Stato dell’America Meridionale, confina con il Brasile (a N e NE) e con l’Argentina (a O); a S e a SE si affaccia sul Río de la Plata e sull’Oceano Atlantico. Il confine con l’Argentina è segnato dal fiume [...] nazionale a Montevideo fa sì che si riscontrino nella capitale le problematiche urbanistiche e architettoniche dell’U.; il movimento razionalista ha nell’architetto M. Cravotto uno dei suoi divulgatori e nel Plan regulador di Montevideo (1930-39) la ...
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Scrittore e pensatore tedesco (Kamenz, Sassonia, 1729 - Braunschweig 1781). Destinato, per tradizione familiare, alla carriera ecclesiastica, preferì invece dedicarsi ad altri studî, frequentando a Lipsia [...] , quando, sotto il titolo di Fragmente eines Unbekannten, cominciò a pubblicare gli inediti di Hermann Samuel Reimarus, radicale razionalista che finiva col ridurre la Bibbia a un complesso di soli insegnamenti morali. L. accettava di Reimarus più il ...
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Complesso movimento culturale europeo manifestatosi fra la seconda metà del 18° sec. e il primo trentennio del 19° sec., che, oltre a interessare tutti gli aspetti dell’arte, coinvolse il profondo rinnovamento [...] R. Mengs e per l’architettura, in particolare, C. Lodoli e F. Milizia, che opposero alla fantasia barocca il principio razionale dell’unità di costruzione e decorazione, di funzione e forma.
Il n. nelle arti
In pittura il n. ebbe espressioni meno ...
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CARLI, Gian Rinaldo
Elio Apih
Nacque a Capodistria, l'11 apr. 1720, primogenito del conte Rinaldo e di Cecilia Imberti. La famiglia Carli, di modesta nobiltà provinciale, forse oriunda dall'Italia centrale, [...] il carattere più saliente le viene dal continuo incalzare dell'azione. La cultura del giovane C. ha un orientamento razionalista, che è molto evidente nelle pagine che premise alla sua traduzione della Teogonia di Esiodo (Venezia 1744), dove afferma ...
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GUSSALLI, Antonio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Soncino (Cremona) il 26 genn. 1806 da Pietro e da Teresa Vigani. Ben poco si conosce della sua origine, ma il tenore di vita successivo fa pensare a una [...] Nemmeno nella liberale Italia poté invece essere pubblicato un altro inedito del Giordani, una sorta di scherzo dal forte contenuto razionalista e anticlericale, che il G. fece uscire a Londra nel 1863 intitolandolo Il peccato impossibile.
Nel 1877 F ...
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RETORICA
Marc Fumaroli
(XXIX, p. 151)
Scomparsa nel corso del 20° secolo dall'insegnamento secondario europeo, la r. negli anni Settanta appariva destinata ad accontentarsi di una breve rubrica bibliografica [...] e dei procedimenti argomentativi appropriati a decidere del più o meno vero, del più o meno auspicabile. Una razionalità ''modesta'', adeguata alla natura degli scambi della vita quotidiana è così riabilitata a spese dell'impero universale della ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] -latina e del discorso filosofico, in un registro espressivo «sublime» ed eloquente ma anche adeguato alla «stesura compatta, razionale e veloce» (Nencioni 1988: 286) che caratterizza la prima edizione della Scienza nuova (per lo studio della quale ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] della tradizione letteraria italiana e in particolare, contro l’uniformità del francese esaltata dal classicismo razionalista d’Oltralpe, l’importanza della diversificazione stilistico-funzionale del linguaggio della poesia da quello della ...
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MAINARDI (Manardi), Giovanni
Daniela Mugnai Carrara
Nacque a Ferrara il 24 luglio 1462 e fu battezzato col nome di Giovanni Giacomo, come egli stesso informa (Epistolarum medicinalium libri XX, Venetiis, [...] non comune, ulteriormente arricchita dai rapporti con l'opera di Giovanni Pico, da cui mutua lo spirito razionalista e antiautoritario nell'approccio ai testi medici, e con Leoniceno, cui si affianca nella critica della sistematizzazione ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
Sulla svolta del secondo millennio si è fatta insistente la denuncia di una crisi della critica a dispetto di quei sentimenti d'attesa, propri delle [...] della scuola, ha potuto affermare (Notizie dalla crisi, 1993) che, a differenza di quello francese, programmaticamente razionalista, lo strutturalismo italiano è stato piuttosto operativo, nasce in definitiva come post-strutturalismo. Per questo la ...
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razionalista
s. m. e f. e agg. [der. di razionale1] (pl. m. -i). – Chi segue il razionalismo: è un r.; non fare il r.; in partic., seguace, rappresentante del razionalismo, come indirizzo filosofico o artistico o culturale: Spinoza è un razionalista....
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...