VERRI, Alessandro
Pierre Musitelli
– Nacque a Milano il 9 giugno 1741 dal conte Gabriele (1695-1782; v. la voce in questo Dizionario), membro del Senato dal 1749, poi reggente al Consiglio d’Italia [...] Romolo a Carlo Goldoni e Pietro Metastasio. Lo sviluppo dell’opera lasciava trasparire l’allontanamento dagli ideali enciclopedici e razionalistici e l’approdo a una visione del mondo meno progressista. L’ambizione iniziale – rompere con l’erudizione ...
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PONA, Francesco
Fabrizio Bondi
PONA, Francesco. – Nacque a Verona l’11 Ottobre 1595, primogenito di Giovanni e Camilla di Nicola Gipsi.
Famiglia di origine trentina che aveva goduto nella prima metà [...] successivo Pona pubblicherà Il Gran Contagio di Verona, una delle sue opere più celebri. Oltre a un approccio razionalistico alle origini della pestilenza, di cui vengono ricostruite le cause storiche, geografiche e ambientali, il Contagio si segnala ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Gaetano Filangieri
Antonio Trampus
Nella cultura politica e giuridica italiana del 18° sec., la figura di Gaetano Filangieri, morto precocemente prima dello scoppio della Rivoluzione francese, emerge [...] e proprio trattato di diritto penale, volto a trarre da alcuni principi di carattere generale, attraverso un metodo razionalistico e deduttivo, una teoria dei diritti dell’uomo basata sulla lettura repubblicana del contrattualismo. Per questo motivo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In età cartesiana il momento decisivo del dibattito sul male è rappresentato da Bayle [...] lontano dal razionalismo kantiano si possa immaginare, e una sorta di rinuncia ad affrontare il tema in un’ottica razionalistica. Si chiude così, con il fallimento delle pretese di una teodicea razionale, la riflessione moderna sulla questione della ...
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(XIV, p. 447)
La riflessione etica degli ultimi decenni del 20° sec. si presenta estremamente variegata e soggetta ad alcune importanti svolte che rispecchiano spesso mutamenti di sensibilità intervenuti [...] di Rawls, influenti esponenti del comunitarismo, quali A.C. MacIntyre (1981) e Ch. Taylor (1989), contrappongono al costruttivismo razionalistico di Rawls una prospettiva che mette al centro dell'e. non tanto la giustizia quanto piuttosto l'idea di ...
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FRANCESE, RIVOLUZIONE
Alberto Maria Ghisalberti
. La molteplicità delle cause, la complessità degli elementi, la varietà dei momenti e delle conseguenze hanno reso sempre difficile il giudizio e la [...] , ricercate soprattutto, forse, per l'affinità loro con le nuove dottrine giurisdizionaliste. Se Voltaire professa un deismo razionalistico, che avrà un apostolo in Robespierre, e Rousseau divinizza l'umanità e la natura, Naigeon sogna già di ...
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La fisionomia storica dell'opera di Aristotele si è nell'ultimo quindicennio venuta notevolmente modificando, grazie ai risultati degli studî diretti a ricostruire il processo della sua formazione spirituale. [...] tali da infirmare la sua sostanziale adesione alla dottrina del mondo ideale ultraterreno e al conseguente ascetismo razionalistico e religioso.
La critica dell'idealismo platonico comincia invece a manifestarsi apertamente nel secondo periodo della ...
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PLUTARCO di Cheronea
Arnaldo Momigliano
Storico e filosofo greco. Nacque a Cheronea in Beozia intorno al 50 d. C., figlio di Antibulo, appartenente a famiglia assai distinta del luogo. La sua vita si [...] inclinazione mistica che non altre opere come quella intorno alla superstizione (Περὶ δεισιδαιμονίας, De superstitione) di tono più razionalistico. Ma sarebbe del tutto arbitrario dedurre, come pure si è fatto, da questa generica constatazione che P ...
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Fondazionalismo e antifondazionalismo
Aldo Giorgio Gargani
Lungo linee direttrici che attraversano tanto la filosofia analitica e postanalitica, quanto quella di ispirazione ermeneutica (o filosofia [...] una presa sulla realtà sulla base della quale spiegare successivamente l'inferenza, Brandom, inaugurando il suo pragmatismo razionalistico, rovescia i termini della questione e muove dalla distinzione prioritaria tra inferenza valida e inferenza non ...
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RENAN, Joseph-Ernest
Alberto Pincherle
Nacque il 27 febbraio 1823, a Tréguier in Bretagna, da un capitano marittimo, Philibert, che lo lasciò orfano in età di 5 anni; sicché crebbe sotto l'influsso [...] ; il suo nome fu dato a una nave da guerra (1906) e ad una società di studî religiosi, d'indirizzo razionalistico (1919).
Oltre gli scritti già ricordati, sono da menzionare: De philosophia peripatetica apud Syros, 1852; Ètudes d'histoire religieuse ...
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razionalistico
razionalìstico agg. [der. di razionalista] (pl. m. -ci). – Che è proprio del razionalismo, dei razionalisti: concezione, mentalità r.; correnti filosofiche r.; movimenti architettonici r.; i fondamenti r. dell’arte contemporanea....
magia
magìa s. f. [dal lat. tardo magīa, gr. μαγεία]. – In generale, pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi...