Orientalista, cosmografo cabalista (Barenton, Manche, 1510 - Parigi 1581). Al seguito dell'ambasciata di Francesco I a Costantinopoli iniziò lo studio dell'arabo, avendo già appreso da autodidatta l'ebraico [...] assai movimentata per le sue idee stravaganti, orientate verso il tentativo di conciliare un cristianesimo razionalistico con speculazioni visionarie, dominate dall'utopia universalistica e dall'ideale della conversione al cristianesimo di pagani ...
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GARELLI, Tommaso
Sabina Brevaglieri
Figlio di Alberto, è documentato a Bologna, in qualità di "magister pictor", a partire dal 1450.
Con il soprannome di Masaccio o di "el principe", il G. si inserì [...] attardato su modelli gotici, episodicamente interessato alle novità di area veneta, scarsamente sensibile alle sollecitazioni razionalistico-prospettiche provenienti dall'Italia centrale. Massaro della società delle quattro arti nel 1455, carica poi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La prima parte del XVIII secolo è caratterizzata dalla compresenza di indirizzi [...] Emerge la critica nei confronti del barocco, che assume accenti diversi a seconda delle nazioni. L’atteggiamento razionalistico, annunciatosi nei primi decenni in Francia, sfocia nelle posizioni rigoriste dell’abate Laugier, che raccomanda il ritorno ...
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Scultore (Wiesensteig, Württemberg, 1736 - Presburgo 1783). Noto soprattutto come ritrattista e come autore di una serie di cosiddette teste di carattere, studî fisionomici in cui prevale l'interesse per [...] arte indulge assai poco alle attrattive del rococò e in una forma polita e quasi distaccata registra con vigore razionalistico e con ricerca di humour il variare della fisionomia umana sotto gli stimoli psicologici. La sua arte illuministica piacque ...
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Scrittore croato (Svinjar, od. Davor na Savi, Slavonia, 1732 - Vinkovci 1798). Dopo studî in Italia e in Ungheria abbracciò la carriera militare; nel corso della guerra dei sette anni fu fatto prigioniero [...] divji čovik ("Il satiro o l'uomo selvaggio", 1762; ed. ampl. 1779), nel quale ritrasse con intendimenti didattici e spirito razionalistico l'arretratezza della vita e dei costumi della Slavonia, condannandone pregiudizî e superstizioni tradizionali. ...
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Matematico inglese, nato ad Exeter il 4 maggio 1845, morto a Madera il 3 marzo 1879. Studiò a Cambridge; dal 1871, fino alla morte prematura, fu professore di matematica applicata e meccanica all'University [...] Londra. Non solo fu matematico profondo ed acuto, ma si occupò altresì di psicologia e di filosofia, con indirizzo razionalistico, mostrando grande originalità e varietà di idee.
Da ricordare i volumi postumi Seeing and Thinking (voll. 2, Londra 1879 ...
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GAUSSEN, François-Samuel-Robert-Louis
Joseph Engert
Teologo protestante, nato a Ginevra il 25 agosto 1790, morto a Les Grottes, presso Ginevra, il 18 giugno 1863. Pastore a Satigny dal 1816, per l'impressione [...] scozzesi, i fratelli Haldane, fu portato verso il "Movimento di risveglio", e protestò contro il catechismo razionalistico della Vénérable Compagnie des pasteurs per mezzo di una nuova edizione francese della "Confessione elvetica". Prese parte ...
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Poeta tedesco (Reinke, Slesia, 1665 - Ansbach 1729). Laureato in legge, esercitò per breve tempo l'avvocatura, ma dal 1691 preferì dedicarsi interamente alle lettere; nel 1703 fu nominato professore all'accademia [...] minore, acquista tuttavia notevole rilevanza quale attivo testimone del passaggio dal gusto marinesco-barocco al gusto boileauiano-razionalistico. In tale spirito tradusse in alessandrini il Télémaque di Fénelon (1727-29) e trovò la sua migliore ...
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Cohen, Morris Raphael
Filosofo russo, naturalizzato statunitense (Minsk 1880 - Washington 1947). Emigrato giovanissimo negli Stati Uniti, insegnò filosofia e matematica prima a New York, poi (1938) a [...] rigorosa, la sua filosofia, influenzata da Peirce e Woodbridge, si è venuta configurando come un naturalismo razionalistico, anche se talora non alieno da spunti metafisici (formulazione di un principio generale di «polarità», come implicazione ...
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Scrittore francese (Parigi 1584 - ivi 1652). Vescovo di Belley (1609), abate di Annay in Normandia (1629), pensò di volgere il genere romanzesco a strumento di edificazione cristiana. Tra i romanzi che [...] ou les martyrs siciliens (1623); Aristandre (1624); Palombe ou la femme honorable (1624); tra le altre opere Esprit du bienheureux François de Sales (1629-41), ampio commento ora razionalistico ora misticheggiante delle dottrine del santo. ...
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razionalistico
razionalìstico agg. [der. di razionalista] (pl. m. -ci). – Che è proprio del razionalismo, dei razionalisti: concezione, mentalità r.; correnti filosofiche r.; movimenti architettonici r.; i fondamenti r. dell’arte contemporanea....
magia
magìa s. f. [dal lat. tardo magīa, gr. μαγεία]. – In generale, pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi...