Scrittore tedesco (Neisse, Alta Slesia, 1888 - Stoccarda 1963). Studiò diritto ed economia nelle università di Breslavia, Jena, Monaco e Berlino. Partecipò alla rivoluzione del 1918 e alle successive lotte [...] fra l'aspirazione a una rigenerazione umana socialistico-unitaria e slanci anarchico-terroristici, con fusione di elementi razionalistici e misticheggianti. Fra i lavori teatrali: Saul (1916), Wie lang noch (1921), Annemarie (1923), Legende (1927 ...
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Filosofo, nato a Parigi il 10 giugno 1784 da nobile famiglia oriunda scozzese, morto a Parigi il 10 marzo 1836. Liberale, deputato agli Stati Generali, seguì con fervore i primi atti della Rivoluzione, [...] , la morale, la politica; e la gnoseologia vi appare sensistica e antimetafisica, ma sviluppata secondo schemi razionalistici, procedente per analisi e sintesi astratte, piuttosto che mediante l'effettiva osservazione della realtà. A completare il ...
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INDIFFERENZA
Guido Calogero
. Come termine filosofico, il concetto d'indifferenza appartiene essenzialmente all'etica, e in particolare alla dottrina del volere e della sua libertà: ma ha diverso significato [...] resta poi essenziale anche alla concezione stoica (nonostante il completo capovolgimento che il suo panteismo e fatalismo razionalistici importano rispetto a quella svalutazione) almeno dal punto di vista dell'adiaforia che il saggio, spettatore di ...
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FORNO, Agostino
Rosario Contarino
Nacque a Palermo intorno al secondo decennio del secolo XVIII da nobile e influente famiglia imparentata con i Forni di Modena. Il F. è conosciuto anche come barone [...] a certo clima muratoriano della Palermo della prima metà del sec. XVIII, il cui ceto intellettuale era pervaso da spiriti razionalistici e da caute esigenze di riformismo religioso.
A L.A. Muratori, di cui fu anche corrispondente, il F. fa del ...
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Espressione entrata nell’uso intorno alla metà del sec. 16°, per designare l’interesse dello Stato assunto come ragione o criterio di valutazione e azione politica. Le basi della ragione di Stato si [...] , su un piano premorale o amorale: ma uno svolgimento adeguato di questa impostazione, dopo i diversi indirizzi giusnaturalistici e razionalistici della politica nel 18° sec., fu, salvo l’eccezione di G.B. Vico, ripreso solo modernamente.
Nella ...
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Teoria linguistica che concepisce la grammatica (grammatica generativa) come un insieme finito di regole in grado di generare tutte le infinite frasi di una lingua che abbiano carattere di grammaticalità.
Prime [...] a performance (esecuzione), con cui designa l’uso effettivo della lingua in situazioni concrete. Riprendendo gli assunti razionalistici della filosofia sei-settecentesca egli sostiene che la mente dell’uomo possiede una conoscenza innata dei principi ...
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Storico e retore greco (n. il 60 circa - m. dopo il 7 a. C.). Autore di opere retoriche e della Storia antica di Roma, che comprende la storia romana dalle origini al 264 a.C., inizio delle Storie di Polibio.
Vita [...] recenti annalisti) che non è sempre facile individuare, dando l'impronta uniforme del suo stile e dei suoi criterî razionalistici e pragmatici. Nonostante la preoccupazione retorica, l'incapacità di comprendere le istituzioni più antiche di Roma e l ...
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Filosofo e storico delle idee inglese, di famiglia ebraica di origine lettone, nato a Riga il 6 giugno 1909, morto a Oxford il 5 novembre 1997. Con la famiglia, all'indomani della rivoluzione d'ottobre, [...] le scelte umane. Ma è al pluralismo dei valori - distinto dal relativismo non meno che dagli assolutismi utopistici e razionalistici - che dovranno essere informate sia la teoria sia l'azione politica, nel tentativo di ridurre le sofferenze umane ...
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Muratori, Lodovico Antonio
Mario Fubini
Al rinnovato interesse per la poesia di D., che si manifesta nei primi decenni del sec. XVIII coi giudizi, a tacer d'altri, del Gravina, del Conti, del Vico, [...] l'estraneità sua alla Commedia si spiega con l'orientamento del suo gusto, conforme ai canoni tardo-rinascimentali e razionalistici, alla conseguente diffidenza per quella che sarà poi esaltata come ‛ poesia primitiva ': nella querelle fra antichi e ...
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VOSS, Johann Heinrich
Leonello Vincenti
Poeta e filologo tedesco, nato a Sommersdorf nel Meclemburgo il 20 febbraio 1751, morto a Heidelberg il 29 marzo 1826. Suo nonno era stato ancora un servo della [...] Der siebzigste Geburtstag; spesso la soverchia minuzia descrittiva, la tendenza politica o la moralizzatrice, gli atteggiamenti razionalistici producevano lungaggini, ineguaglianze, opacità. Ma la ventina d'idillî da lui composti fino al 1800 - due ...
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razionalistico
razionalìstico agg. [der. di razionalista] (pl. m. -ci). – Che è proprio del razionalismo, dei razionalisti: concezione, mentalità r.; correnti filosofiche r.; movimenti architettonici r.; i fondamenti r. dell’arte contemporanea....
spiegone s. m. 1. Spiegazione esplicita di taglio didascalico; anche, approfondimento particolareggiato di un determinato argomento. | In particolare, in una narrazione scritta o filmata, riepilogo delle informazioni necessarie per comprendere...