò una nuova scuola teologica, che pur volendo restare luterana, è tutta razionalistica e soggettiva. Questa ebbe poi una forte preponderanza in quasi tutte le facoltà di teologia protestante delle università ...
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È l'incapacità, dai sei anni in su, di leggere e di scrivere nella lingua che si parla. Non equivale a ignoranza, poiché l'analfabeta, può possedere a volte una cultura superiore a quella di chi sedette [...] è più subordinata alla secondaria attraverso l'esame di maturità; e il suo programma, sgombro di quel contenuto razionalistico ed enciclopedistico che l'aveva prima aduggiato, ha preso le mosse dalla concreta personalità dell'educando per condurlo a ...
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razionalistico
razionalìstico agg. [der. di razionalista] (pl. m. -ci). – Che è proprio del razionalismo, dei razionalisti: concezione, mentalità r.; correnti filosofiche r.; movimenti architettonici r.; i fondamenti r. dell’arte contemporanea....
magia
magìa s. f. [dal lat. tardo magīa, gr. μαγεία]. – In generale, pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi...