MOLLINO, Carlo
Francesca Valensise
– Nacque a Torino il 6 maggio 1905 da Eugenio, ingegnere, e da Jolanda Testa.
Eugenio, nato a Genova il 16 ag. 1873, si laureò in ingegneria al Politecnico di Torino [...] l’ingegnere Vittorio Baudi di Selve; prima opera del M., progettata nella consapevolezza del nuovo linguaggio razionalista che tuttavia non mistifica l’eccentrica personalità del giovane architetto, incline ai riferimenti del multiforme avanguardismo ...
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VALLE, Cesare
Alessandra Capanna
– Nacque a Roma il 17 giugno 1902, da una famiglia di origine sarda, ultimogenito dei quattro figli di Tommaso, funzionario del ministero degli Interni, e di Italia [...] che affermarono un suo linguaggio moderno consolidato sono il liceo-ginnasio Giulio Cesare, del 1937, un puro esempio di razionalismo romano, con un alto porticato regolare sul fronte urbano aperto su un primo cortile che risulta tangente alla strada ...
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PACI, Enzo
Emilio Renzi
PACI, Enzo. – Nacque a Monterado (Ancona) il 18 settembre 1911, da Corrado, veterinario, e da Maria Sbriscia, ambedue di Senigallia.
Frequentò il liceo a Cuneo, dove il padre [...] vertevano su Edmund Husserl, Georg Simmel, Friedrich Nietzsche e Georg Wilhelm Friedrich Hegel, all’insegna di un razionalismo critico che rifiutava l’idealismo di Benedetto Croce e di Giovanni Gentile, cui contrapponeva una visione della ragione ...
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IGNAZIO della Croce (al secolo Ignazio Danisi)
Serena Veneziani
Nacque nel 1718 a Castellaneta, presso Taranto, da Nicola Danisi e Agata Mari. Alcuni biografi (De Tipaldo, Perini, Villani, Morei) gli [...] forniscono un quadro esauriente dello stato dell'apologetica cattolica del tempo di fronte agli avversari deisti e razionalisti. Entrambe le opere sono corredate da una cospicua, ma non eccessiva erudizione storica, con testimonianze antiche e ...
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Dal gr. εμπειρία («esperienza»). In generale, atteggiamento filosofico che pone nell’esperienza la fonte della conoscenza. Tradizionalmente considerato nelle storie della filosofia in opposizione a «innatismo» [...] l’e. si caratterizza per il rifiuto di ogni dottrina filosofica che faccia derivare la conoscenza per deduzione da principi razionali evidenti a priori, in quanto tali anteriori e indipendenti dall’esperienza. In questo senso Hegel definiva l’e. come ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] condizioni sociali e politiche e l’affermarsi dell’Illuminismo favorirono lo sviluppo di nuove tendenze. Per i filosofi razionalisti il valore della m. risiedeva nel suo carattere matematico; allo stesso tempo si sviluppò la tendenza a evidenziare ...
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Poeta (Bosisio, od. Bosisio Parini, 1729 - Milano 1799). Ordinato, senza vocazione, prete (1754), accettò il programma dell'Illuminismo e intese la poesia come forza educativa all'«utile», adottando spesso [...] ), che raccoglie le lezioni tenute dal poeta a Brera e nella prima parte espone le idee dei sensisti e dei razionalisti intorno alle arti, mentre nella seconda si restringe a parlare delle lettere con rapide osservazioni di carattere linguistico e ...
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GEOMETRIA (gr. γεωμετρία)
Federigo ENRIQUES
Gin. F.
1. Le origini. - Geometria significa etimologicamente "misura della terra", e rimane ancora traccia di questo significato nella denominazione di "geometri" [...] di due delle dette Cn, meno una; la seconda, che le dette Cn hanno il numero di punti multipli necessario a renderle razionali; occorre inoltre (e basta) che le Cn così determinate risultino irriducibili. Per n ≥ 3, vi è sempre qualche punto base di ...
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TRINITÀ
Enrico ROSA
Umberto GNOLI
. 1. Questo termine nel linguaggio cristiano e conforme alla teologia cattolica, riferendosi cioè a Dio uno nell'Essenza (Essere assoluto, natura, sostanza) e trino [...] Gladstone, com'è noto, credette di scorgerne un vestigio nel tridente di Nettuno. Ma più avanti, i critici razionalisti, tra gli studiosi della storia delle religioni massimamente, presumono spiegarne le origini per via dell'influenza delle religioni ...
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TIMOTEO
Silvio Rosadini
Personaggio del Nuovo Testamento (Atti, XVI, 1-3). Quando, verso il 50, S. Paolo ripassò per Listri, gli fu mostrato questo discepolo (probabilmente da lui condotto alla fede [...] i primi a elevare dubbî sulla I Timoteo, dubbî che condussero a rigettarle tutte e tre, per opera di alcuni pochi fra i razionalisti (Bleek, Neander, Ritschl). Un nuovo impulso alla critica negativa fu dato da F.C. Baur, il quale vi volle vedere il ...
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razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...
razionale2
razionale2 s. m. [dal lat. rationalis «razionale», der. di ratio -onis «ragione, ragionamento»]. – 1. Nell’Antico Testamento, razionale o r. del giudizio (in latino rationale, in greco λογεῖον, in ebraico ḥōshen), rettangolo di...