Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico la ragione e la razionalità.
Architettura
Corrente di pensiero e di ricerca che si delineò [...] e A. Libera e il contributo critico di E. Persico e G. Pagano.
Dal 1940 l’influenza delle cosiddette normative razionaliste si estese fuori dall’area dei paesi di grande sviluppo economico, sia come occasione di rinnovamento sociale delle condizioni ...
Leggi Tutto
Filosofo e letterato tedesco (Juditten, Königsberg, 1700 - Lipsia 1766). Intellettuale vivace ed influente, seguace della filosofia di Wolff, ne accentuò la sistematicità elaborando una teoria razionalista [...] linguistica che G. volle introdurre con la sua Deutsche Sprachkunst (1748), sistematica di un linguaggio corretto e razionale che decisamente contribuì all'unificazione linguistica. La sua autorità fu grandissima e durò decenni.
Vita
Figlio di un ...
Leggi Tutto
Filosofo francese della scienza (Bar-sur-Aube 1884 - Parigi 1962). La sua riflessione sulla scienza muove dall'inadeguatezza sia dell'idealismo sia dell'epistemologia positivistica dopo la rivoluzione [...] L'interpretazione di tali ambiti dell'immaginario è infatti complementare alla critica dell'indebito inserirsi dell'immaginazione nella razionalità scientifica. Un'ampia parte della produzione di B. è poi dedicata a ricostruire la genesi della poesia ...
Leggi Tutto
Godwin, William
Pensatore politico inglese (Wisbech, Cambridgeshire, 1756-Londra 1836). Dopo alcuni romanzi dimenticati e alcuni saggi storici, pubblicò l’opera per cui è noto: The enquiry concerning [...] the principles of political justice (1793). Empirista e razionalista, G. tende qui ad accentuare nella concezione della libertà l’aspetto individualistico, quale si era venuto elaborando nel corso delle lotte per la tolleranza religiosa (dopo varie ...
Leggi Tutto
Deista inglese (Liverpool 1693 circa - Londra 1769); nei suoi scritti (raccolti in A collection of the tracts of a certain free enquirer noted by his sufferings for his opinions), impugna i miracoli della [...] Cristo, l'insegnamento paolino e difende la libertà di pensiero come "dovere religioso"; nella stessa prospettiva svolse una critica razionalista, in libri e nella sua rivista The Free Enquirer (9 numeri 1761), di scritti e personaggi dell'Antico e ...
Leggi Tutto
WANG CH'UNG
Giovanni Vacca
CH'UNG Filosofo cinese, nato in Shang-yü hsien, nel Che-kiang, nel 27 d. C., morto intorno al 97. Allievo di Pan Piao, il padre dello storico Pan Ku, scrisse molte opere delle [...] ci rimane la principale, Lun-heng, in trenta libri.
Scrittore indipendente ed originale, egli si dimostra spesso scettico, razionalista, o meglio un empirico che cerca di servirsi del metodo sperimentale appena intuito. Egli inclina verso il taoismo ...
Leggi Tutto
Filosofo italiano (Torino 1908 - Rho 1991); prof. di storia della filosofia all'univ. di Pavia (1952), poi di filosofia della scienza all'univ. di Milano (1956), è stato tra i primi a fare conoscere in [...] La nuova filosofia della natura in Germania, 1934). Nel secondo dopoguerra ha propugnato un'impostazione filosofica neo-razionalista o neo-illuministica attenta alle tecniche fatte valere nella ricerca scientifica e impegnata a una loro estensione ai ...
Leggi Tutto
Filosofo francese (Villeau, Eure-et-Loire, 1814 - Parigi 1869). Discepolo di J.-B. Bordas-Demoulin, continuò la polemica del maestro, di cui era stato collaboratore, contro V. Cousin e la filosofia accademica. [...] e il liberalismo. La proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione e l'emanazione del Sillabo (1864) misero in crisi il suo pensiero, onde negli ultimi anni divenne razionalista (La révolution religieuse du XIXe siècle, 1867) e positivista. ...
Leggi Tutto
Laicismo
Edoardo Tortarolo
Definizione
Il termine 'laicismo' indica l'atteggiamento di coloro che sostengono la necessità di escludere le dottrine religiose, e le istituzioni che se ne fanno interpreti, [...] sia possibile una 'società di atei', come ipotizzò Pierre Bayle, e che la morale sia un fatto naturale, razionalmente comprensibile e non subordinato alla pedagogia ecclesiastica. Il philosophe sottraeva così al sacerdote il ruolo di guida morale e ...
Leggi Tutto
RUSSELL, Bertrand, conte (XXX, p. 262)
Piero Treves
Filosofo e pubblicista inglese.
Nell'ultimo decennio, nonostante l'approfondimento e il parziale superamento del suo precedente filosofare (An Enquiry [...] 1947, e le Reith Lectures della BBC, gennaio-febbraio 1949), ha teorizzato e difeso un coraggioso ma contraddittorio liberalismo razionalista ed agnostico.
I suoi pregi di scrittore, le sue storture di éclairé, la sua dottrina e fede umanistica ...
Leggi Tutto
razionalista
s. m. e f. e agg. [der. di razionale1] (pl. m. -i). – Chi segue il razionalismo: è un r.; non fare il r.; in partic., seguace, rappresentante del razionalismo, come indirizzo filosofico o artistico o culturale: Spinoza è un razionalista....
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...