LAPADULA (La Padula), Ernesto (Ernesto Bruno)
Sergio Cortesini
Nacque a Pisticci, in Basilicata, il 6 ag. 1902, secondogenito - insieme con il gemello Cesare - degli undici figli di Donato e Paola Maria [...] . Zevi, che videro nei suoi archi una mascheratura del telaio in cemento armato e pertanto un tradimento del dogma razionalista dell'identità visiva di forma e struttura.
Vincitore del concorso bandito dall'E42 nel 1937, in fase di progetto esecutivo ...
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rappresentazione
Il processo mediante il quale un contenuto di percezioni, immaginazioni, giudizi e concetti, si presenta alla coscienza, e quanto viene così rappresentato. Per quanto se ne possano trovare [...] nella r., Fichte (specialmente nei suoi ultimi scritti) inizia a concepire la r. come una forma dell’attività razionale. La seconda linea interpretativa culminerà nella sistemazione di Hegel, il quale farà della r. uno stadio dello Spirito soggettivo ...
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Architetto, urbanista, scrittore olandese (Purmerend 1890 - Wassenaar 1963). O. è considerato tra i principali esponenti del razionalismo europeo e del filone ideologico estetico nato dal Bauhaus, dopo [...] Stoccarda presentando una serie di cinque case minime. Tutte queste opere, dai volumi essenziali, in linea con il linguaggio razionalista, sono un'evidente testimonianza dell'allontanamento di O. da T. van Doesburg e dal movimento de Stijl in favore ...
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STORIA DELLA MATEMATICA
Luigi Borzacchini
STORIA DELLA MATEMATICA
Il tempo della scienza senza tempo
La matematica è la più antica e la più immutabile delle discipline. Si può dire che la matematica [...] di K, e quindi ogni punto di S o apparteneva a K o ne era un punto limite: per esempio l’insieme dei razionali era un insieme denso nell’insieme dei reali.
L’«Erlanger Programm»
L’idea che lo studio di una proprietà geometrica di una figura potesse ...
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CALOGERÀ, Angelo (al secolo Domenico Demetrio)
Cesare De Michelis
Nacque a Padova il 7 sett. 1696 da Liberale, gentiluomo di Corfù, e Giustina Labarvellon, di origine francese.
Il padre che al comando [...] si erano a mano a mano sopite, eppure restava il problema di imporre definitivamente il primato della nuova cultura razionalista ed europea, di rimuovere gli ostacoli dottrinari e ideologici che la tenevano ancora lontana dalle scuole, di arricchirne ...
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LAMBERTI, Jacopo (Giacomo)
Valentino Sani
Nacque a Reggio nell'Emilia il 25 ott. 1762, secondo di quattro figli (il primo, Luigi, sarà ugualmente noto come letterato e politico nell'Italia napoleonica), [...] e separato dai figli, entrambi esiliati in Francia, negli ultimi anni di vita riprese i suoi studi di agricoltura razionale e si prodigò a beneficio della cittadinanza con cospicue donazioni in denaro, specie in occasione della carestia del 1836 ...
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Nacque a Rovereto (Trento) il 10 dic. 1896, da Leopoldo, calzolaio, e da Maria Casetti, sesto di nove figli. Nel 1906, alla morte del padre, venne accolto nell'istituto orfanotrofio della sua città, dove [...] L. B., in L'Architettura, agosto 1960, pp. 232-241; G. A. Dell'Acqua, Una casa una chiesa, Milano 1968; M. Cinotti, Razionalismo di B., in Le Arti (Milano), ottobre 1969, pp. 31 s.; Avanguardia a teatro dal 1915 al 1955… (catal.), a cura di M ...
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Design della comunicazione
Giovanni Lussu
Le attività progettuali connesse alla comunicazione, in particolare alla comunicazione visiva, si diversificano e si ridefiniscono in relazione alle innovazioni [...] poi altri avrebbero sottoposto ai vincoli delle procedure tecniche e scientifiche; e che le pretese di funzionalità dell’avanguardia razionalista, e poi dei suoi epigoni della seconda metà del Novecento, si sono rivelate più che altro vere e proprie ...
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geografia emozionale
geografìa emozionale locuz. sost. f. – Approccio di studio geografico che analizza territori e paesaggi non sulla base degli elementi fisici o sociali oggettivi, ma fondandosi sulla [...] dell’esperienza e della conoscenza quale componente di pari importanza rispetto alla tradizionale scienza positivista e razionalista; su questa linea essa intende ristabilire l’equilibrio tra indagine intellettuale e affettiva, nella convinzione che ...
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A seconda del punto di vista dal quale la consideriamo, la filologia è e insieme non è una disciplina speciale. È una disciplina speciale in quanto lavora intorno a problemi considerati in sé circoscritti [...] non senza qualche tentativo (come nel Pico) di superare l'opposizione di verba e di res.
Dopo il Rinascimento, l'epoca razionalista è dominata dal pensiero di Cartesio, per il quale la storia era come un viaggio nel passato che rischia però di farci ...
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razionalista
s. m. e f. e agg. [der. di razionale1] (pl. m. -i). – Chi segue il razionalismo: è un r.; non fare il r.; in partic., seguace, rappresentante del razionalismo, come indirizzo filosofico o artistico o culturale: Spinoza è un razionalista....
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...