Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Franco Cardini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del XVIII secolo la grande diffusione di quotidiani e riviste modifica profondamente [...] contro l’establishment culturale e le accademie, in particolare D’Alembert e l’Académie Française, rinnegando i toni razionalistici e la vena satirica cari a Voltaire e ai primi illuministi.
Questa passione viscerale, questa violenza retorica, più ...
Leggi Tutto
SOCINI, Lelio e Fausto
Delio CANTIMORI
Erano rispettivamente figlio e nipote del giurista Mariano. Per la storia del movimento riformatore italiano essi hanno poca importanza. Ma grande ne hanno come [...] e propugnava una concezione puramente etica e razionale della religione cristiana. Questi motivi, derivati dalla critica umanistico-razionalistica al dogma cristologico, rimarranno in Lelio come ispiratori dei suoi studî e dei suoi pochi scritti.
Da ...
Leggi Tutto
La vita. - Giovanni Domenico Campanella nacque a Stilo in Calabria il 5 settembre 1568 da Geronimo e Caterina Martello. Appena adolescente si fece frate, ed entrò nell'ordine domenicano, col nome di fra [...] , anche quando assume la veste di apologeta cattolico, non sa discostarsi da un'apologia fondata su argomenti naturalistici e razionalistici: "la pura legge della natura è quella di Cristo a cui solo i sacramenti son aggiunti per aiutar la natura ...
Leggi Tutto
CLEMENTE XIV, papa
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ott. 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna (Forlì) nella legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) [...] taluni fermenti critici della nuova cultura tuttavia collocherebbe il Ganganelli sullalinea di una utilizzazione strumentale di motivi razionalistici e illuministici e di una pietà illuminata di gusto muratoriano, priva forse di più generosi empiti ...
Leggi Tutto
Modernizzazione
Carlo Trigilia
Introduzione
Le scienze sociali contemporanee fanno largo uso del termine 'modernizzazione' per indicare un processo di mutamento su larga scala che avvicina una determinata [...] . Una divisione del lavoro siffatta non può però svilupparsi adeguatamente se non si affermano orientamenti razionalistici nell'azione economica e criteri universalistici per selezionare coloro che debbono occupare ruoli molto specializzati, e ...
Leggi Tutto
Vedi EGIZIANA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
EGIZIANA, Arte
S. Donadoni
i. - Caratteri generali (v. anche voci egittologia; cronologia, vol. ii, p. 956 ss.; egitto, provincia romana). - L'arte dell'Egitto [...] serie di registri, dei quali il più basso è immaginato il più vicino, il più alto, il più lontano. Questa razionalistica semplificazione comincia, dopo la fine dell'Antico Regno, a intorbidarsi: vi son figure che passano da un registro all'altro, e ...
Leggi Tutto
BELLINI, Giovanni, detto Giambellino
Terisio Pignatti
Nacque a Venezia attorno al 1427, stando al Vasari, che lo dice morto novantenne nel 1516.
La questione ha dato luogo peraltro a differenti opinioni, [...] l'una, chiusa nella cornice geometrica, quanto l'altra, ambientata in una calma luce radente, è libera da freni razionalistici. Non a caso si collocano nell'opera belliniana le aggiunte di due personaggi laterali, che forse, insieme con gli altri ...
Leggi Tutto
La fortuna di Croce fuori d’Italia
Giacomo Bottos
Se il pensiero e l’opera di Croce sono spesso associati alla specifica vicenda italiana (in relazione al giudizio di una provincialità spesso imputata [...] di pensatore di Croce si accompagna però il rifiuto della sua concezione, che presenta aspetti «ostinatamente razionalistici». Meinecke respinge l’idea che «ragione e realtà individuale coincidono perfettamente purché s’intenda esattamente la ...
Leggi Tutto
CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] critica allegorico-metafisica si perde nelle favole e nelle ipotesi. Contro queste forme di critica, tutte basate su principî razionalistici, egli sostiene che in campo letterario la ragione, da sola non può giudicare. La facoltà di giudizio spetta ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] ». E la storia, al di là di qualsiasi tentativo di spiegazione (la polemica rensiana è sempre mirata ai sistemi razionalistici e idealistici), avrebbe un unico significato: quello di un’eterna fuga da un presente dominato dal male e, appunto ...
Leggi Tutto
razionalistico
razionalìstico agg. [der. di razionalista] (pl. m. -ci). – Che è proprio del razionalismo, dei razionalisti: concezione, mentalità r.; correnti filosofiche r.; movimenti architettonici r.; i fondamenti r. dell’arte contemporanea....
spiegone s. m. 1. Spiegazione esplicita di taglio didascalico; anche, approfondimento particolareggiato di un determinato argomento. | In particolare, in una narrazione scritta o filmata, riepilogo delle informazioni necessarie per comprendere...